Riflessioni, emozioni e punti di vista: come la musica, la poesia e il pensiero di Mango arricchiscono il quotidiano dei fans.
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In questi ultimi tempi sto riflettendo al fatto che la coscienza che è dolore è quella che ti fa comprendere che non sai più chi sei, cosa vuoi, dove vai...

La coscienza di essere smarrito, più o meno "nel mezzo del cammin di nostra vita" (beh, io ci sono in pieno :wink: ), e che in questo smarrimento rimani solo coi propri pensieri e stati d'animo...

Se con un t’amo detto mai
ti sto perdendo e t’amo ancora

Se con un t’amo io ti amai,
se affianco a te mi son fermato

A volte ci troviamo in strani bivi dell'esistenza; a volte scegliamo noi, a volte la vita sceglie per noi. A volte però tutto dipende da un "t'amo" detto o taciuto. e come brucia tutto ciò... :oops:

Massimiliano

A volte è proprio la coscicenza che ti mette di fronte al bivio e ti indica la strada........
A volte qualsiasi delle due strade scegli di imboccare ti porta allo stesso "bruciore" dell'anima....

A volte, quel "t'amo" detto e non detto sarebbe meglio ometterlo e soffocarlo in gola, se mai volesse uscire fuori....

Francesca

Penso che sia importante sentire che il tempo non è passato invano e che qualcosa dentro è cambiato: che non c’è solo la nostalgia delle immagini e dei momenti perduti che morde , ma qualcosa di nuovo da portare in valigia, da usare ad ogni evenienza…

E cosa c’è di più bello da portare dietro che la coscienza vera di sé stessi?

Sembra un’inezia, un gioco da ragazzi, ma non lo è per niente…forse è la cosa più difficile e dolorosa da fare…

Sì, perché è più facile costruirsi un’immagine, aderire ad un modello, imitandolo, come si fa nei giochi da bambini : si gioca a mamme, a maestre, alle principesse, senza sapere poi cosa voglia dire davvero.

Crescere è imparare sulla propria pelle cosa vuol dire, è scegliere sapendo di farlo, pienamente consapevoli di responsabilità e conseguenze, coscienti che quella scelta è nostra, ed è solo per noi stessi, senza farsi trascinare dagli eventi, senza dire “è successo”, senza scegliere per non dispiacere o per piacere di più agli altri o per scappare da una scelta…

:roll:

Credo che nella vita la nostra coscienza si ritrova spesso di fronte a bivi diversi.

...i più facli, basta poi girare alla prima rotonda, e ci ritroviamo di nuovo sulla strada del nostro cammino.
...i bivi senza scampo, dove l'andare da una parte o dall'altra , se un t'amo detto o non detto, provoca comunque una decisione senza ritorno.
Penso di essermi ritrovata in entrambi i casi, e quanto dolore...io e la coscienza.. da soli.

Ancor oggi ho qualche breve rimuginìo, il mio chiedermi se a qualche bivio ho fatto la scelta giusta.
Sono però consapevole, felicemente consapevole , che ora questa è la mia vita, la vivo in pieno, con tutto quello che mi offre.
Il tutto con grande energia e, 'spero' amore.

E quel t'amo detto mai... ormai da tempo è....ti ritrovo di sicuro vita.

Patti

Credo che ognuno di noi si sia prima o poi trovato a un bivio.... forse perché è stata proprio la coscienza a chiamarci in quel punto, a confrontarci con lei e quindi con la parte più profonda di noi stessi... ed è lì che si consuma tutto il peso di una scelta... o di un detto di troppo... o di un detto mai... di un agito impulsivo... o un agito mai...
Ed è normale forse, in quel punto del nostro cammino, sentirsi smarriti... ma in realtà, in quel metterci in discussione proprio della nostra coscenza, stiamo forse soltanto ritrovandoci...davvero...

Un abbraccio, d.max.... con tutto il cuore
Serena

La coscienza non è sempre dolore....La vita ci pone di fronte a tante scelte ma come si fa a dire se ciò che decidiamo per noi è bene o è male?
...è la dura legge della vita...si può sbagliare, si può cadere...ma ci si rialza sempre, a fatica...e il solo fatto di prenderne coscienza ci aiuta a superare le sofferenze che spesso ci troviamo a vivere e trarre da esse il positivo...dalla sofferenza si impara tanto...
...mai puntarsi il dito contro, mai giudicare sè stessi e mai rimproverare a se stessi la scelta presa...

Amedea

Acquisire la consapevolezza di chi siamo veramente, di cosa c'è davvero negli abissi più profondi del nostro essere, oltre la cortina della nebbia che spesso avvolge la nostra coscienza, non è una passeggiata attraverso viali alberati e pieni di sole.

Spesso si usa dire "io lo conosco bene", oppure "io mi conosco bene"...magari fosse così semplice!

Dietro ogni viso che ci guarda, ogni mano che ci stringe, ogni respiro che ci scalda, c'è una parte ignota a cui noi non abbiamo accesso, una luce che a noi non è dato vedere, così come un buio fitto e nero che non possiamo penetrare.

E se la conoscenza vera dell'altro è molto difficile, lo è maggiormente quando riguarda noi stessi.

Non sempre lo specchio ci rimanda un'immagine fedele di noi: magari per una vita intera si vive nella convinzione di essere buoni e generosi, e invece è soltanto uno stratagemma per sentirsi appagati dalla gratitudine altrui, un narcisismo mai risolto che suggerisce buone azioni per il gusto di sentirsi dire "grazie" e di essere creditori dell'altro.

Il cammino verso la propria conoscenza è lungo e faticoso, guardarsi dentro non fa comodo, scoprirsi fragili fa paura, vedersi in un abito diverso da quello consueto fa chiudere gli occhi.

Ma non serve scappare: prima o poi i conti li dobbiamo fare tutti.
E non davanti a Dio, ma al cospetto di noi stessi.
E la nostra coscienza non è misericordiosa come Lui.

Annapaola

La coscienza è la nostra interiorità, ma è anche una legge che l'uomo ha dentro di sé innata, una legge alla quale sente di dover ubbidire.
E' come una voce interna che aiuta nella vita a discernere il bene dal male.
Questa voce, proprio perché non viene dall'esterno ma nasce dall'interno, non limita la libertà dell'uomo. Lo dimostra il fatto che se l'uomo fa un'azione contro la propria coscienza sente poi dei rimorsi e non sarà mai pienamente felice.
La coscienza è un dolore... secondo me è un dolore quando appunto non gli si ubbidisce, quando si diventa sordi e non si vuole più ascoltare quella voce facendosi totalmente soggiogare dall'egoismo e dall'orgoglio.... si può anche scegliere questa strada, ma poi ci condanneremo da soli a soffrire...
Per questo è importante ricercare sempre la verità e il bene per vivere serenamente in armonia con se stessi... certo, a volte nella vita può capitare di sentirsi smarriti e di non sapere più cosa fare, ma è proprio nei momenti più difficili che bisogna cercare la verità e il bene ancora più fortemente...in fondo, forse a noi può sembrare, in certi momenti...ma non siamo mai soli...
In passato il mio motto era "ama e fa ciò che vuoi", ma sono stata corretta... :roll: mi è stato detto che la versione giusta di questa frase di S.Agostino è "ama, fa il bene ed evita il male".
Forse seguendo queste brevi indicazioni riusciremo a trovare la strada giusta ad ogni bivio della vita.... :wink:

Cinzia
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