Forse che sì, forse che no,
se questa vita è vera,
oppure c’è un sipario
da aprire prima di entrare,
prima di cantare.
La vita, l’esistenza ha un ritmo, un respiro, un andare e venire, “come le onde di notte sulla spiaggia”. “Alcuni giorni sono come partenze, ed altri sono simili a un ritorno”: è un fatto di storie, le nostre, che procedono per i loro percorsi, fatti di intime distanze, di disegni d’Altissimo, alberi delle fate e paragrafi del cielo. A volte le storie si incrociano, altre volte divergono lasciando il retrogusto di un’eterna malinconia che solo con la saggezza e il lume può diventare una bella di notte che si risveglia principessa. La vita è un’opera di pazienza, fatta di attraversamenti di mari calmissimi, di silenzi che sanno di libertà, di giorni e follie consacrati, di angeli dal cuore come noi, di “eco di un dolore, volo mai finito, raccontato al cielo da noi”…
Siamo noi a lasciare una traccia, “un’impronta su questo lungomare”, che rimarrà unica nella storia dell’universo, irripetibile… non vengono i brividi solo a pensarci? E allora quanto è importante sapere riconoscere la dimensione della vita vera e quella del sipario: a volte è quasi un gioco di maschere e ruoli, altre volte i giorni ti prendono il cuore e lo torcono e lo spremono per farne uscire tutto l’amore. L’importante è posare su tutte le cose dell’esistenza uno sguardo pieno di accoglienza, un sorriso pieno di grazia: alcune cose ci feriscono, altre ci consolidano, ma se riusciamo a dire un SI a tutto, alle partenze e ai ritorni, a avvolgere nel nostro mantello questo e quello allora…
Non moriremo mai,
il senso è tutto qui,
mi piace quest'idea
di eternità...
Perché la vita è sempre quel darsi all’anima intensamente…
Buona vita a tutti
Massimiliano
se questa vita è vera,
oppure c’è un sipario
da aprire prima di entrare,
prima di cantare.
La vita, l’esistenza ha un ritmo, un respiro, un andare e venire, “come le onde di notte sulla spiaggia”. “Alcuni giorni sono come partenze, ed altri sono simili a un ritorno”: è un fatto di storie, le nostre, che procedono per i loro percorsi, fatti di intime distanze, di disegni d’Altissimo, alberi delle fate e paragrafi del cielo. A volte le storie si incrociano, altre volte divergono lasciando il retrogusto di un’eterna malinconia che solo con la saggezza e il lume può diventare una bella di notte che si risveglia principessa. La vita è un’opera di pazienza, fatta di attraversamenti di mari calmissimi, di silenzi che sanno di libertà, di giorni e follie consacrati, di angeli dal cuore come noi, di “eco di un dolore, volo mai finito, raccontato al cielo da noi”…
Siamo noi a lasciare una traccia, “un’impronta su questo lungomare”, che rimarrà unica nella storia dell’universo, irripetibile… non vengono i brividi solo a pensarci? E allora quanto è importante sapere riconoscere la dimensione della vita vera e quella del sipario: a volte è quasi un gioco di maschere e ruoli, altre volte i giorni ti prendono il cuore e lo torcono e lo spremono per farne uscire tutto l’amore. L’importante è posare su tutte le cose dell’esistenza uno sguardo pieno di accoglienza, un sorriso pieno di grazia: alcune cose ci feriscono, altre ci consolidano, ma se riusciamo a dire un SI a tutto, alle partenze e ai ritorni, a avvolgere nel nostro mantello questo e quello allora…
Non moriremo mai,
il senso è tutto qui,
mi piace quest'idea
di eternità...
Perché la vita è sempre quel darsi all’anima intensamente…
Buona vita a tutti
Massimiliano