Non sono cieli quelli che voli
ma transumanze di secoli.
Di fronte a due versi così che pretendono di chiamarsi poesia forse qualcuno potrebbe obiettare che tutti saprebbero scriverli.
In realtà non è facile concentrare la poesia in poche parole: Leopardi diceva che la poesia è l'arte del levare. Più un'immagine vuole essere significativa, meno deve essere appesantita da parole inutili. Pensiamo, per esempio, al
M'illumino
d'immenso
di Ungaretti. Parole essenziali ed esatte che puntualizzano l'istante di una illuminazione, di una evidenza interiore.
E così anche il Nostro ha condensato in due versi un "qualcosa" che, se lo lasciamo lavorare nella nostra immaginazione, apre a un universo.
Un orizzonte infinito viene attraversato, contratto in poche parole, in parole belle ed esatte: nessuna parola in più poteva esprimerlo meglio. C'è già tutto lì. Il rapporto col tempo, la consapevolezza che i nostri momenti contengono il profumo dell'eternità che noi siamo chiamati a vedere in trasparenza.
Di fronte a queste parole mi è tornata in mente la canzone Non moriremo mai, una vera perla del precedente album Disincanto
Non moriremo mai
il senso è tutto qui
mi piace questa idea
di eternità...
ho voglia di abbracciarti
quando sei
appesa ai miei tramonti e voli via.
Oppure anche Primavera
La verità
è quello che hai lasciato
qui dentro di noi
è un cielo lacerato
che ritorna stellare
così bello da guardare
che commuove fino a qui.
Le transumanze di secoli lasciano dietro di sè scie dolcissime e tormentose di nostalgia.
Buona vita a tutti.
d.Max
ma transumanze di secoli.
Di fronte a due versi così che pretendono di chiamarsi poesia forse qualcuno potrebbe obiettare che tutti saprebbero scriverli.
In realtà non è facile concentrare la poesia in poche parole: Leopardi diceva che la poesia è l'arte del levare. Più un'immagine vuole essere significativa, meno deve essere appesantita da parole inutili. Pensiamo, per esempio, al
M'illumino
d'immenso
di Ungaretti. Parole essenziali ed esatte che puntualizzano l'istante di una illuminazione, di una evidenza interiore.
E così anche il Nostro ha condensato in due versi un "qualcosa" che, se lo lasciamo lavorare nella nostra immaginazione, apre a un universo.
Un orizzonte infinito viene attraversato, contratto in poche parole, in parole belle ed esatte: nessuna parola in più poteva esprimerlo meglio. C'è già tutto lì. Il rapporto col tempo, la consapevolezza che i nostri momenti contengono il profumo dell'eternità che noi siamo chiamati a vedere in trasparenza.
Di fronte a queste parole mi è tornata in mente la canzone Non moriremo mai, una vera perla del precedente album Disincanto
Non moriremo mai
il senso è tutto qui
mi piace questa idea
di eternità...
ho voglia di abbracciarti
quando sei
appesa ai miei tramonti e voli via.
Oppure anche Primavera
La verità
è quello che hai lasciato
qui dentro di noi
è un cielo lacerato
che ritorna stellare
così bello da guardare
che commuove fino a qui.
Le transumanze di secoli lasciano dietro di sè scie dolcissime e tormentose di nostalgia.
Buona vita a tutti.
d.Max