La cosa più difficile è parlare a se stessi, alla propria anima. Come dice Pino, cantare questa canzone per lui è sempre una esperienza intensa, una emozione forte.
Forse perché l’anima è il tesoro più prezioso che abbiamo: “Che cosa potrebbe dare mai un uomo in cambio della propria anima?”, dice il vangelo.
Gli “ingredienti” di questo colloquio interiore sono presentati nella canzone: è un colloquio segreto, sottovoce, in cui si rifuggono tutte le interferenze, anche quelle più sottili del proprio cuore.
Un colloquio
quando gli occhi non hanno più
risposte nuove
e allora qui forse la volontà di parlare si trasforma in desiderio di ascolto. Perché l’anima è ciò che in noi crea la percezione perché possa Lei percepirsi: col suo sguardo noi la vediamo e al contempo ci vediamo.
Un colloquio
per capire qual è il tuo senso delle cose
perché il suo senso delle cose è di essere il profumo dell’aria che respiriamo, di essere a noi più intima di quanto lo siamo a noi stessi.
E
quel “ti amo” sospeso a sospirarne dieci
è il segno di un’anima trasformata in “Amata” e “Amante”, l’unica con cui andare, mano nella mano, e entrare al cospetto della Verità.
Adesso che posso portare
con me
l’immagine tua
posso discendere
nei reami stellari
della solitudine
senza interrompere il flusso
del nostro colloquio segreto
ma elevare
una leggera preghiera di seta
per rivestire la nuda attesa
di te assente.
Buona vita a tutti.
d.Max
Forse perché l’anima è il tesoro più prezioso che abbiamo: “Che cosa potrebbe dare mai un uomo in cambio della propria anima?”, dice il vangelo.
Gli “ingredienti” di questo colloquio interiore sono presentati nella canzone: è un colloquio segreto, sottovoce, in cui si rifuggono tutte le interferenze, anche quelle più sottili del proprio cuore.
Un colloquio
quando gli occhi non hanno più
risposte nuove
e allora qui forse la volontà di parlare si trasforma in desiderio di ascolto. Perché l’anima è ciò che in noi crea la percezione perché possa Lei percepirsi: col suo sguardo noi la vediamo e al contempo ci vediamo.
Un colloquio
per capire qual è il tuo senso delle cose
perché il suo senso delle cose è di essere il profumo dell’aria che respiriamo, di essere a noi più intima di quanto lo siamo a noi stessi.
E
quel “ti amo” sospeso a sospirarne dieci
è il segno di un’anima trasformata in “Amata” e “Amante”, l’unica con cui andare, mano nella mano, e entrare al cospetto della Verità.
Adesso che posso portare
con me
l’immagine tua
posso discendere
nei reami stellari
della solitudine
senza interrompere il flusso
del nostro colloquio segreto
ma elevare
una leggera preghiera di seta
per rivestire la nuda attesa
di te assente.
Buona vita a tutti.
d.Max