Sensazioni e pareri scaturiti dalla lettura e dall’analisi delle poesie contenute nel libro scritto da Mango.
19 messaggi Pagina 2 di 2

Mio caro amico, non ho pensato nemmeno per un attimo che il tuo fosse un discorso teso ad una qualche forma di giustificazione della guerra. Con quest’ultimo tuo chiarimento credo di aver compreso qualcosa in più della posizione di Hillman, pur non avendo letto il libro, ma conoscendo comunque la sua fama di pensatore un po’ ardito e al di fuori degli schemi.
Mi ritrovo comunque a ribadire che la guerra non è stata sempre la stessa, come ho espresso precedentemente, e quindi non si può generalizzare su un fenomeno che ha modificato i suoi connotati nel corso dei secoli.
Da psicanalista, io credo che l’autore abbia voluto dare una connotazione psicologica collettiva al fenomeno, una specie di delirio di massa, che non trova altra giustificazione e altro fine se non in se stesso (una vita autonoma, come tu hai affermato).
Ma oggi la guerra non è più quella classica, non è un combattimento tra uomini, è la teorizzazione di stermini di massa attraverso l’utilizzo di armi distruttive che non si limitano a colpire “il nemico”, ma popolazioni intere, innocenti, bambini, persone comuni …. quale interpretazione psicologica, seppure audace, può spiegare tutto ciò? Ed è proprio l’incomprensibilità di queste forme di guerra che provoca il terrorismo: una risposta sproporzionata ad una provocazione insana, un proliferare di fanatismi ed esaltazioni contro altrettante forme di follia.
Un tempo la guerra finiva con la sconfitta e la resa del nemico, perché quella era la forma classica della guerra; oggi assistiamo ad un vortice pauroso di ritorsioni, di vendette, di rivalse… ma in nome di quale fine, in nome di quale ideale?
E’ giusto quando dici che per sconfiggere un male bisogna prima comprenderlo, per poi liberarcene, ma questo è veramente difficile da comprendere, ed un’analisi esclusivamente di natura psicologica è riduttiva.
Trovo invece giusta la tua visione di questa posizione come qualcosa da prendere in considerazione insieme ad altre argomentazioni , come spunto di riflessione personale , come ampliamento di orizzonti e incoraggiamento ad ulteriori approfondimenti.
Non so se questa è la prospettiva di questo autore, ma comunque io trovo che queste “chiacchierate” sono sempre splendide opportunità di scambi di opinioni, un ponte tra anime, e un filo comunicativo che arricchisce le nostre menti. Spero sia così anche per te!
Buonanotte, d. Max!

Annapaola

E sua madre non gli ha dato due belli schiaffini a quel bimbo?quando ci vuole ci vuole!!!Non confondiamo la tolleranza e il rispetto col farsi montare sui piedi!!Hai ragione Lela,io non mi sarei mai permessa di rivolgermi ad un adulto in quella maniera.Alcuni genitori purtroppo demandano un po troppo l'educazione dei figli,altri sono già delle belle testine di cazzo e allora cosa ci vuoi rilevare???

Credo che il rispetto inizi fin dai primi anni di apprendimento, e si inizia con le piccole cose quotidiane: come rispettare le cose altrui, le idee degli altri, insomma un piccolo "galateo" infantile, solo così si possono aver le basi per un futuro all'insegna del rispetto e della tolleranza....in mancanza di questo, penso che anche questi bambini maleducati, saranno come tutti quegli adulti che oggi credono nelle guerre, nell'ingiustizia ecc... (ovviamente non faccio di tutta un'erba un fascio)
tu hai ragione e fai bene ad educarli cosi ma oggi bisogna fareun corso di auto difesa... se no ti fregano come niente... epiu piccoli ne soffrono sempre non hanno piu la possibilità di crescere serenamente.
19 messaggi Pagina 2 di 2

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 18 ospiti