Sensazioni e pareri scaturiti dalla lettura e dall’analisi delle poesie contenute nel libro scritto da Mango.
12 messaggi Pagina 1 di 1
Molte volte leggendo le analisi dei testi di Pino che molti fanno, trovo solo la parte filosofica, psicologica e poetica, che sicuramente ci sono, ma poche volte leggo che qualcuno trovi la fisicità.
Molte sono le canzoni e diverse le poesie dove scopro l'intimità del nostro, gli atti d'amore, gli amplessi che descrive in maniera leggera ma al tempo stesso piena di trasporto da far assaporare a chi la legge la sua passione e il suo coinvolgimento in quel gesto, in quel momento di inebriante piacere.
La carne che si mescola con l'anima, la castità con il piacere.
Non c'è nulla di male a trovare anche queste cose nei suoi testi e soprattutto di parlarne.

Nulla di peccaminoso, o malizioso, il mio è solo un modo di interpretare alcuni testi di Pino, sono cose della vita (diceva Eros Ramazzotti), io a volte colgo questi particolari, ma ciò non significa che ci sia dello spinto....

Sicuramente non è semplice riuscire a trasmettere le proprie emozioni ad altre persone, sia con poesie o con canzoni... lo è ancor meno secondo me riuscire a parlare di questo aspetto con tanta naturalezza, delicatezza, ma al tempo stesso passione e spiritualità. eppure Pino riesce ad esprimere benissimo questo connubio inscindibile tra corpo e anima, quando parla, quando canta...non è mai solo spirituale, o solo fisico, ma sempre io ritrovo sensazioni tangibili legate per esempio agli elementi naturali, cose che si vedono, che si toccano, che sono un tutt'uno con i moti dell'anima e che attraverso questi acqustano un senso... "per dare un senso ai sensi, voglio vivere di te"
"tu mi amerai dando un senso a tutti quanti sensi tuoi"
buonanotte

Posso essere d'accordo con voi circa "la fisicità" presente nelle poesie e nelle canzoni di Pino. Dal momento che Mango non scrive trattati filosofici, è chiaro che si esprime con immagini che richiamano realtà concrete.
C'è però una diversa gradazione fra fisicità e "spiritualità":
se in canzoni come Oro e Io sono sentimentale la fisicità prevale, in altre, come Mediterraneo, è lo stesso Pino a reinterpretarle come introspezione e colloquio con l'anima. E che dire delle poesie?
La poesia, in quanto tale, nella sua stessa struttura che si dispiega in versi, in parole disposte più in verticale che in orizzontale, è già di per sè una struttura dotata di un surplus di senso. Voglio dire che quando nelle poesie si parla delle realtà più concrete, non si parla mai solo di "fisica" ma anche di "metafisica". La poesia si fa interpretazione, decifrazione del mistero insito dentro le cose più normali, scontate e quotidiane. D'altronde

non continuare a credere
che la filosofia
sia contro la poesia
(TI PORTO IN AFRICA).

In ultima analisi, ben venga fuori la fisicità delle canzoni e delle poesie di Mango: perchè però invece di parlarne così in generale, non prendete una poesia e ci fate cogliere a tutti cosa riuscite a leggervi?

Ciao.

Fiore

Cara Lela, ieri sera si scherzava! Non ho pensato nemmeno per un attimo che la morbosità sia alla base dell'argomento che hai proposto. Trovo invece che sia assolutamente pertinente con Pino e la sua poesia.
Vorrei però che fosse fatto un distinguo fondamentale, perchè i piani su cui si può sviluppare la discussione sono due: uno riguarda la persona, l'altro investe invece la sua produzione artistica. Naturalmente qui non staremo a discutere della sensualità dell'artista (che è indubbia) onde evitare di fare qualche "scivolone"! . Numerose sono le canzoni che evocano momenti di intimità, ma credo che nella maggioranza dei casi vi sia una fusione mirabile di corpo e anima, dove l'una non può escludere l'altro, dove "l'anima al tatto puoi sentire", dove la "carne e l'anima fanno il cuore denso", dove "tocchiamo tutto perchè è con le mani che un cuore grande così si può toccare". Vi sono poi alcune canzoni dove la sensualità è quasi assoluta, respiro nel nostro respiro, sussulto e palpito dei nostri cuori. A parte Oro e Io sono sentimentale che sono un concentrato esplosivo, penso anche a Ferro e fuoco, Goccia a goccia, Stai con me, Non dormire più, Non è amore da ridere, Amore per te e Tu..si ("Rimani lì così, mondo da scoprire, ora tra queste lenzuola che cosa sei")
CHE COSA SEI!!!!! :wink: :oops: :!: :?:

Annapaola

Annapaola lo avevo capito che scherzavate, mica mi sono offesa, so che ad una certa ora della sera certi pensieri nascono improvvisi....(poi in privato ti racconterò un'altra cosa)
A Blu voglio rispondere dicendo che il mio è modo di interpretare alcuni testi di Pino, e non parlo solo delle poesie che ci sono sul libro, ma anche di testi di canzoni (che per me sono comunque poesie).
Per me Pino riesce a immortalare un attimo di passione, di amore fisico, in poesia , descrivendolo con parole che si elevano al cielo, (caspita che paroloni che uso, sarà stato il sole di oggi, non mi riconosco nemmeno io), insomma dare un bacio (un semplice bacio) per lui è come togliere la scorza dei baci e poi mangiarne il frutto....oppure la strofa che più si addice al mio pensiero è tratta da Io sono sentimentale
"Oh mare mare mare, che desiderio di farlo a te l'amore mosso del mare sentirlo fare a me...fammelo dire mare mosso tu addosso a me fammelo fare....
Isomma non credo che ci sia da aggiungere altro.

Blu ha scritto: C'è però una diversa gradazione fra fisicità e "spiritualità":


Son d'accordo con te su questa affermazione...c'è una diversa gradazione tra spiritualità e fisicità...ma spesso le mescola così bene che io non riesco a distinguerne i confini! :wink:

Brava Lela quella frase rappresenta la massima espressione della fisicità di Pino;quindi ne della poesia ne della sua musica.Credo che si stia Parlando di come un uomo esprima la sua sessualità in versi cogliendone e facendone cogliere,la pulizia e la sacralità dello stesso atto
A proposito poi dell'analisi della poesia,stavo leggendo la poesia"Quando ,e come mi suggeriva Passero,mi sono accorta quanta carnalità ci sia nelle prime quattro strofe.Pino in quella poesia mette tutto l'esistere dell'universo al servizio della sua donna.Quando dice:Quando le mie mani sono coppe di miele per i tuoi seni.
Poi,credo,come accade per le canzoni che ognuno di noi interpreti la poesia a seconda del bisogno del momento in transito.
..............Per me questo è

Ma lo sai Francy che proprio prima quando stavo cercando testi che parlassere della "fisicità" mi sono soffermata anche io sulla poesia Quando?
Ragazzi qui bisogna cominciare a pensare che alcuni testi di Pino o solo alcuni passaggi hanno ben poco a che fare con la spiritualità o la filosofia...ma sono dei veri e propri inni all'amore fisico, una cosa bellissima, un gesto d'amore, l'incontro tra due corpi che si uniscono per AMARSI non per fare sesso, sono due cose diverse.
E' un produrre energia positiva (sto diventanto new age), la cosa bella che fa Pino è tradurre tutto ciò con parole che vanno oltre alla materia, con metafore, con la poesia...ma l'amore tra un uomo e una donna che si donano l'uno all'altra è poesia.
E con questo posso andare anche a dormire, tanto ci pensa Marianna domani a dire la sua.........

Il tema di questo topic è interessante. Molteplici sono le sensazioni che una canzone, una poesia, può suscitare. Qualcuno in un suo intervento ha scritto che Mango "mescola" bene fisicità e spiritualità: beh, proprio questo è l'arte. Anzi, proprio questo è la vita.
Io sono solito pensare che non ci sono compartimenti stagni: che la materia non è solo ciò che è "in basso" e la spiritualità non è una nuvoletta che vaga a tre chilometri da terra. Ed è proprio la mia fede cristiana, checchè se ne pensi, che mi fa ritenere invece che non ci sia niente di più spirituale della carne, visto che credo in un Dio che si è fatto a carne e "maneggio" ogni giorno un pezzo di pane che, non so come, ma mi diventa fra le mani Dio stesso: tutto Dio in tre grammi di pane. E' fisicità o spiritualità questa? Io non so decidermi!
Il fatto è che noi, esseri umani, siamo portati a vivere tutto, la concretezza delle cose, la nostra fisicità, i nostri istinti, le passioni, cercandovi un significato: è questo il modo umano di essere nel mondo. La stessa sessualità non è solo un mezzo riproduttivo (questo, sì, sarebbe una concezione materialistica nel senso più deleterio) ma è linguaggio: due corpi che si incontrano, si donano, vivono il piacere di quel giardino intimo, si parlano, si raccontano e, insieme, si richiamano alla ricerca di un senso nella vita. Non si può separare la gioia del cuore dal piacere dei sensi.
E se un uomo è un artista, e il nostro Pino lo è, sa esprimere tutto questo.

Buona vita a tutti.

d.Max

Carissimo D.Max ho letto il tuo messaggio e sono veramente sorpresa, preciso che mi è piaciuto moltissimo il tuo intervento, la cosa che mi ha stupita di più è come un sacerdote abbia potuto descrivere in maniera così bella un rapporto fisico, pensavo che un uomo di Dio ne sapesse poco delle sensazioni che si provano quando si fa l'amore, che ne evitasse l'argomento (leggi senza offesa il mio discorso), invece mi devo ricredere (o sei tu diverso dagli altri sacerdoti?)
Hai parlato di piacere fisico come completamento di quello spirituale, ed è quello che avrei voluto dire io (ma a volte le parole mi muoino in bocca), hai parlato di questo momento con gioia, risaltandone l'importanza per una coppia, e non solo per un atto riproduttivo.
Insomma caro D.Max mi hai commossa.

"...mia,nel sospiro mio d'amore,tra le pieghe della luna,nella voce mia vorrei sentirti mia..." interpreto questa canzone come un dolcissimo incontro d'amore tra due persone.. :oops:
12 messaggi Pagina 1 di 1

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 24 ospiti

cron