Sensazioni e pareri scaturiti dalla lettura e dall’analisi delle poesie contenute nel libro scritto da Mango.
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Donare un senso a ciò che è irrealizzabile o assurdo...a dispetto di ogni logica umana...

Le tenebre, l'oscurità in realtà sono il pretesto per esaltare la luce di uno sguardo

L'idea dell'eternità...cullarsi nella dolce e ammiccante illusione che tutto sarà per sempre....ke ki ami sarà per sempre....

Realizzare l'impossibile: dare forma al vento...fare di un dolore delizia....
così è l'amore: ti consuma, ti arde, lascia la tua bocca arida, avida d'acqua...ma per contro non vuoi dissetarti perchè è proprio quell'arsura è il segno tangibile dell'amore.....ti ricorda che ami....che sei amato....che è l'amore....grande mistero.... che muove l'universo...

“LA MIA SETE DI TE”
La mia continua sete d’amore.
Così è l’amore: non c’è nessun segno algebrico, né più né meno, non c’è adesso e poi o qui e là.
Nel momento in cui si tenta di misurarlo o di collocarlo in una dimensione temporale, esso sfugge lasciando amari ricordi.
Ogni stagione è la stagione dell’amore, ogni momento è consacrato, con qualsiasi gesto, all’amore, ogni dimora è una dimora adatta per l’amore.
L’amore è pace che palpita con melodie di vita.
Non è una necessità, non è una virtù, non è un vanto ma naturalezza e spontaneità, perché l’amore va respirato liberamente come si respira l’aria.
L’amore è sempre divino quando è sublime desiderio di dare, volontà profonda di sacrificarsi per il bene e la felicità dell’altro.
L’amore è uno stato di grazia nei cui più alti momenti irrompe la vertigine stessa del divino …..
L’AMORE SOGNO SUBLIME (E A VOLTE INCONSCIO) DI REINTEGRAZIONE DI CIO’ CHE FU SPEZZATO, SOGNO DI ANIME SMARRITE E RITROVATE, SOGNO DI NOZZE INTERIORI.
L’amore benedetto di cui parlò S. Paolo, quello che “non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia …. tutto copre, tutto spera, tutto sopporta…”
“Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato”.
L’amore non ha bisogno di essere esaltato: è esso ad esaltare il cuore.
Che le nostre labbra possano essere sempre assetate, mai completamente rinfrescate, così da avvertire sempre “l’arsura” fino ad assaporare il nettare sublime, trionfo del Sole di ogni vita, oltre la soglia, fino a raggiungere l’Amore Infinito, “a dispetto di ogni logica umana”.

Licia

In questa poesia mi ha colpito innanzi tutto la sonorità delle parole. Io ci faccio molto caso a questo perché ho notato che Pino, essendo oltre che un poeta un musicista (e che musicista!!!), cura molto questo aspetto nelle sue poesie.
Nella prima parte di questa poesia, la ripetizione nelle parole della consonante R (leggendo la poesia ad alta voce si avverte chiaramente) mi dà proprio la sensazione di qualcosa di vibrante, di fremente. Ho immaginato l'arsura come il desiderio fisico, un desiderio ardente, quasi una bramosia.
Continuando a leggere la poesia, si arriva nella parte finale dove invece nelle parole c'è una frequente ripetizione della consonante S:
...e se di velluto rosso
è ricamato il cuore tuo per me,
di seta pura
è la mia sete di te,
che non disseto, a volte,
tanta è l'arsura.
I suoni dolci e sibilanti di questi versi meravigliosi mi richiamano alla mente una sete diversa, una sete spirituale, un desiderio di insinuarsi nell'intimo, nell'anima della persona che si ama fino a smarrircisi.
Leggendo ciò che ha scritto Licia qui sopra, mi è venuto in mente un passo del vangelo, sempre sulla sete, che voglio riportare.
"Chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna". Mi sembra meraviglioso questo brano e ho pensato di condividerlo con tutti voi amici del forum.
Cinzia

beh sai Cinzia..io non leggo mai le poesie di Pino a voce alta..però complimenti per aver trovato questa particolarità delle "R"...alla fine diventa proprio una poesia che si fa sentire anche nel senso fisico...sembra proprio che si senta l'arsura...anch'io ho notato la bellissima musicalità pure nelle poesie..ed è giusto che sia così...una poesia che si rispetti non deve perdersi in musicalità troppo diverse...Pino è capace anche di inserire la musicalità nelle poesie che poi non è affatto facile. :wink:
L'arsura


Vorrei il buio di una notte
in una mano
a separar la luce dal tuo sguardo,
legarlo a mille perle d'acqua
e berne,
fino ad un autunno nuovo,
affinchè il tempo non passi più
tra le tue dita,
ma scivoli più lento, a disegnar nell'aria
il tuo infinito.
Fino a scolpire il vento
e a digiunar tristezza,
ad intrecciar di canapa un dolore,
farlo sorridere
anche se non vuole.
A councupir mestizia
fino a donarle " Fuoco di San Vito"
e se di velluto rosso
è ricamato il cuore tuo per me,
di seta pura
è la mia sete di te,
che non disseto, a volte,
tanta è l'arsura.
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