Questo titolo mi ha incuriosita,sarà che non ho capito bene quella poesia:qualcuno può chiarirmi le idee?(Pino sarebbe il più adatto!)

d.Max ha scritto: Proprio ieri, a Bologna, prima della lettura di questa poesia, Mango ne ha spiegato l'occasione.
E' partita dalla visione di un programma di approfondimento giornalistico alla TV, dove raccontavano (e facevano vedere!) la pratica di una lapidazione a una giovane ragazza in Iraq, colpevole (!?!) di essere stata violentata...
La poesia è nata dal dolore, dalla partecipazione a questa vicenda e, soprattutto, dalla volontà di non voler dimenticare.
Se si può dire così, è una scheggia dal "malamente mondo", dove c'è chi pretende di detenere la verità e in nome di tale verità poter sopprimere vite.
Allora, il "tempo mio", che è il tempo di questa giovane ragazza, si dilata e diventa tempo eterno, che raggiunge tutti noi e, forse, ci oltrepassa: perchè la poesia nasce spesso dal dolore, da una base di sofferenza, da un fondamento oscuro, che dà avvio poi alla percezione, alla conoscenza, alla creatività.
d.Max
Gio ha scritto: Grazie della spiegazione,grazie a tutti,adesso leggendo questa poesia tutto diventa più chiaro e anche più triste.
Ciao a tutti
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