Il secondo libro di poesie di Mango: nuove emozioni e cronache delle presentazioni nelle librerie”
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Questo titolo mi ha incuriosita,sarà che non ho capito bene quella poesia:qualcuno può chiarirmi le idee?(Pino sarebbe il più adatto!) :idea:

Proprio ieri, a Bologna, prima della lettura di questa poesia, Mango ne ha spiegato l'occasione.
E' partita dalla visione di un programma di approfondimento giornalistico alla TV, dove raccontavano (e facevano vedere!) la pratica di una lapidazione a una giovane ragazza in Iraq, colpevole (!?! :shock: ) di essere stata violentata...

La poesia è nata dal dolore, dalla partecipazione a questa vicenda e, soprattutto, dalla volontà di non voler dimenticare.
Se si può dire così, è una scheggia dal "malamente mondo", dove c'è chi pretende di detenere la verità e in nome di tale verità poter sopprimere vite.
Allora, il "tempo mio", che è il tempo di questa giovane ragazza, si dilata e diventa tempo eterno, che raggiunge tutti noi e, forse, ci oltrepassa: perchè la poesia nasce spesso dal dolore, da una base di sofferenza, da un fondamento oscuro, che dà avvio poi alla percezione, alla conoscenza, alla creatività.

d.Max

d.Max ha scritto: Proprio ieri, a Bologna, prima della lettura di questa poesia, Mango ne ha spiegato l'occasione.
E' partita dalla visione di un programma di approfondimento giornalistico alla TV, dove raccontavano (e facevano vedere!) la pratica di una lapidazione a una giovane ragazza in Iraq, colpevole (!?! :shock: ) di essere stata violentata...

La poesia è nata dal dolore, dalla partecipazione a questa vicenda e, soprattutto, dalla volontà di non voler dimenticare.
Se si può dire così, è una scheggia dal "malamente mondo", dove c'è chi pretende di detenere la verità e in nome di tale verità poter sopprimere vite.
Allora, il "tempo mio", che è il tempo di questa giovane ragazza, si dilata e diventa tempo eterno, che raggiunge tutti noi e, forse, ci oltrepassa: perchè la poesia nasce spesso dal dolore, da una base di sofferenza, da un fondamento oscuro, che dà avvio poi alla percezione, alla conoscenza, alla creatività.

d.Max


C'eri anche tu ieri a Bologna? Stavo rispondendo la stessa identica cosa :D

Sarebbe bello per me, egoisticamente parlando e "laddove possibile", poter riportare per intero la poesia che si commenta...purtroppo io il libro non sono riuscito a comprarlo poiche' ho lasciato l'Italia il 4 marzo e non l'ho trovato nel mio paesino di 50.000 abitanti in Puglia.
Grazie!
Tommaso

mi sarebbe piaciuto conoscerti d.max,ma credo di averti riconosciuto ieri anche se avebvo qualche dubbio sul fatto che fossi tu..Michelle ma belle è la poesia che mi ha coinvolto maggiormente,quando pino ieri ne spiegava il significato,immaginavo la scena di questa povera ragazza e concordavo con ciò che diceva il Nostro:più in basso di cosi l'uomo non può scendere..e uil fatto di far declamare la poesia due volte,una volta prima della spiegazione di Mango,poi successivamente a questi,è stata un'idea azzeccata

Sapevo che alzando uno sguardo
avrei ucciso uno sguardo,
allontanando il mio tempo
dal tempo mio che m'offese,
dal tempo mio poco più che bambina
dal tempo mio sepolcro di mille mani,
dal tempo mio metà nella terra e metà urla dagli occhi
dal tempo mio dolore di lacrime incapaci di pianto
dal tempo mio terra lontana da Dio,più vicina agli uomini
dal tempo mio...ma perchè?
dal tempo mio non sono sicura di essere mai nata
dal tempo mio che mano che lancia la pietra carezza la testa del figlio
ma sapevo che alzando uno sguardo
avrei ucciso uno sguardo,
allontanando il mio tempo
dal tempo tuo che m'offese.



ecco Tommaso per te e per tutti quelli che non hanno ancora il libro e che consiglio di acquistare perchè è un pezzo di cuore di Pino.

Confesso :oops: mai avrei creduto di trovarci quello che Pino ieri ci spiegava,quella molla che aveva fatto scatturire queste parole....se la poesia (come dice il mostro poeta)è qualcosa che ci gira attorno e stà a noi coglierla,bhe Pino ha una sensibilità unica....
dalle sue parole si concretizzavano quelle immagini e una lacrima non poteva che scendere.....no, non si può rimanere indifferenti a tanta barbaria.........è ha ragione Pino l'unica arma che abbiamo per combattere certe cose è la memoria della storia perchè certe cose non devono succere più non è più accettabile.

antonella

che bello!!!!! pure io avrei voluto sapere come mai questo titolo!!!!!!! 8) ora si sa!!!!!!! 8)

Grazie mille per aver riportato la spiegazione del titolo che anch'io volevo sapere!!!





PINO SEI UN GRANDE UOMO!!!! TI VOGLIO BENE!!!






Mina

Grazie della spiegazione,grazie a tutti,adesso leggendo questa poesia tutto diventa più chiaro e anche più triste.
Ciao a tutti

Cara Antonella, ti ringrazio tantissimo per aver trascritto la poesia...davvero molto bella la capacita' che ha Mango di percepire un dolore, a provare a mettersi nei panni di qualcuno vittima di un siffatto dolore, vittima di una siffatta ingiustizia. Questa e' la realta' delle cose e queste sono le crude riflessioni di un poeta, capace di fare poesia anche raccontando qualcosa che intrinsecamente non contiene proprio poesia, ma al contrario, assurda brutalita' dell'uomo. Non a caso, il titolo del libro precedente e' "Nel malamente mondo non ti trovo", non ti trovo giustizia...dove sei andata a finire??? Esiste una giustizia in questo fottutissimo mondo. Dove andremo a finire per mano dell'uomo?
Per un uomo profondo...certe cose non danno pace...soprattutto per un poeta.
Mi viene in mente una canzone di Alice su testo di una poesia di Pasolini, che a proposito dei poeti, dice:

Io di tempo ormai ne ho poco
per colpa della morte
e anche un po' di questo mondo cosi' umano
che ai poveri toglie il pane
ai poeti la pace.

Per essere poeti
bisogna avere molto tempo
ore e ore di solitudine
sono il solo modo
perche si formi qualcosa che
e' forza, abbandono
vizio e liberta',
per dare stile al caos.

(Al principe - Alice/Pasolini, da Viaggio in Italia, 2003)

Grazie ancora Antonella.
Tommaso

Sono rimasta anch’io molto colpita da questo fatto che ci ha raccontato Pino, sono cose che tutti sanno che accadono, ma sentirle raccontare nei minimi particolari mi ha un po’ sconvolta.
Purtroppo di queste cose atroci ne accadono e ne sono sempre accadute, una volta vidi una mostra di antichi strumenti di tortura ed anche quella volta rimasi più che sconvolta.
Di queste cose è capace l’uomo, bisogna prenderne atto.
E’ bello però pensare che di quella povera e sventurata ragazza sia rimasta almeno una poesia.
Questa poesia ha reso in un certo senso immortale la sua giovane vita.
Cinzia

Gio ha scritto: Grazie della spiegazione,grazie a tutti,adesso leggendo questa poesia tutto diventa più chiaro e anche più triste.
Ciao a tutti


è vero!
ieri mentre rileggevo la poesia, anche se non ho visto questo programma giornalistico, è come se sentissi davvero una situazione terribile...proprio nella pelle!
Vedevo, nella mente, delle immagini crudeli...come ha già detto qualcuno: barbariche!
Leggevo nelle parole di questa poesia, ciò che vedeva questa ragazza, circondata dalla crudeltà dell'uomo!

Rileggendola, mi ha colpito molto questa frase:

dal tempo mio terra lontana da Dio,più vicina agli uomini

Una terra che dovrebbe essere in mano della pace, e che invece sembra sempre più in mano alla crudeltà dell'uomo!

Che tristezza e che controsenso....morire lapidati per aver dato Amore.....
Morire per mano dell'uomo, che reputa la giustizia malata, unica fonte purificatrice di chissà quale evento...
Scorgere la disperazione passiva negli occhi di chi, convinta da una malsana cultura, ritiene il suo ultimo atto d'amore
un vergognoso reo da ripulire con il sangue ed accetta tragicamente inerte la sua sorte, come ultimo dono di se,
come un agnello sacrificale pronto alla macellazione.....

Che tristezza, morire per un gesto d'amore che restituisce un immenso dolore.


Lory CS
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