La bellezza è dentro di te
e sfiora le cose che scrivo pensandoti
La bellezza è dentro di me
quando riempio lo sguardo di te
Ma i minuti son tutte le vite del mondo
e mi separano da te
a separar la bellezza dal suo scrigno
Questa è una delle poesie che più amo, forse perché in essa trovo nuovamente il tema della “bellezza” tanto presente nell’ “Albero delle fate”.
Bellezza che è terrena, carnale in “Passo Flamenco” e che sospinge verso la fusione in anima e corpo con l’altro (“bella sei gravida di realtà, bella sei come una vanità”)
Bellezza che è interiore, spirituale nonché fine ultimo di un umano percorso conoscitivo nel “La fine delle poesie” (“è bellissimo da dentro quello che sei”).
Bellezza che in “Chissà se nevica” viene riconosciuta sempre e comunque nel vivere stesso di una vita intensa, piena, anche quando ciò comporta “sconvenienti addii” (“tu bella sempre”).
Ma la bellezza qui sembra acquistare ancor maggior spessore, quasi una propria consistenza, tanto da non essere solo “constatabile”, visibile (“la bellezza è dentro di te”), ma quasi capace di “agire”, quale forza interna in grado di guidare la penna di chi scrive, di sfiorare i contorni delle parole stesse, di uscire dalla sfera terrena e diventare essenza respirabile oltre l’umano limite spazio - temporale.
Bellezza che è immenso “stupore” nel guardarti e si riflette in tutto me stesso.
Bellezza che è saper coglierne l’essenza anche al di là di un involucro di umane sembianze, seppur io sia carnalmente bisognoso di quello “scrigno”.
Bellezza che è ricerca continua di te, in ogni istante che pare eterno…….
Un'altra perla del nostro Pino....
occhidolci
e sfiora le cose che scrivo pensandoti
La bellezza è dentro di me
quando riempio lo sguardo di te
Ma i minuti son tutte le vite del mondo
e mi separano da te
a separar la bellezza dal suo scrigno
Questa è una delle poesie che più amo, forse perché in essa trovo nuovamente il tema della “bellezza” tanto presente nell’ “Albero delle fate”.
Bellezza che è terrena, carnale in “Passo Flamenco” e che sospinge verso la fusione in anima e corpo con l’altro (“bella sei gravida di realtà, bella sei come una vanità”)
Bellezza che è interiore, spirituale nonché fine ultimo di un umano percorso conoscitivo nel “La fine delle poesie” (“è bellissimo da dentro quello che sei”).
Bellezza che in “Chissà se nevica” viene riconosciuta sempre e comunque nel vivere stesso di una vita intensa, piena, anche quando ciò comporta “sconvenienti addii” (“tu bella sempre”).
Ma la bellezza qui sembra acquistare ancor maggior spessore, quasi una propria consistenza, tanto da non essere solo “constatabile”, visibile (“la bellezza è dentro di te”), ma quasi capace di “agire”, quale forza interna in grado di guidare la penna di chi scrive, di sfiorare i contorni delle parole stesse, di uscire dalla sfera terrena e diventare essenza respirabile oltre l’umano limite spazio - temporale.
Bellezza che è immenso “stupore” nel guardarti e si riflette in tutto me stesso.
Bellezza che è saper coglierne l’essenza anche al di là di un involucro di umane sembianze, seppur io sia carnalmente bisognoso di quello “scrigno”.
Bellezza che è ricerca continua di te, in ogni istante che pare eterno…….
Un'altra perla del nostro Pino....
occhidolci