Il secondo libro di poesie di Mango: nuove emozioni e cronache delle presentazioni nelle librerie”
8 messaggi Pagina 1 di 1
Sei discussione che porta ad un bacio
quando non regali lo sguardo
frantumato nel lieve capirsi
e il guardarti è mio,
il corpo è una danza
e l'incoerenza tua mi convoca
come gioco-respiro dell'anima,
come fossi ostia del mio sorprendermi,
unica sintonia col mio essere carne,
nel solito salto con l'asta di sogni da disimparare.
Mango



Questa è un'altra perla del "Di quanto stupore" che amo vertiginosamente.....
E' una poesia di stile prettamente manghiano:
segue il tortuoso sentiero della passione segreta,
quella mai detta e mai resa apertamente manifesta,
quella dell'Amore sognato e che mai trova l'acme conclusivo.....

Ciò che adoro di più è proprio lo struggente pensiero che mai
potrà tradursi nella realtà, ma che avrà luogo solo attraverso il sogno, l'idea,
l'ispirazione provocata da lunghi e tormentosi sguardi che mai vedranno luce....
Il batticuore tumultuoso che si instaura solo attraverso un reciproco donarsi attenzione
e che genera amore idealistico, puro ed elevato.
L'immaginazione oltre ogni confine, che supera qualunque tabù e barriera
e lascia volare alto lo spirito per raggiungere la dolce chimera....

L'ardente, insinuante ed intenzionale miraggio, l'inquetudine che spazia tra un punto ed un cuore......


Lory CS
Lory cs ha scritto:
...e l'incoerenza tua mi convoca
come gioco-respiro dell'anima,
come fossi ostia del mio sorprendermi,
unica sintonia col mio essere carne...

Mango


Ancora una volta, in questo passaggio, leggo una negazione di un sentimento o di un atteggiamento affettivo,
in favore di un eccessivo pudore, castrante ed inibitorio.
L'incoerenza intesa come contraddizione di uno stato, di un desiderio soffocato, dalle sembianze
di un gioco al "massacro" che nell'intimo, sopraeleva il momento e lo nobilita, come una consacrazione offerta in benedizione,
l'induzione ad assumere per asonanza, la stessa direzione emozionale, come in un'unica ed onirica danza.

Lory CS

La tua lettura è molto appropriata, cara Lory, ed anche espressa in maniera raffinata.

La mia non è una lettura della bellissima poesia in questione, ma, diciamo pure, una divagazione sul tema "pudore", considerato anche che mi ha colpito un'altra bellissima frase di Pino che conteneva questo concetto.
E' un argomento che mi è caro, proprio perchè se ne sta perdendo il senso profondo.

Nell'epoca del conformismo, la cosiddetta "spudoratezza" raccoglie sempre più consensi, proprio perchè se non ne sei provvisto sei al di fuori della massa (guai a distinguersi!: tutti usciti da uno stampino di cartapesta gentilmente fornitoci dalla Ditta).

Il senso del pudore di cui parlo non è riferito soltanto alla sfera sessuale, ma è quella riservatezza di pensieri solo nostri, quel velo discreto che protegge la nostra ineriorità, quella magnifica Africa inesplorata che ci rende unici e irripetibili.

Il pudore non è questione di abiti succinti e di centimetri quadrati di pelle esposti, è piuttosto la difesa del nostro io più profondo, della nostra soggettività, del nostro essere segreto in presenza dell'altro.
Ma il culto dell'apparire domina il nostro quotidiano, violenta la nostra sfera personale, distrugge la scintilla che ci ha creati gli uni diversi dagli altri.

E diventiamo tutti quadri da esporre, merce da vendere, oggetti da reclamizzare. Assistiamo allo scempio del privato sbattuto in prima pagina, entriamo nelle lacrime esposte in televisione, spiamo le emozioni, i sentimenti, le tragedie, le confessioni di chi crede che sia giusto e doveroso far conoscere al mondo chi siamo, contrabbandando questo mercato dell'intimo come espressione di "sincerità".

E ridicolizzando quello che veniva chiamato "il comune senso del pudore", non ci rendiamo conto che abbattiamo quel muro prezioso che difende la nostra interiorità dalla nostra esteriorità: il percorso segreto della nostra anima diventa una proprietà comune, senza censure e senza protezione.

Naturalmente questa operazione avviene anche nello specifico dell'argomento sessuale: trasmissioni televisive che elargiscono consigli per ogni problema, riviste specializzate per ottimizzare rendimenti e prestazioni, romanzi-scandalo di adolescenti che si "spazzolano" i capelli e si giocano la vita, catene di libri pseudo-scientifici che fanno i raggi x alla camera da letto....

Ma si! In fondo siamo tutti uguali, tutti in fila per due, anche sotto le lenzuola, omologati con tanto di marchio, sezionati e selezionati in base alla nostra capacità di apparire nel mondo, in base a quanti centimetri di corpo e anima siamo in grado di offrire in pasto al conformismo.

Non rassegniamoci ad essere tutti figli del Grande Fratello, non offendiamoci regalando quell'alito di vita che è solo nostro, non prestiamo la nostra anima a questo gioco perverso.
Riappropriandoci della nostra intimità salveremo la sacralità dell'esistenza, la nostra.


Annapaola

Cara Annapaola, come sempre... tanto di cappello!
Apprezzo e condivido.....

Io divagherò un pò di più sull'universo femminile, quello che secondo me, nei diversi stadi dell'esistenza,
ha contribuito e contribuisce a mantenere l'equilibrio nella vita sociale.

Gli eccessi non sono mai utili e la moderazione è sempre auspicabile in qualsiasi circostanza,
come dire: La verità sta nel mezzo...

Lo stesso vale per il senso del pudore, un tempo troppo inibitivo, per la cultura restrittiva e la rigida educazione impartita
che toglieva la libertà di esprimersi e finanche di esporsi in abiti ritenuti provocanti, alla sola vista di una caviglia scoperta..
Erano i tempi in cui le donne dovevano, abbassare gli occhi per non essere apostrofate e offese;
finanche il diritto all'istruzione era negato, il diritto al voto, al lavoro ecc. ecc. ecc.
Attraversando le ere, l'emancipazione femminile, ha iniziato la sua marcia verso la libertà ed il progresso,
a tratti lenta e faticosa, a tratti vertiginosa e stravolgente come nel 68 e dintorni,
fino ai giorni nostri, dove ancora rimane traccia dalla contaminazione repressiva maschile, specie nell'ambito lavorativo. :roll:
Il percorso è stato lungo e faticoso, l'evoluzione ha comunque rilasciato un contributo notevole nella vita sociale e la possibilità
dell'acculturamento di massa, ha dato modo d'aprire le porte alla vita lavorativa e di conseguenza, all'indipendenza economica.

L'encomiabile ascesa però ha subìto uno scotto da pagare.... la graduale perdita di una femminilità dolce e considerata l'altra metà del cielo.

Probabilmente attraverso un tramandarsi di codici comportamentali generazionali e per reazione,
molte donne hanno ritenuto opportuno, accollarsi condotte appartenenti fin dalle origini all'altro sesso,
assumendo atteggiamenti troppo disinibiti ed "aggressivi" reprimendo in qualche modo le manifestazioni dettati dal pudore.

La ragazza che ancora oggi arrossisce ad uno sguardo, viene quasi etichettata come: desueta, imbranata, goffa, insicura,
il rossore viene catalogato quasi come una vergogna da superare, un peso da trascinare, ingombrante perchè lascia trapelare
quelle intime emozioni che "prostrano" il bandire del darsi senza confini...e mutano le situazioni in ostentazioni volgari e rozze, che certamente feriscono l'amor proprio.
Ha il suo peso, il bombardamento mediatico, il quale ha ampiamente aggiunto un'omologazione di massa, appiattendo le varie personalità, rendendo le persone soldatini fasciati da una stessa divisa.
Insomma se un tempo vigeva la repressione dei sentimenti, oggi avviene ahimè, esattamente il contrario, come una sorta di reazione eversiva al passato.

Anch'io concordo sul fatto che bisognerebbe riappropriarsi di una parte dei buoni sentimenti, miscelando bene passato e presente e
adattando quindi le coscienze di sempre al moderno vivere, senza eccessi.

p.s. grazie Annapaola :wink:

Lory CS

L’universo femminile merita sicuramente un discorso a parte.
La tanto auspicata liberazione sessuale, combattuta a suon di reggiseni bruciati al grido di “Tremate, tremate le streghe son tornate”, non credo che abbia restituito alla donna la dignità che cercava.
E’ comprensibile che, dopo secoli di discriminazioni, si sia cercato e preteso un riscatto.
Ma a che prezzo?
E’ naturale che, come risposta ad un mondo al maschile, si sia reclamata una rivincita.
Ma cosa abbiamo ora, in cambio?

Abbiamo uomini spaventati dall’ aggressività femminile, deboli nello spirito e dipendenti da personalità schiaccianti;
uomini che non sanno più prendere iniziative, dominati da mantidi (non religiose) che frenano la fantasia;
uomini che sempre più spesso cercano in una compagna l’archetipo materno per sentirsi al sicuro;
uomini che vorrebbero una donna per completarsi e si ritrovano una donna già completa da sola.
Uomini soli.

Abbiamo donne guerriere che partono spedite alla conquista di esemplari da esibire;
donne mogli-amanti-casalinghe-lavoratrici-amiche-mamme-psicologhe che contribuiscono all’impotenza maschile (psichica e non);
donne che fanno il primo passo, il secondo, il terzo, e anche l’ultimo;
donne che non lasciano spazio all’ immaginazione, derubando all’uomo il fascino della scoperta.
Donne sole.

In questo scenario, in cui per fortuna esistono e resistono le eccezioni, Il pudore non trova un senso: quel sipario che si apre lentamente sulla scena, che dona quell’impareggiabile sensazione dell’aspettativa, che regala l’insostituibile affanno dell’immaginato, che nasconde un segreto da svelare, che sbircia maliziosamente un’innocenza....tutto superato da una grossolanità diffusa, nel linguaggio e negli atteggiamenti, che poco hanno da spartire con l’eterno e sottile gioco della seduzione.

Il pudore femminile rimane sempre la più bella civetteria. (Kierkegaard)

Annapaola

...

Basta andare "oltre" per capire il senso di molte cose...
sia per l'uomo che per la donna allora sicuramente affiora il senso
del rispetto di entrambi...

un bacio
Anna
Lory cs ha scritto: Sei discussione che porta ad un bacio
quando non regali lo sguardo
frantumato nel lieve capirsi
e il guardarti è mio,
il corpo è una danza
e l'incoerenza tua mi convoca
come gioco-respiro dell'anima,
come fossi ostia del mio sorprendermi,
unica sintonia col mio essere carne,
nel solito salto con l'asta di sogni da disimparare.
Mango


Lory CS


In questa poesia Pino secondo me descrive una delle numerose sfaccettature dell'amore tra uomo e donna.
8 messaggi Pagina 1 di 1

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 19 ospiti

cron