Il secondo libro di poesie di Mango: nuove emozioni e cronache delle presentazioni nelle librerie”
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Mango nella poesia Il tempo non è un risultato dice:

Il tempo non è un risultato
ma solo l'insieme delle cose che fuggono.

In Chiedimi scusa se t'amo rafforza il concetto:

insisti sull'attimo perso
e non vedi il millennio di fronte...
... E' come se le stagioni durassero pochi minuti
ed io non voglio che abbracciare il presente,
tracciarlo in me come percorso più intimo.

Ora, parole come queste per uno come me che è intrinsecamente nostalgico, impigliato nelle complicazioni di retrospettive continue, sono ardue. Non si tratta tanto di convertirsi alla filosofia del carpe diem che può sempre avere qualche ambiguità. Si tratta piuttosto di vedere l'attimo presente come la dimora della perfezione: non appunto il risultato del passato, ma l'attuazione dell'insperabile.
Un filosofo dell'antichità, Plotino, diceva che non si è felici pensando a quanto siamo stati felici in passato, nè a quanto lo saremo in futuro: la felicità è volere essere ciò che si è già. E questo penso che non lo dicesse nel senso che uno deve essere soddisfatto delle realizzazioni di cui è stato capace e lì fermarsi, ma nel senso di cogliere nel proprio essere tutta la positività che andiamo cercando chissà dove; nel proprio essere che è di fronte all'Aperto.

A volte si è troppo rivolti all'indietro e non scorgiamo "il millennio di fronte".

Un millennio di pace e di luce a tutti.

d.Max

Anch’io come te spesso ho avvertito questa malinconia pensando all’inesorabilità del tempo che va via, portando via quello che è in un momento…
E oltre a questa consapevolezza, non possiamo far altro che assistere al passaggio del tempo sentendoci piccoli e impotenti…

Ricordo distintamente la prima volta che ci ho pensato: ero a scuola nell’ora di latino e stavamo leggendo Orazio…come mi colpì quel canto, proprio quello del carpe diem…e non tanto l’esortazione a vivere il momento, ma quella nota triste della caducità della vita, della brevità della nostra esistenza….

Così , mi sono care tutte le forme che esistono per fermarlo, almeno un po’, questo tempo: le foto, le vecchie lettere, gli oggetti comprati in questa o quell’occasione, ma soprattutto la musica e la poesia che rendono universale e immortale ogni moto dell’anima…

Ma il tempo passa lo stesso….


E’ da un po’ però che riesco a pensare al tempo non come insieme di foto chiuse dentro ad una scatola, ma come un grande pacco regalo, pieno di sorprese inaspettate… Parlando di questa tristezza che mi accompagnava come un velo, una persona speciale mi ha mostrato quest’altro aspettò, che comunque avevo sotto agli occhi, ma che non riuscivo a vedere…


In effetti se ci pensi un attimo i giochi dell’infanzia o i diari dell’adolescenza sono dolci ricordi, ma non ci appartengono più: sono solo simboli di ciò che noi eravamo, ma non sono ciò che siamo adesso…in quel momento avevano per noi un significato, che non coincide con quello che gli diamo ora…ci hanno aiutato a crescere, ma adesso il loro compito è finito…allora perché mettersi a giocare con le cose che appartenevano alla Monia bambina, lasciando il pacco con le cose della Monia adulta ancora da scartare? Sarebbe un vero “spreco”, no?!

Il passato è passato appunto, e non tornerà più…ciò che invece possiamo vivere è il nostro presente: ma non possiamo farlo se guardiamo indietro…
E il futuro? Non è che un presente dopo l’altro…

Grazie per quest'altra gocciolina di Te, che arricchisce il nostro mare d.Max...!

Il tempo non può mai essere un risultato preciso!
E' un continuo mettersi in gioco su ogni fronte.

insisti sull'attimo perso
e non vedi il millennio di fronte...


Anche musicalmente o poeticamente parlando, il nostro Pino non ci ha tenuto sullo stesso filo per anni. Ma ogni canzone presenta sempre nuovi colori e, nonostante i 30 anni della sua carriera, è sempre chinato a farci scoprire nuove stelle!
Ma questo tempo passato non è un risultato, perchè il tempo in corsa ci regalerà nuove sensazioni dentro questa vita.

Il Tempo è un risultato: il presente non avrebbe fondamenta su cui ergersi se non avesse un passato che lo sorregge.
L'importante è non "insistere sull'attimo perso", non indugiare masochisticamente sul tempo che è stato e non è, non lasciarsi ingabbiare da una nostalgia dolorosa, che offuscherebbe la pienezza dell'attimo presente.

Il fluire del Tempo mi appare come un equilibrista sospeso tra due funi, che ne lascia una dietro di sè per afferrarne un'altra davanti a sè: entrambi gli appigli sono necessari per completare il volo.
Il passato viene recuperato dalla memoria e il futuro, libero da ansie, timori e speranze, è recuperato nell'aspettativa.
Ciò che conta è il vivere ogni attimo con la consapevolezza che esso è uno degli infiniti mattoni che costituiscono la nostra vita, e ognuno è indispensabile, sia che si trovi alla base che alla sommità.

Io non voglio perdere niente del mio tempo bambino: mi serve per riconoscermi ora, e per guardare il millennio di fronte con la pienezza del mio essere nel mondo.

Annapaola

La storia ci insegna.......
dal passato ed usando l'intelligenza (molti politici purtroppo ne sono sprovvisti),
possiamo evitare il ripetersi degli errori che ci hanno fatto soffrire,
possiamo aggiustare il "tiro" della nostra carrozza e posizionarla nell'opportuna carreggiata per proseguire il cammino,
proiettandoci con più serenità nel futuro.
Il passato serve per comprendere le origini delle cose,
è il tempo trascorso che non si può più rivivere se non tramite la memoria
e dalla memoria possiamo trarne gli insegnamenti e cernerne le conclusioni per crescere.
In contrapposizione al presente ed ancor di più al futuro, il passato è ritenuto obsoleto e fuori moda,
ma è anche fonte di informazioni di ordine morale e sociale.
Per tutto ciò, ritengo il passato un'importante spazio temporale, da tenere in considerazione,
senza però indugiarci nostalgicamente e servirsene per proiettarsi al meglio nel millennio di fronte...

Lory CS

Annapaola ha scritto:
Io non voglio perdere niente del mio tempo bambino: mi serve per riconoscermi ora, e per guardare il millennio di fronte con la pienezza del mio essere nel mondo.


...sono pienamente d'accordo... tutto quello che abbiamo vissuto, le esperienze positive e a volte ancora di più quelle negative che si sono succedute nei nostri giorni ci hanno forgiato così come siamo oggi.. ci servono a non commettere gli stessi errori..(lory, mica sempre è vero.. quante volte ci diciamo "mannaggia ci sono caduta di nuovo...")...ci servono a sapere cosa vogliamo e cosa non vogliamo, che forse è ancora più importante...
ognuno di noi è la somma delle esperienze vissute, dei sentimenti provati, delle lacrime versate e delle risate condivise...
non è giusto relegare il passato ad una sorta di "museo" della memoria, perché ogni foto, ogni lettera, ogni piccola testimonianza che abbiamo tra le mani di un tempo che non è più ma che ci appartiene, esattamente come oggi e domani, ci dice che ci siamo stati..c'eravamo, abbiamo agito, abbiamo forse sbagliato, ma eravamo noi... proprio come oggi...

...vedo il mio passato come fonte d'insegnamento per quella che sono oggi, proiettata verso il mio futuro...

..e il mio tempo è un risultato.. forse non esatto come due più due, che nel mio caso spesso e volentieri fa cinque.. ma comunque il risultato di ogni secondo che passa e di ogni cosa che penso, faccio, vedo,vivo durante quel secondo...

buona giornata a tutti...

Raffa*Diana

Annapaola ha scritto:
Io non voglio perdere niente del mio tempo bambino: mi serve per riconoscermi ora, e per guardare il millennio di fronte con la pienezza del mio essere nel mondo.


...sono pienamente d'accordo... tutto quello che abbiamo vissuto, le esperienze positive e a volte ancora di più quelle negative che si sono succedute nei nostri giorni ci hanno forgiato così come siamo oggi.. ci servono a non commettere gli stessi errori..(lory, mica sempre è vero.. quante volte ci diciamo "mannaggia ci sono caduta di nuovo...")...ci servono a sapere cosa vogliamo e cosa non vogliamo, che forse è ancora più importante...
ognuno di noi è la somma delle esperienze vissute, dei sentimenti provati, delle lacrime versate e delle risate condivise...
non è giusto relegare il passato ad una sorta di "museo" della memoria, perché ogni foto, ogni lettera, ogni piccola testimonianza che abbiamo tra le mani di un tempo che non è più ma che ci appartiene, esattamente come oggi e domani, ci dice che ci siamo stati..c'eravamo, abbiamo agito, abbiamo forse sbagliato, ma eravamo noi... proprio come oggi...

...vedo il mio passato come fonte d'insegnamento per quella che sono oggi, proiettata verso il mio futuro...

..e il mio tempo è un risultato.. forse non esatto come due più due, che nel mio caso spesso e volentieri fa cinque.. ma comunque il risultato di ogni secondo che passa e di ogni cosa che penso, faccio, vedo,vivo durante quel secondo...

buona giornata a tutti...

Raffa*Diana

Il tempo è un risultato?
La nostra vita è piena di numeri snocciolati da ogni fonte più o meno scientifica, da istituti di statistica, dai media che ne evidenziano stranezze e curiosità.
Eppure per capire quanto tutto ciò sia davvero relativo basta soffermarsi solo su due cifre:
4,5 miliardi, gli anni che si stima abbia la Terra, e 76,7-82,9, la speranza di vita attuale rispettivamente degli uomini e delle donne alla nascita.
Quanto ne esce è un rapporto infinitesimale che avvalora la mia teoria il tempo si riduca ad uno 0 assoluto.
Mentre la Terra è tutto un rinnovarsi, ogni vita è invece una somma di esperienze, di accumulo e di crescita e ogni tassello in più, ogni ruga in più sul volto, ogni acciacco in più delle nostre ossa ne è la testimonianza. Noi siamo il risultato di tanti oggi posti uno accanto all’altro, della cui esperienza rendiamo partecipi il nostro cuore, il nostro animo, la nostra mente….. ma gli altri, siamo davvero sicuri di poter essere esperienza per gli altri?
Per ogni vita che muore ce n’è una che rinasce, chiudendo un cerchio e aprendone un altro…… questo nuovo cerchio può crescere secante ad un altro cerchio, ortogonale agli altri cerchi già esistenti, si porrà in un gioco di cerchi concentrici, ma mai nessuno tranne lui potrà delinearne i contorni e nessuno potrà mai chiuderlo al suo posto….. Il come sarà frutto unicamente della sua esperienza diretta, come lo è stata per i cerchi più grandi di lui, e che ora forse hanno più tratto dietro i sé di quanto ancora resta loro da disegnare.
No, il tempo non è un risultato.
Perché la Storia non insegna, racconta solamente…..

rondine71 ha scritto: ci servono a non commettere gli stessi errori..(lory, mica sempre è vero.. quante volte ci diciamo "mannaggia ci sono caduta di nuovo...")...ci servono a sapere cosa vogliamo e cosa non vogliamo, che forse è ancora più importante...


Proprio per questo motivo ho aggiunto che bisogna usare l'intelligenza:
per evitare di farsi trasportare solo dagli istinti e dai sentimenti,
so bene che per debolezza umana è molto complicato perseguire una traccia, però
se non altro, viene meno l'alibi dell'ignoto, nell'ammissione di non aver voluto calcolare conseguenze già percorse...
Come dire: "uomo avvisato mezzo salvato" :P


rondine71 ha scritto: ...vedo il mio passato come fonte d'insegnamento per quella che sono oggi, proiettata verso il mio futuro...


E' esattamente quello che penso anch'io. La storia è il racconto dei tempi passati, da cui trarne lezioni di vita.

Caro d.Max, dopo Roberto ed il nick, il mio terzo nome registrato all’anagrafe è
“Nostalgico”; ma non tanto per il passato che non ritornerà
“per questo non bisogna disturbare nessun filosofo, è una certezza”,
ma di quei momenti, unici per particolarità dell’esperienza vissuta
in quell’istante, per la casualità dell’evento non ricercato, per l’insieme di tante coincidenze,
che solo allora e solo in quel modo, potevano verificarsi!

Ingenuamente, spesso con ipocrita illusione, tentiamo di rivivere
identiche emozioni, curando persino i dettagli relativi al luogo,
l’ora e le persone (se ancora qui) che le abbiano con noi condivise…
e più ci ostiniamo nel perseguirle più constatiamo che è
praticamente impossibile che si ripetino.

… allora, “noi tre :roll: ” siamo giunti ad una conclusione di convenienza :
si coglie (nei limiti del consentito) ogni attimo non appena si presenti, perché
saranno gli attimi che non torneranno e che ricorderemo!


s.r.n.

Purtroppo in questo periodo sono costretta a venire sul forum di fretta, leggo tutto quello che posso tutto di fretta e scrivo quello che mi viene in mente di fretta senza neanche rileggere... pazienza...
Per me è importantissimo il passato con i suoi momenti da ricordare.
Io sono felice quando rivivo nel ricordo un'emozione grande che ho vissuto, mentre quella stessa emozione, nel momento stesso in cui l'ho vissuta realmente mi è sfuggita tra le mani e non sono riuscita ad assaporarla a fondo.
Faccio un esempio pratico. Una carezza. Per me è il gesto più bello e più dolce che esista. Nel momento in cui ricevo una carezza posso provare una gioia immensa mista a stupore, ma il tutto passa in un decimo di secondo... nel ricordo di quella carezza l'emozione può durare all'infinito, può addirittura essere amplificata, può essere rivissuta mille volte dandomi ogni volta un'emozione immensa.
Quando dico che il 2007 è stato l'anno più bello della mia vita è perché è stato l'anno che mi ha regalato più momenti da ricordare, li chiamo attimi di eternità, il ricordo di questi momenti mi rende felice, anche se il presente non è un granché poco importa, perché quei momenti li ho vissuti e li rivivrò tutte le volte che voglio nel ricordo fino alla fine dei miei giorni.
Il futuro cos'è per me? E' solo la speranza di poter vivere tanti altri momenti speciali da poter aggiungere ai miei già numerosi ricordi.
Forse questo è tipico di chi è un sognatore, chissà?
Cinzia

Cinzia MC ha scritto: Io sono felice quando rivivo nel ricordo un'emozione grande che ho vissuto, mentre quella stessa emozione, nel momento stesso in cui l'ho vissuta realmente mi è sfuggita tra le mani e non sono riuscita ad assaporarla a fondo.
Cinzia


Cinzia...devo iniziare a fare anch'io cosi' visto che son sempre di fretta e quando posso, anche dieci volte al giorno, vengo qui per incrociare tanti bei pensieri che arricchiscono le mie giornate e magari possono essere una "carezza" in alcuni momenti stressanti, uno di quelli che vorresti mandar via per l'aria tutto.
Hai scritto in fretta, ma hai espresso perfettamente quello che credo succeda a tutti, almeno io parlo per me....rivivere di piu' la grandezza di un emozione nel ricordo che non nel momento mentre vivi quella emozione, generando quello che da quel momento in poi si chiamera', appunto, un "ricordo". In quel momento ci sfugge qualcosa, o semplicemente non sappiamo viverci il presente in tutta la sua intnsita'...non sappiamo cogliere i messaggi all'istante e ci arriviamo solo quando ci "scappa via con i tuoi vestiti addosso"...
Gia' in un altro topic dicevo che secondo me il tempo ci toglie anche i ricordi stessi...lasciandoci soli contro la corrente, a lottare fra quello che eravamo e quello che invece ci riscopriamo di essere adesso...uguali in un certo senso, ma diversi dentro, in tante cose, e questo fa' si' che le cose che ci cspitsvsno sllora, ora magari non ci capitano piu', ma ora a quasi 40 anni (quasi 39 a dire il vero) ho capito che se non ci capitano e' perche' noi siamo cambiati dentro, le aspettative cambiano, ed anche gli slanci verso l'esterno sono meno intensi, come se avessero perso quella freschezza che solo quando sei giovane, e quindi curioso su tutto cio' che ti circonda, puoi vivere al meglio delle tue capacita' di emanazione verso l'esterno.
Oddio...ho scritto di getto ed ho fatto come te Cinzia perche' son di fretta...spero solo abbia un senso.
Tommaso

"il tempo".....
Dio come mi piace questa parola!
piena,tonda quando la pronuncio mi dà la senzazione di avere qualcosa fra le mani d'immenso.......
e come scrisse Sant'Agostino a riguardo...
"Il tempo non esiste è solo la dimensione dell'anima.
Il passato non esiste in quanto non è più,il futuro non esiste in quando deve ancora essere,e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra il passato e il futuro."
oppure....
"il presente delle cose passate è la memoria, il presente delle cose presenti è la vista,e il presente delle cose future è l'attesa"

e quanto mi piace vivere attendendo sempre qualcosa,per poi assaporarmelo nei ricordi e certi ricordi rimangono così vivi da viverli mille volte come se fossero l'attimo presente,però ho anche imparato che l'attimo và vissuto "bene" perchè diventi quel risulato buono che fà vedere le cose in prospettiva del futuro,insomma non voglio perdermi il futuro rimurginando sul passato, ma vivermi...........

antonella

Passato, presente è futuro, dov'è la loro esistenza?
Se lasciamo la Terra e c'immergiamo nello spazio, ecco che il tempo sparisce.
Il tempo è una convenzione istituita dall'uomo per dare un ordine agli eventi ma se riflettiamo su noi stessi ci rendiamo conto che questo tempo ha effetti sul nostro fisico ma l'anima non lo avverte. Possiamo crescere e maturare spiritualmente e questo fa si che ciò che noi crediamo di aver fatto in passato in realtà è sempre presente in noi. Quindi, a mio parere, le esperienze, il vissuto lo dobbiamo pensare collocato in noi piuttosto che nel passato.
Non bisogna pensare al passato come ad un risultato, noi siamo il risultato delle nostre stesse azioni.
Se guardi al passato non vedi quello che sei e che hai adesso.

c'è una frase bellissima di Pino che ci ha scritto nel messaggio di fine anno che mi ha catturato e fatto fare voli straordinari....

"un augurio nuovo è l'aprirsi al sorriso rubando alle attese le voci del tempo,
è un rimpatrio di cose che allattano l'animo nostro come se fossimo nati da attimi senza rimproveri e senza cadenze offuscate."

ogni mio commento è superfluo...............


antonella
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