Già t’amo dell’amor più amato,
mio destino di rose al mattino,
annuvolato sul petto
a staccarne petali grandi,
fatti di piccole piogge.
L’amore è il buio delle certezze,
il buongiorno dell’anima,
l’eterno malessere saturato,
il buongiorno del saggio
sul monte del pane del mondo.
Io ti amo e amo le rose
e le rose mi amano in quanto t’amo.
Ciò che ti somiglia io amo
e il bicchiere e la frutta e la forchetta,
tutto ciò che le mani posson toccare,
la tua coperta,
sapore d’estate affidato all’inverno.
Già t’amo dell’amor più amato,
giovane ritornello del cuore
e della mia storia più intima.
Di quella storia che attraversa l’istinto
fino a toccare le vette d’un sole cocente.
E mi appartieni come disegno d’autunno,
così come il mio nome.
E t’amo da sempre
già dell’amor più amato da me.
Stavo pensando che in quest’ultimo libro, ma anche nel precedente, ci sono delle poesie bellissime come ad esempio questa, di cui non è stato ancora parlato. Sarebbe bello secondo me fare un commento di tutte le poesie. Che ne dite?
Questa poesia a me piace molto perché mi trasmette una grande serenità e dolcezza, parla della quotidianità, di quelle piccole gioie o “piccole piogge” di cui ci nutriamo ogni giorno accanto alle persone che amiamo e che ci amano.
L’amore è il buio delle certezze…da un lato è vero perché quando amiamo qualcuno perdiamo tutte le nostre sicurezze, spesso tutte le nostre convinzioni vengono ribaltate, ci vengono ansie, dubbi, paure… ma contemporaneamente sentiamo che la nostra anima è finalmente in pace con se stessa, sentiamo che quell’eterna insoddisfazione, quell’infinita sete è finalmente saziata (in un certo senso, perché la sete innata di ognuno di noi non può essere mai sazia del tutto in questa vita).
Bellissima anche la frase: Ciò che ti somiglia io amo… tutto ciò che le mani posson toccare… comprendendo in questo amore tutto ciò che lo ricorda, tutto ciò che gli è simile e che in qualche modo è collegato ad esso, amore a 360° insomma.
E si ritrova anche in questa poesia quel senso di appartenenza: E mi appartieni come disegno d’autunno (bellissimo il paragone), così come il mio nome.
Ogni volta che leggo queste parole mi viene in mente la sensazione che provo quando tengo in mano la tessera del mio fans club, un senso di appartenenza fortissimo. Appartenenza al mondo Mango, un mondo in cui la poesia, la musica, la voce di Pino sono compenetrate a tal punto dentro di me, o forse sono io compenetrata in questo mondo… da sentirmi un tutt’uno.
Cinzia
ps: ho riportato il testo principalmente per Michele e per coloro che non hanno ancora il libro, adesso però mi aspetto un commento!
mio destino di rose al mattino,
annuvolato sul petto
a staccarne petali grandi,
fatti di piccole piogge.
L’amore è il buio delle certezze,
il buongiorno dell’anima,
l’eterno malessere saturato,
il buongiorno del saggio
sul monte del pane del mondo.
Io ti amo e amo le rose
e le rose mi amano in quanto t’amo.
Ciò che ti somiglia io amo
e il bicchiere e la frutta e la forchetta,
tutto ciò che le mani posson toccare,
la tua coperta,
sapore d’estate affidato all’inverno.
Già t’amo dell’amor più amato,
giovane ritornello del cuore
e della mia storia più intima.
Di quella storia che attraversa l’istinto
fino a toccare le vette d’un sole cocente.
E mi appartieni come disegno d’autunno,
così come il mio nome.
E t’amo da sempre
già dell’amor più amato da me.
Stavo pensando che in quest’ultimo libro, ma anche nel precedente, ci sono delle poesie bellissime come ad esempio questa, di cui non è stato ancora parlato. Sarebbe bello secondo me fare un commento di tutte le poesie. Che ne dite?
Questa poesia a me piace molto perché mi trasmette una grande serenità e dolcezza, parla della quotidianità, di quelle piccole gioie o “piccole piogge” di cui ci nutriamo ogni giorno accanto alle persone che amiamo e che ci amano.
L’amore è il buio delle certezze…da un lato è vero perché quando amiamo qualcuno perdiamo tutte le nostre sicurezze, spesso tutte le nostre convinzioni vengono ribaltate, ci vengono ansie, dubbi, paure… ma contemporaneamente sentiamo che la nostra anima è finalmente in pace con se stessa, sentiamo che quell’eterna insoddisfazione, quell’infinita sete è finalmente saziata (in un certo senso, perché la sete innata di ognuno di noi non può essere mai sazia del tutto in questa vita).
Bellissima anche la frase: Ciò che ti somiglia io amo… tutto ciò che le mani posson toccare… comprendendo in questo amore tutto ciò che lo ricorda, tutto ciò che gli è simile e che in qualche modo è collegato ad esso, amore a 360° insomma.
E si ritrova anche in questa poesia quel senso di appartenenza: E mi appartieni come disegno d’autunno (bellissimo il paragone), così come il mio nome.
Ogni volta che leggo queste parole mi viene in mente la sensazione che provo quando tengo in mano la tessera del mio fans club, un senso di appartenenza fortissimo. Appartenenza al mondo Mango, un mondo in cui la poesia, la musica, la voce di Pino sono compenetrate a tal punto dentro di me, o forse sono io compenetrata in questo mondo… da sentirmi un tutt’uno.
Cinzia
ps: ho riportato il testo principalmente per Michele e per coloro che non hanno ancora il libro, adesso però mi aspetto un commento!
