Il secondo libro di poesie di Mango: nuove emozioni e cronache delle presentazioni nelle librerie”
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Al di là d’ogni singolo passo

Ti offro mio padre e mia madre,
come da un film in bianco e nero
i miei avi tutti.
Ti offro i colori giovanili
e i pianti da ragazzo,
le voglie aspettate.
Ti offro gli amori che ho avuto,
i pensieri perduti
e quelli scoperti col tempo.
Ti offro il sonno del giusto
e tutto il rancore nascosto tra i denti.
Il destino che ho avuto
e quello che ho perso.
Ti offro i fiumi sazi del loro cercare
e le correnti che affiancano me
nel mulinare di foglie
liberate dal vento di fine stagione.
Ti offro le bolle di sapone incontrate
e i trionfi casuali, non cercati,
il vino buono da me custodito
e l’affinata adornezza d’un canto,
accaparrandomi i sensi tuoi tutti,
ballatoio dell’impronta più vera.
Ti offro un affetto scolpito,
bassorilievo del tempio mio immenso,
strepitoso romanzo di vita,
accreditata cosmopoli di lustrezza infinita.
Ti offro di me il mio capito e il rifiutato,
con tutto l’amore che posso,
al di là d’ogni singolo passo.


Questa poesia colpisce già da una prima lettura per la musicalità, la disposizione delle parole dona ai versi un andamento molto armonioso. L’anafora “Ti offro”, che si ripete per ben otto volte, conferisce enfasi alla frase poetica e scandisce il ritmo della poesia. (in questa particolarità mi ha ricordato la poesia “Quando”).
Molto bella la chiusa…con tutto l’amore che posso, al di là di ogni singolo passo (notare la consonanza posso/passo).
Il linguaggio è intenso e lineare, alcuni termini inusuali come “mulinare, adornezza, lustrezza” conferiscono allo stile quella ricercatezza tipica delle poesie di Mango.
Mi piacciono moltissimo le frasi: Ti offro i fiumi sazi del loro cercare… e Ti offro le bolle di sapone incontrate… belle analogie.
Il messaggio della poesia è semplice: ti offro tutto di me, tutto il passato nel bene e nel male e tutto il presente, con tutto l’amore possibile.
Questa poesia è una di quelle che mi ha emozionato maggiormente.
Cinzia

Comprerò il libro con calma. Vuol dire che lo leggerò elettronicamente e commenterò, in modo sobrio ed intenso allo stesso tempo, le liriche che la gentilissima Cinzia “manderà in onda”.
Trovo la poesia bella e suggestiva, vibrante e avvincente.
A caldo, alcune riflessioni del cuore.
Anzi, prima di dipanare l’ingarbugliata matassa dei miei pensieri volevo fare i complimenti a Cinzia per la puntuale perifrasi. Ma io mi limiterò a dei flash.

“Ti offro gli amori che ho avuto,
i pensieri perduti
e quelli scoperti col tempo”.
Qui c’è la bellezza poetica del ragionamento e nelle assonanze fonetiche (avuto/perduto).
Si offre il passato (amori avuti e pensieri perduti). Ma anche si elargisce il resto (“quelli scoperti col tempo”, in riferimento, credo, agli amori e ai pensieri).

“Ti offro il sonno del giusto”.
E’ un verso semplice e profondo, una pepita d’oro a cui tutti dovremmo tendere nella vita.
“Il destino che ho avuto
e quello che ho perso”.
Anche qui c’è una bella e sopraffina musicalità. Mi colpisce il rammarico e la nostalgia per “il destino” subito. Ambivalente l’espressione “il destino che ho avuto”: significa quello del passato e quello ricevuto, dunque attuale.

Dulcis in fundo, segnalo queste splendide gocce di poesia:
“Ti offro un affetto scolpito,
bassorilievo del tempo mio immenso,
strepitoso romanzo di vita”.
Oltre al suono gradevole e ammaliante dei versi, mi ha colpito la metafora “artistica” (scolpito, bassorilievo, romanzo).

La penna è un’insostituibile amica ed oggi (come sempre direi, per il lavoro che faccio) mi ha fatto notevolmente compagnia.
Meno male che ho potuto disporre di un po’ di tempo libero in più.
Con immenso piacere attenderò altre liriche, ma per un commento bisognerà, tuttavia, attendere il tempo propizio. Purtroppo.
Ma farò sentire, volentieri, la voce della mia coscienza.

BUONANOTTE A TUTTO IL FORUM,

Michele.
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