Il secondo libro di poesie di Mango: nuove emozioni e cronache delle presentazioni nelle librerie”
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Quando ti muore un amore
è tutt’uno col cadere di stelle
e sei senza padrone.
Sei dolore che non sa di esistere.


Le prime volte che leggevo questa poesia la trovavo molto triste, nella frase “quando ti muore un amore” ci sentivo il riferimento alla morte fisica di una persona amata.
Penso che non ci possa essere niente di più doloroso della morte di una persona che amiamo tanto, soprattutto quando la morte è prematura o improvvisa.
Però poi, in seguito, riflettendo su questa poesia, ho pensato che non è vero che l’amore muore con la morte fisica, anzi, continua a vivere più forte che mai nel nostro ricordo, l’amore per la persona che ci ha lasciato ci accompagnerà per il resto della nostra vita fino a che non ci ricongiungeremo ad essa in un amore eterno che non conoscerà mai fine.
La morte di un amore è qualcosa di esclusivamente terreno, invece.
Purtroppo capita spesso. Una persona dice di amarti, lo giura e lo spergiura, ti dice che è per sempre, ti dice che non può vivere senza di te, ti fa innamorare perdutamente e poi, senza alcun motivo apparente o semplicemente perché si stufa, da un giorno all’altro ti volta le spalle e se ne va lasciandoti nella disperazione più profonda.
E' una situazione che tante volte ho immaginato, sono sicura che si soffre tantissimo, ci si sente feriti a morte, si perde fiducia sia in se stessi che negli altri e amare di nuovo qualcuno, credere di nuovo alle parole di qualcuno diventa sempre più difficile.
Perché attenzione, la poesia non dice “quando muore un amore” che potrebbe essere la normale fine di una storia dove il sentimento si esaurisce da ambo le parti, qui dice “ti muore un amore”, cioè a te, ma non da parte tua e questa è la cosa più triste, quando la morte di un amore è unilaterale.
Trovo molto bella oltre che efficace la doppia immagine “tutt’uno col cadere di stelle e sei senza padrone” perché la sensazione è proprio quella di precipitare nel vuoto, di sprofondare negli abissi della disperazione e sei senza padrone, come un povero cane che viene abbandonato lungo l’autostrada da quello stesso padrone che fino al giorno prima l’aveva accarezzato con amore, immagino lo sgomento e la paura del povero animale che rimane solo e abbandonato in mezzo alla strada. Sei dolore che non sa di esistere.
Complimenti vivissimi a Pino, anche con poche righe riesce a regalare grandi emozioni.
Cinzia

Mah questa tua analisi nn l'ho propria capita, specialmente in un passo da te analizzato,dove parli delll'autostrada e il cane...io credo più in un dolore umano, dove un bimbo viene lasciato in mezzo a una strada, in un cassonetto ecc... non un animale, l'animale mi viene da pensarlo in un secondo momento...opzione secondaria!
Ok, nessuna spiegazione dal poeta, ci accontentiamo della tua!
Ciao...

Senti anemone, le sensazioni che scaturiscono dalla lettura di una poesia sono molto soggettive, a me non interessa conoscere la spiegazione del poeta, né mi interessa che tu possa o meno condividere le mie sensazioni.
Ogni parola che scrivo riguardo le poesie di Pino sono solo mie sensazioni, non ho mai preteso di spiegarne il significato.
Ma questa di ieri è anche l'ultima che commento perché qui l'aria incomincia di nuovo a diventare irrespirabile.
E comunque, proprio per volerti rispondere, ho pensato al cane perché si era parlato di padrone... non credo che un bimbo appena nato messo in un cassonetto possa provare uno sgomento maggiore di quanto possa provarne un cane.
Cinzia

Cara Cinzia, sii saggia :idea: come sei!
Continua a riportare poesie o versi per poterli commentare. :idea: :idea: :idea:
Ciascuno secondo la sua ottica :shock: o sensibilità :oops: . Tranquillamente :roll: :roll: :roll: .

Un abbraccio e un bacio :P !
Michele.

Ah guarda rispetto in pieno quello che dici, senza dire ed aggiungere altro alla tua analisi, non partire subito in quinta dicendo che non analizzi più o altro.
Il mio è stato un commento alla tua analisi, mica un rimprovero al tuo pensare, ognuno ha il diritto di pensare questo e quello, che il mare ad un certo punto finisca, che il sole splenda perchè esisto io e via dicendo!
Rispetto ma non condivido, tutto qua!
Inoltre aggiungo, che al Mondo non esiste nessun Padrone e padroncino, siamo tutti liberi di viaggiare, esprimere e sognare!
Come diceva il buon Salerno:
Respira, non pensarci di più
poi vira
guarda gli occhi grandi e blu
affonda non c’è paura
nella baia c’è un’aria tiepida stasera.

Grazie Cinzia!
Preziosa come sempre per le poesie che riporti e i tuoi commenti.

In questa breve lirica io vi trovo un grande senso di smarrimento, anzi di più, un grande senso di solitudine nel provare un grande dolore, sia che si parli di amore in senso di sentimento, che di perdita fisica di qualcuno che ami....
E concordo con te che come sempre Mango con poche righe riesce a darci delle emozioni bellissime e a noi tanta voglia di provare qui a commentarle....

Patti
Cinzia MC ha scritto: Quando ti muore un amore
è tutt’uno col cadere di stelle
e sei senza padrone.
Sei dolore che non sa di esistere.



Questo "quando ti muore un amore" ....potrebbe anche essere una persona cara defunta...il cadere delle stelle la fine di quelle stelle...e sei senza padrone ...perchè in quel momento ti senti vuoto dentro... talmente vuoto che non identifichi più nemmeno quel dolore perchè è più grande di te...tanto più grande...
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