renza ha scritto: A proposito dei pantaloni: erano eleganti e perfetti, più corti sarebbero stati più sportivi e non si sarebbero ben abbinati alla giacca profilata in raso. Io ho fatto tac e risonanza magnetica...
Hai ragione, cara Renza, dopo aver rivisto per l’ennesima volta la registrazione, ho concluso che se fossero stati anche mezzo centimetro più corti, sarebbe stato peggio. Si scherza, ovviamente!
Bellissimo comunque il vestito di Pino, molto elegante. Anche se io lo preferisco in jeans, ma sai per Sanremo…
Per quanto riguarda Fegiz, se è vero che ha scritto quella cosa, mi dispiace per lui perché significa che come critico musicale ha fatto il suo tempo.
Se c’è un cantante che è sempre nuovo e sempre diverso, quello è proprio Mango, è l’UNICO fra tutti i cantanti italiani che non è MAI uguale a se stesso.
Chissà se nevica non richiama nessun’altra canzone, è lo STILE di Mango che è inconfondibile, sia musicalmente che per quanto riguarda i testi. Ogni artista che si rispetti deve avere un suo stile personale, poi può piacere o non piacere.
Un conto è avere uno stile personalissimo e un conto è fare le canzoni tutte uguali come invece fanno tantissimi altri cantanti. La melodia di Chissà se nevica non assomiglia a nessun’altra melodia di tutte le canzoni di Pino.
Mi sembra inoltre che in Italia si stia dando troppa importanza a questi “critici” che non fanno altro che sputare sentenze. Dovrebbe essere lo stesso autore a fare le proprie recensioni sui giornali ogni volta che deve presentare una nuova opera. Fosse per me, i critici (non solo quelli musicali, ma anche quelli letterari) li manderei tutti a fare un altro mestiere.
Cinzia