L’intervista a Radio Subasio è stata completamente diversa da quella di Radio 2, qui si è parlato molto seriamente. Stavolta mi sono organizzata meglio e l’ho registrata.
Oltre a Chissà se nevica si è potuto ascoltare Seme di mandarino, Dentro me ti scrivo, E ti amo più di me e Sensazionale. Al termine Pino ha cantato dal vivo Ai tuoi sogni accompagnato dalla chitarra di Carlo ed anche Carlo ha cantato un pezzettino. E’ stata un’interpretazione davvero da brividi, meravigliosa. Stamattina l’ho già ascoltata quattro volte.
Pino ha spiegato ancora una volta il significato dell’albero delle fate.
L’albero delle fate significa un po’ guardarsi dentro e andare a ricercare quelle dimensioni che ci appartengono solo quando siamo ragazzini, in particolare la fantasia, che poi crescendo probabilmente, o sparisce, oppure assume un’altra dimensione, un’altra realtà.
Da adulti cominciamo a fare le guerre, è tutta un’altra cosa, non ha niente a che vedere con quello che invece è il simbolo della fantasia che è il gioco, è riuscire a condividere con il nostro prossimo tutte le cose più belle in assoluto.
In ognuno di noi deve per forza di cose esistere un albero sul quale possiamo arrampicarci per chiedere alle nostre fate o ai nostri gnomi che abitano su questo albero di fare qualcosa per noi quando abbiamo bisogno di scavalcare questi confini.
Pino poi ha spiegato di aver visto quella famosa quercia bellissima e grandissima tre anni fa in Val d’Orcia, ha parlato di questo albero immenso che dovrebbe essere il più antico d’Italia. I suoi rami sono praticamente grandi come degli alberi. Quando la quercia è piena di foglie, la sua ombra è talmente grande che stando all’interno di questa ombra si riesce a sentire il silenzio. Come invece si esce fuori da questa ombra si riviene immediatamente coinvolti da tutti i rumori che ci appartengono e che quotidianamente ci assillano. Allora per forza di cose alzando lo sguardo si ha l’impressione che su quell’albero ci abita per forza qualcuno.
Pino ha poi parlato della sua voce (paragrafo del cielo!) spiegando che lui usa sempre il semifalsetto, solo molto raramente ha cantato in falsetto. Il semifalsetto è una voce di petto, molto potente che viene usata nelle parti altissime, questo tipo di tecnica appartiene anche a Prince e Sting e ha detto che in questo disco è arrivato ad usare la voce piena a livelli mai toccati in passato.
Che dire, è stata un’intervista molto interessante, ma la cosa più bella per me è stata risentire Pino sia la mattina che la sera, questo “miracolo” ha fatto sì che si attenuasse un po’ la nostalgia
che avevo e che ho dopo la meravigliosa, fantastica giornata di domenica.
Ciao. Cinzia