Mi piace fare delle considerazioni (sicuramente condivise da molti) della dimensione live di Mango ma...sotto una luce differente dagli aspetti tecnici e musicali.
Nei concerti trovo estremamente coinvolgente osservare attentamente tutte le movenze ed i più piccoli particolari interpretativi che rendono unico ogni singolo pezzo
L'unicità di Mango è questa.
Fu la prima cosa che mi colpì in quel ragazzo nel lontano 1985

Nel live, dopo i primi pezzi, che in genere servono a "carburare" ed entrare in sintonia con il pubblico, mi sembra che entri in una dimensione assolutamente particolare fatta di espressioni, movimenti, sguardi che diventano un tutt'uno con i testi e la musica.
Esprime tutto se stesso non solo con la sua voce meravigliosa ed il timbro assolutamente straordinario ma con tutto il suo essere.
Quando si è particolarmente fortunati da poter assaporare il concerto molto da vicino non si può fare a meno di perdersi nel suo sguardo che definirei magnetico(nel senso più puro della parola.non frintendetemi

Già una nostra cara amica del forum lo definì "carisma naturale" che trasmette anche con piccoli movimenti del suo corpo (oserei dire molto sensuali


Ecco percepisco molto di più la musica e le emozioni "attraverso" lui, il suo essere interpretativo che lo rendono unico ed inimitabile.
Non lasciatemi sola in preda all'imbarazzo: condividete le mie impressioni?
Angela