In una cornice abbastanza disadorna, affollata però di tantissimo calore, la prima data è andata…di già…
Pino in forma smagliante (di voce e del resto

), emozionantissimo tanto da dimenticare buona parte del repertorio, si è regalato a noi per due ore e mezza senza sosta.
Apre il concerto “Odissea”, nella splendida versione che abbiamo potuto già ascoltare; il resto della scaletta ve la dirà qualcuno dopo di me: ai miei ricordi appartengono solo le sensazioni, straordinarie, e sempre nuove. Tra la prima e la seconda fila, come sempre, viverlo da tanto vicino amplifica l’emozione e esagera il cuore.
Ieri ero molto emozionata, e su alcune canzoni la commozione ha preso il sopravvento…
sei sempre qui mi procura ogni volta un tuffo dal quale riemergo a malapena,
Amore per te, mia da sempre, mi culla in una malinconia senza fine, e poi….
Se con un t’amo….Dio! che cosa è quella lacrima che non riesco mai a ingoiare! E Lui alla fine di quest’ultima canzone piangeva con noi…che momento da custodire nell’anima! Mi commuovo ancora ora che scrivo!
Luce è stata la novità, per chitarre, (quella parolaccia per me è impronunciabile e inscrivibile

),
Passo flamenco…vabbè…non posso spiegarvelo…mi astengo da ogni commento….ascoltatelo e fatemi sapere

Mariiiiaaaaa, Francè!!!!!
Ora non ricordo più niente: son tornata alle tre e da poco ho aperto gli occhi su un nuovo giorno, nuvoloso, intenso, emozionato, con l’attesa negli occhi e nel cuore per un nuovo tuffo in un mare sempre più blu, quello in cui mi specchierò stasera ancora una volta, ancora come se fosse la prima volta…
Annapaola