Visto che nessuno si lancia.. inizio io.
Ho avuto poche occasioni di vedere Pino dal vivo (solo due! che vergogna), purtroppo il mio lavoro non mi consente di pianificare impegni a lungo termine. Comunque ho visto un concerto della tournee di "Visto cosi`" e della recente tournee di "Disincanto".
Nel primo caso si trattava di un concerto in teatro tenda e, purtroppo l'acustica era quella che era. Nel secondo caso la cornice era quella del magnifico teatro Carlo Felice di Genova, sicuramente uno dei piu` bei concerti a cui abbia mai assistito finora, i motivi?
Mango e` un artista che puo` esibirsi in qualsiasi cornice, ma a mio giudizio il teatro e` l'ambiente ideale per assaporare a pieno tutta la sua musica, questo perche` occorre un'acustica adatta. Sono piu` che sicuro che Pino si "avventura" con la voce solo se la resa acustica dell'ambiente glielo consente. Il teatro magari non permette di saltare o di ballare come si potrebbe fare in un teatro tenda o in uno stadio, ma a me piace molto di piu`.
Gli artisti che affiancano Pino sono sempre all'altezza della situazione. Rocco Petruzzi nel suo angolo tecnologico impeccabile come sempre.
Graziano Accinni che ancora una volta mi ha stupito con la sua particolarissima tecnica di chitarrista, preciso e pulito dove serve e grintoso e mordente nei brani in cui occorre piu` piglio.
Nello Giudice marca con precisione ogni brano e fa "cantare" il suo basso dove serve.
Che dire poi di Giancarlo Ippolito? un'energia unica e una particolare tecnica, sono pochi i batteristi in Italia che sanno utilizzare sapientemente batteria acustica e drum machines.
Incredibili i Baraonna, sicuramente il grosso valore aggiunto che Pino ha saputo dare a questa tournee. Senza nulla togliere ai/alle coriste che hanno accompagnato Mango nel suo cammino, ma penso che i Baraonna siano proprio le voci giuste per far da cornice alla voce di Mango.
Sia i Baraonna che Pino arrivano dal Sud e quindi c'e` molto "Mediterraneo" nelle loro voci che si fondono a creare un'atmosfera e suscitare emozioni indescrivibili. La performance di "Michelle" eseguita a cappella sul palco del Teatro Carlo Felice restera` per sempre nella mia memoria, avrei voluto che non finisse mai...
Passando agli aspetti piu` prettamente tecnici. Ho apprezzato moltissimo la scenografia e gli effetti luce, veramente notevoli.
Dal punto di vista dell'audio, in qualche momento ho notato la prevalenza della ritmica (soprattutto basse frequenze) sul resto dell'insieme sonoro e questo e` forse uno dei pochi aspetti negativi. Da musicista so` che la ritmica e` fondamentale, ma spesso mi sentivo lo sterno schiacciato dai colpi di "grancassa" di Giancarlo e dalle "ditate" di Nello, forse una ritoccatina sulla manopola dei bassi?....
A questo punto non riesco a trattenermi... sono un musicista dilettante e mi piace suonare le tastiere e mi piace anche conoscere il setup dei miei artisti preferiti. Purtroppo non sono riuscito ad identificare tutto il ben di Dio che Rocco Petruzzi aveva a disposizione, c'e` qualcuno che puo` aiutarmi in tal senso?
Un grosso saluto a tutti
Danny
Ho avuto poche occasioni di vedere Pino dal vivo (solo due! che vergogna), purtroppo il mio lavoro non mi consente di pianificare impegni a lungo termine. Comunque ho visto un concerto della tournee di "Visto cosi`" e della recente tournee di "Disincanto".
Nel primo caso si trattava di un concerto in teatro tenda e, purtroppo l'acustica era quella che era. Nel secondo caso la cornice era quella del magnifico teatro Carlo Felice di Genova, sicuramente uno dei piu` bei concerti a cui abbia mai assistito finora, i motivi?
Mango e` un artista che puo` esibirsi in qualsiasi cornice, ma a mio giudizio il teatro e` l'ambiente ideale per assaporare a pieno tutta la sua musica, questo perche` occorre un'acustica adatta. Sono piu` che sicuro che Pino si "avventura" con la voce solo se la resa acustica dell'ambiente glielo consente. Il teatro magari non permette di saltare o di ballare come si potrebbe fare in un teatro tenda o in uno stadio, ma a me piace molto di piu`.
Gli artisti che affiancano Pino sono sempre all'altezza della situazione. Rocco Petruzzi nel suo angolo tecnologico impeccabile come sempre.
Graziano Accinni che ancora una volta mi ha stupito con la sua particolarissima tecnica di chitarrista, preciso e pulito dove serve e grintoso e mordente nei brani in cui occorre piu` piglio.
Nello Giudice marca con precisione ogni brano e fa "cantare" il suo basso dove serve.
Che dire poi di Giancarlo Ippolito? un'energia unica e una particolare tecnica, sono pochi i batteristi in Italia che sanno utilizzare sapientemente batteria acustica e drum machines.
Incredibili i Baraonna, sicuramente il grosso valore aggiunto che Pino ha saputo dare a questa tournee. Senza nulla togliere ai/alle coriste che hanno accompagnato Mango nel suo cammino, ma penso che i Baraonna siano proprio le voci giuste per far da cornice alla voce di Mango.
Sia i Baraonna che Pino arrivano dal Sud e quindi c'e` molto "Mediterraneo" nelle loro voci che si fondono a creare un'atmosfera e suscitare emozioni indescrivibili. La performance di "Michelle" eseguita a cappella sul palco del Teatro Carlo Felice restera` per sempre nella mia memoria, avrei voluto che non finisse mai...
Passando agli aspetti piu` prettamente tecnici. Ho apprezzato moltissimo la scenografia e gli effetti luce, veramente notevoli.
Dal punto di vista dell'audio, in qualche momento ho notato la prevalenza della ritmica (soprattutto basse frequenze) sul resto dell'insieme sonoro e questo e` forse uno dei pochi aspetti negativi. Da musicista so` che la ritmica e` fondamentale, ma spesso mi sentivo lo sterno schiacciato dai colpi di "grancassa" di Giancarlo e dalle "ditate" di Nello, forse una ritoccatina sulla manopola dei bassi?....
A questo punto non riesco a trattenermi... sono un musicista dilettante e mi piace suonare le tastiere e mi piace anche conoscere il setup dei miei artisti preferiti. Purtroppo non sono riuscito ad identificare tutto il ben di Dio che Rocco Petruzzi aveva a disposizione, c'e` qualcuno che puo` aiutarmi in tal senso?
Un grosso saluto a tutti
Danny