Le parole di Giandomenico mi hanno portato ad una riflessione. Lui ci ha invitato a cantare a squarciagola, tanto da far tremare i muri. Effettivamente questo è quello che facevo sempre nei tour passati, mi veniva proprio naturale. Ma in questo tour mi è accaduta una cosa strana, fin da Ostia. Preferisco rimanere in silenzio ad ascoltare Pino. Sento che così riesco ad assaporare meglio ogni singolo istante, a godere appieno di ogni momento del concerto, a cogliere ogni piccola sfumatura della sua voce, della sua interpretazione, a sentire di più le emozioni che partono da Pino e, come frecce di fuoco, vanno a centrare la mia anima. Stando in silenzio riesco ad estraniarmi da tutto e da tutti ed è come se Pino cantasse solo per me.
Sono sensazioni bellissime che sto vivendo ad ogni concerto anche se, con alcune canzoni mi piace pure cantare, inoltre penso che a Pino faccia piacere se cantiamo con lui. Lui dal palco non può immaginare l’immenso che fa nascere in me (non solo in me) quando lo ascolto in silenzio e non vorrei che, vedendomi come una statua, pensasse che non mi sto entusiasmando. Sarebbe il pensiero più sbagliato in assoluto.
Caro Pino, tu non sai e non saprai mai, perché è impossibile esprimerlo a parole, quanto la mia anima sia rapita ogni volta nell’ascoltarti, quale immenso ed intenso piacere io riesco a raggiungere ad ogni tuo concerto, per me nella vita non c’è niente di neanche lontanamente paragonabile.
Però, ho deciso, ai prossimi concerti canterò dalla prima canzone all’ultima, sempre a squarciagola, canterò insieme a te come ai vecchi tempi, canterò solo per te.
Cinzia