In attesa di nuovi concerti, io ripenso a quelli appena passati. I ricordi sono tantissimi e ancora molto vivi, le emozioni vissute non si contano. Purtroppo i ricordi si affievoliranno e solo i momenti davvero speciali rimarranno per sempre impressi nella memoria. Io già lo so quali sono questi momenti, sono legati ai concerti di Ostia, Lignano e Lanciano, praticamente i tre concerti (dei cinque a cui ho partecipato) dove Pino ha potuto riceverci. Quei pochi secondi in cui ho potuto parlare con lui sono stati dei momenti indimenticabili, sospesi tra sogno e realtà, momenti di gioia inesprimibile che rimarranno sempre impressi dentro di me finché vivrò.
La domanda "riuscirò a parlare con Pino?" inizio a farmela come minimo un mese prima e poi il giorno del concerto l'ansia cresce sempre di più, fino al responso di Leonardo che attendo sempre con fiducia e timore al tempo stesso. Non m'importa più dell'autografo e delle foto, a me basterebbero dieci secondi col cronometro, giusto il tempo di un saluto e di una parola affettuosa da poter dire a Pino. Ma una cosa è certa: se Leonardo (o chi per lui) dice che quel giorno non può riceverci non cercherei mai in nessun modo di intrufolarmi ugualmente, mi sembrerebbe di fare una violenza a Pino. Me ne vado via con un po' di tristezza sperando in una prossima volta (va bè, può scappare pure una lacrimuccia, ma niente di grave).
Per me il fatto di poter parlare con Pino è un regalo meraviglioso che lui ci fa. Certo, quando può e quando se la sente, giustamente, perché alla fine di un concerto suppongo sia molto stanco. Perciò ringrazio di cuore Pino per tutte le volte che ci ha ricevuto, forse lui non sa che non esiste regalo più bello su tutta la faccia della Terra.
Però, vorrei dire a Pino che anche se non ci ricevesse più (per ipotesi), per me non cambierebbe niente perché l'amorte che ho per lui ormai è immutabile.
Cinzia
La domanda "riuscirò a parlare con Pino?" inizio a farmela come minimo un mese prima e poi il giorno del concerto l'ansia cresce sempre di più, fino al responso di Leonardo che attendo sempre con fiducia e timore al tempo stesso. Non m'importa più dell'autografo e delle foto, a me basterebbero dieci secondi col cronometro, giusto il tempo di un saluto e di una parola affettuosa da poter dire a Pino. Ma una cosa è certa: se Leonardo (o chi per lui) dice che quel giorno non può riceverci non cercherei mai in nessun modo di intrufolarmi ugualmente, mi sembrerebbe di fare una violenza a Pino. Me ne vado via con un po' di tristezza sperando in una prossima volta (va bè, può scappare pure una lacrimuccia, ma niente di grave).
Per me il fatto di poter parlare con Pino è un regalo meraviglioso che lui ci fa. Certo, quando può e quando se la sente, giustamente, perché alla fine di un concerto suppongo sia molto stanco. Perciò ringrazio di cuore Pino per tutte le volte che ci ha ricevuto, forse lui non sa che non esiste regalo più bello su tutta la faccia della Terra.
Però, vorrei dire a Pino che anche se non ci ricevesse più (per ipotesi), per me non cambierebbe niente perché l'amorte che ho per lui ormai è immutabile.
Cinzia