Finalmente un po’ di tempo per raccontarvi le mie emozioni dell’ultima data…
Lunedì a pranzo con una mia collega il discorso è caduto su quello che avevamo fatto la domenica e se avevamo finito la raccolta delle olive…Ho risposto che non avevo colto questa domenica perché ero via, dietro alla mia passione più bella.
Lei sapeva a grandi linee, visto che le volte che abbiam viaggiato insieme nella mia autoradio continuava a girare e rigirare “ti amo così”, però ad un certo punto mi ha detto : “ma non sono tutti uguali i concerti?”Io ho risposto che la scaletta è sempre uguale, ma ogni concerto è infinitamente diverso dagli altri….
Primo perché siamo diversi soprattutto noi che ci mettiamo lì davanti pronti ad immergerci nella sua musica: ogni giorno che passa, ogni attimo che viviamo ci rende diversi da un istante prima.
Diversi sono i nostri pensieri di quel momento, diverse anche le sensazioni che ci apprestiamo a vivere.
E poi Pino, ogni volta ci regala qualcosa di diverso, tanti pezzetti diversi di sé, tanti aspetti del suo modo di essere unico, tanti differenti vissuti in ogni nota, in ogni intonazione della voce…anche se le parole sono uguali, possono esprimere, di volta in volta sentimenti diversi che appartengono poi a ognuno di noi : gioia, allegria, piuttosto che malinconia, nostalgia, dolore, solitudine.
Mi è stato impossibile non notare il modo nuovo di cantare “Come Monna Lisa”, pieno sì di angoscia, di dolore, ma anche paradossalmente di serenità, di consapevolezza, come se il protagonista si rendesse perfettamente conto che un amore , un legame autentico non si possono e non si devono mai pretendere o supplicare… e anche in “Non moriremo mai”quella struggente voglia di un abbraccio, così difficile da rendere con le parole, sembrava di poterla sentire!
E poi “Australia” che in questa versione io adoro, così come “La rosa dell’inverno” e “Lei verrà”…tutte con qualcosa sempre di nuovo e di meraviglioso.
Ho assistito a tre date di questa bellissimo tour: Ostia, Carsoli e questa, ognuna particolare, unica…non saprei scegliere tra queste la più bella. Ogni incontro mi ha dato qualcosa, mi ha emozionato in modo diverso.
Ho potuto assistere poi al concerto con delle persone speciali per me, e indubbiamente rivedersi e condividere con loro quei momenti ha reso tutto molto più prezioso, magico e indimenticabile: sono sorrisi e carezze che ci faranno sentire vicini anche quando saremo fisicamente lontani.
Un grazie sicuramente a Renza per le fascette e a chi ha ideato tutte le sorprese per Pino ( stelline, fiori e coriandoli!) che sicuramente hanno contribuito a spezzare un po’ la malinconia che si respirava in quanto ultima data e che mi è sembrato di cogliere anche negli occhi di Pino, o forse semplicemente ero io che la sentivo!
Un saluto poi agli altri fans che ho potuto conoscere per la prima volta e a quelli che ho rivisto dopo Carsoli….non metto i nomi per non dimenticar nessuno, ma la vostra simpatia e i vostri volti li ricordo chiaramente!
Grazie di tutto ..e a presto!
Lunedì a pranzo con una mia collega il discorso è caduto su quello che avevamo fatto la domenica e se avevamo finito la raccolta delle olive…Ho risposto che non avevo colto questa domenica perché ero via, dietro alla mia passione più bella.
Lei sapeva a grandi linee, visto che le volte che abbiam viaggiato insieme nella mia autoradio continuava a girare e rigirare “ti amo così”, però ad un certo punto mi ha detto : “ma non sono tutti uguali i concerti?”Io ho risposto che la scaletta è sempre uguale, ma ogni concerto è infinitamente diverso dagli altri….
Primo perché siamo diversi soprattutto noi che ci mettiamo lì davanti pronti ad immergerci nella sua musica: ogni giorno che passa, ogni attimo che viviamo ci rende diversi da un istante prima.
Diversi sono i nostri pensieri di quel momento, diverse anche le sensazioni che ci apprestiamo a vivere.
E poi Pino, ogni volta ci regala qualcosa di diverso, tanti pezzetti diversi di sé, tanti aspetti del suo modo di essere unico, tanti differenti vissuti in ogni nota, in ogni intonazione della voce…anche se le parole sono uguali, possono esprimere, di volta in volta sentimenti diversi che appartengono poi a ognuno di noi : gioia, allegria, piuttosto che malinconia, nostalgia, dolore, solitudine.
Mi è stato impossibile non notare il modo nuovo di cantare “Come Monna Lisa”, pieno sì di angoscia, di dolore, ma anche paradossalmente di serenità, di consapevolezza, come se il protagonista si rendesse perfettamente conto che un amore , un legame autentico non si possono e non si devono mai pretendere o supplicare… e anche in “Non moriremo mai”quella struggente voglia di un abbraccio, così difficile da rendere con le parole, sembrava di poterla sentire!
E poi “Australia” che in questa versione io adoro, così come “La rosa dell’inverno” e “Lei verrà”…tutte con qualcosa sempre di nuovo e di meraviglioso.
Ho assistito a tre date di questa bellissimo tour: Ostia, Carsoli e questa, ognuna particolare, unica…non saprei scegliere tra queste la più bella. Ogni incontro mi ha dato qualcosa, mi ha emozionato in modo diverso.
Ho potuto assistere poi al concerto con delle persone speciali per me, e indubbiamente rivedersi e condividere con loro quei momenti ha reso tutto molto più prezioso, magico e indimenticabile: sono sorrisi e carezze che ci faranno sentire vicini anche quando saremo fisicamente lontani.
Un grazie sicuramente a Renza per le fascette e a chi ha ideato tutte le sorprese per Pino ( stelline, fiori e coriandoli!) che sicuramente hanno contribuito a spezzare un po’ la malinconia che si respirava in quanto ultima data e che mi è sembrato di cogliere anche negli occhi di Pino, o forse semplicemente ero io che la sentivo!
Un saluto poi agli altri fans che ho potuto conoscere per la prima volta e a quelli che ho rivisto dopo Carsoli….non metto i nomi per non dimenticar nessuno, ma la vostra simpatia e i vostri volti li ricordo chiaramente!
Grazie di tutto ..e a presto!