Cara Franci se ti vuoi scatenare fai pure, tanto non saremo nello stesso teatro!
A parte gli scherzi, ricordo ancora la bellissima atmosfera del concerto a Mestre... a prima vista poteva sembrare un pubblico un po' freddo, ognuno era seduto al suo posto, tutti seri e composti, era invece un pubblico molto attento e veramente interessato a ciò che stava ascoltando, era un pubblico "maturo".
Di sicuro Pino percepì questa cosa perché, in un' atmosfera da sogno quasi irreale si mise a cantare (dietro richiesta di qualcuno) senza alcuna musica, ma solo con la sua splendida voce la meravigliosa I te vurria vasà lasciando tutti mezzi tramortiti dall'emozione.
Quello che vorrei dire è che ogni persona vive le emozioni in base al proprio carattere, se uno rimane immobile ed in silenzio, come è accaduto a me alcune volte, ciò non significa che è meno coinvolto o meno emozionato di altri che saltano ed urlano, anzi, forse lo è pure di più, questo vorrei che fosse chiaro soprattutto a Pino, ma sono sicura che lo sa.
Poi è chiaro, sulle piazze, dato che il più delle volte lo spettacolo è gratis, non si può dire niente... ad esempio a Montoro, ancora mi ricordo, mi capitarono di fianco tre ragazze che stettero per tutto il tempo a gridare BONO! BONO!, una cosa allucinante, persino durante l'interpretazione di Dentro me ti scrivo in versione acustica quando io ero al settimo cielo per l'emozione...un fastidio incredibile...
A teatro però, visto che si paga, è d'obbligo il rispetto per chi ci sta seduto dietro e di fianco...
Cinzia