Eccoci quà!
Provo una grande emozione a raccontare l'esperienza del mio primo concerto di Pino perchè i ricordi riaffiorano così vivi nella mia mente che quasi mi sembra di rivivere quel sogno!
Correva l'anno 2000 e quando avevo saputo che il tour di VISTO COSI' comprendeva anche la città di Cagliari, avevo fatto salti di gioia!
Finalmente avrei potuto vedere Pino!
Insieme ai miei carissimi amici Susy e Nino (con i quali ho sempre condiviso la passione per la musica di Mango), abbiamo iniziato a visitare con una frequenza sempre crescente il box-office per sapere quando sarebbero arrivati i biglietti. Alla fine quando ci siamo ritrovati tra le mani i tanti sospirati biglietti, è stato un momento stupendo, mi sembrava di aver raggiunto non so quale impresa.
Da lì alla fatidica data del concerto (il 22 settembre), ho custodito gelosamente il biglietto come se fosse stato un tesoro dal valore inestimabile. Non so cosa succeda a voi, ma quando mi capita di avere un biglietto per un concerto così importante ho sempre il timore di perderlo, ho sempre l'impressione che da un momento all'altro non riuscirò più a trovarlo..sono proprio preso male eh?!
Succede sempre quando tengo molto a determinate cose e ho il timore di veder infrangere il mio sogno!
Ma arriva la giornata del debutto di Pino a Cagliari...
Appuntamento all'esterno dell'anfiteatro davanti all'ingresso per i posti in platea..ci ritroviamo io Nino, Susy e la madre.
La serata è stupenda con un clima ancora caldo, l'aria profuma di festa.
Mentre attendo l'apertura dei cancelli, arrivano gruppi di persone di tutte le età. Tra un discorso e l'altro scruto gli sguardi e le espressioni delle persone che si aggiungono in coda.
Chi più chi meno emozionato ma tutti con quell'aria serena, sognante!
Persone che per una sera hanno deciso di lasciare alle spalle i problemi di tutti i giorni e che da lì a poche ore si tufferanno in mondo incantato, in un'atmosfera da brividi, dove la musica e la poesia si sposano per creare un qualcosa che non si può esprimere con le parole, un qualcosa che solo la voce di Pino può regalare!
E' giunto il momento, dopo un labirinto di scale e passaggi giungiamo in platea e ci infiliamo nella sesta fila delle poltroncine per trovare la nostra postazione.
Il palco è immenso davanti a noi e ci troviamo proprio in una posizione centrale, alla giusta altezza..in una posizione veramente ottimale.
A poco a poco la gente si riversa in platea e nelle gradinate degli anelli fino a riempire ogni singolo spazio vuoto.
La vista di quell'anfiteatro così gremito di gente mi emoziona tantissimo e sono fiero che la gente di Cagliari abbia regalato a Pino una cornice così splendida..se la merita tutta!
Sul palco iniziano a vedersi i primi movimenti, persone che vanno e vengono e qualcuno che inizia a prendere posizione accanto agli strumenti.
Dopo un incessante alternarsi di cori, urla e applausi si abbassano le luci.
Partono le prime note...e le luci si riaccendono proiettando fari ed effetti colorati che ci fanno sussultare sulle poltrone..
La musica va sempre in crescendo e ne scaturisce un effetto sonoro chiarissimo, un battito cardiaco..e l'anfiteatro esplode con un boato che mi fa venire la pelle d'oca..
Sono rimasto impietrito, quel battitoo cardiaco si confondeva con il mio, e in quel momento il cuore stava battendo fortissimo..mi sono trovato in una situazione molto strana, non riuscivo ad emettere un filo di voce; è come se tutte le energie me le avessero rubate le emozioni!
Ed eccolo, lui che spunta dal buio e si avvicina verso il centro del palco!
E' un tripudio totale, finalmente anch'io riesco ad urlare e parte così...
"Sai cosa sento quì, quì dentro al mio cuore...."
<CUORE>
Buonasera!
(E inizia a leggere le dediche sugli striscioni, compreso uno di Lagonegro).
Ma che meraviglia! Questo posto è incantevole, e poi con voi dentro è diecimila volte più bello!
Io all'inizio di ogni spettacolo dico una cosa che è quello che ovviamente penso ed è questo:
Io sono ogni volta che salgo, che metto piede su un palcoscenico sono la persona più felice di questo mondo, perchè ovviamente questo è il mio lavoro, quindi voi direte "mi sembra abbastanza normale", ed è normale anche per chi fa questo lavoro salire sul palcoscenico e provare delle belle, forti, intense emozioni. Io spero di provarne tante stasera in questo paio d'ore e passa..
(fiumi di applausi)
..ma spero soprattutto una cosa, di condividere queste emozioni con voi.
Grazie ancora!
<CREDO>
<LEI VERRA'>
Quì come in tanti posti in Italia abbiamo un mare stupendo, bellissimo, però non è questo il mare di cui vorrei parlarvi. Il mare di cui voglio parlare io invece secondo me è un mare che ognuno di noi ha dentro. Questo mare io credo che rappresenti un po la voglia di ognuno di noi di viaggiare no?! Quindi il mare con il suo orizzonte ci fa pensare sempre a questi viaggi pazzeschi, in posti lontanissimi da raggiungere, quindi con delle situazioni in cui c'è una voglia a volte di scappare, di fuggire così da noi stessi e non si sa da che cosa.
Io questo mare penso di raccontarlo in tutte le mie canzoni, quindi in tutte le mie esperienze musicali, ma sicuramente quella che vi racconto adesso è forse quella più precisa..
<MEDITERRANEO>
(Applausi a non finire!!)
(Un violino che mette addosso dei brividi pazzeschi fa una lunga introduzione e poi..)
<COME L'ACQUA>
Questa era ovviamente Come l'acqua, una canzone che io amo parecchio cantare, perchè è una canzone che mi diverte, che è trascinante, divertente musicalmente. Come testo però tratta un tema abbastanza triste come quello della fine di un rapporto, quindi della separazione e la conseguente solitudine.
Invece la canzone che voglio cantarvi adesso secondo me è perfettamente il contrario; è proprio il contrario di Come l'acqua..è l'esaltazione secondo me del rapporto fra due persone.
<AMORE PER TE>
<NELLA MIA CITTA'>
<IO NASCERO'>
Grazie!
E pensare che per quindici anni questa canzone ho deciso di non cantarla..poi ho deciso di farla, chiaramente a modo mio!
Che strano il destino delle canzoni, è veramente una cosa stranissima, un po come il destino delle persone, no?! Quando nasce una persona mica si sa che succederà, come saranno le caratteristiche di questa persona, così pure una canzone!
Una canzone, tu ti metti al pianoforte, scrivi, scrivi questa canzone, butti giù delle idee, delle cose, però mica sai cosa succederà, se piacerà, se incontrerà i favori del pubblico oppure no e..quella che vi vado a proporre adesso, secondo me ha incontrato parecchio il vostro favore.
<LA ROSA DELL'INVERNO>
<SIRTAKI>
<COME MONNA LISA>
A volte nelle interviste, anzi spesso ti chiedono "ma qual'è la canzone che ti piace di più?" Se io scrivo una canzone in un momento particolare, perchè ho voglia di raccontare qualcosa a qualcuno, quel momento così importante non può essere più importante di quello precedente o di quello successivo, cioè mi sembra un po un controsenso questo. Non esiste la canzone che mi piace di più o che mi piace di meno, nascono tutte da quì!
(Indica una mano sul cuore)
Però, se qualcuno dovesse chiedere, qual'è invece la canzone che ti emoziona di più interpretare?
<PRIMAVERA>
<ORO>
(Applausi, applausi e ancora applausi, tutti in piedi...ci abbraccia con le lacrime agli occhi...tenerissimo PINO!)
<GIULIETTA>
(Presentazione dei compagni di viaggio..)
(Un piccolo frammento di..)
<FARE L'AMORE>
<BELLA D'ESTATE>
<NON DORMIRE PIU'>
(Lunghissimo applauso, Pino abbandona il palco e iniziano i cori FUORI, FUORI, FUORI! E poi PINO,PINO, PINO!)
<DOVE VAI>
(Un piccolo frammento di..)
<LUCE> (Dio mio che voce! E' una cosa inspiegabile! Unico!!)
(Ancora un tripudio, l'anfiteatro si scatena con una ola da brividi!)
(E per concludere i bis..)
<AMORE PER TE>
<ORO>
Ho evitato di continuare a scrivere i discorsi di Pino perchè altrimenti la cosa diventava veramente lunghissima.
Che dire? Mi rendo conto che questo frammento di racconto non rende l'idea di quanto può essere emozionante vivere un'esperienza del genere.
Questo mio primo concerto (come spettatore di Mango intendo!), è stato straordinario ma anche quelli che ho visto in seguito non sono stati da meno.
Spero che in futuro ci siano ancora tante esperienze stupende come questa.
Pino sei unico.
Grazie di esistere!!
Franco.