Settore in cui ci si incontra per rievocare i particolari tecnici e musicali, le emozioni e le suggestioni vissute nelle tournèe del passato.
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Ciao a tutti,

mancano pochi giorni alla data romana...ho preso il biglietto pochi giorni fa(poltrona numerata), ma solo ora mi sto rendendo conto che avrò difficoltà ad andarci :?

se qualcuno è interessato, posso cederlo. eventualmente fatemi sapere!

...se siete interessati, contattatemi al 338.8733505 perchè nel weekend non credo di connettermi! :wink:

Qui Roma. Temperatura: esterna 1,2; casa di Raffa 19,6.
Sveglia alle 6,30, roast-beef nella pentola a pressione, lavata, asciugata e pettinata. E ora seduta al PC.
Due sono le cose che mi hanno maggiormente colpita: la Voce e il pienone.
Il Teatro era stracolmo, e notasi che non è un caso che si chiami Gran Teatro.
Vedere arrivare tantissime persone e voltarsi indietro dalla prima fila è stata una bella sensazione: un pò come quando tuo figlio alla recita riceve i complimenti della maestra e degli spettatori, innalzando il tuo orgoglio come se fosse candidato all'Oscar.
Dopo le prove si è intrattenuto piacevolmente con noi per le foto e gli autografi di rito. E un pò dopo le nove ha inizio lo spettacolo.

La Voce: altissima, purissima, levissima. Ineguagliabile.
Emozioni: riversate copiosamente su di noi nei suoi momenti di commozione su alcuni brani.
Scenografia: bello lo sfondo fatto di nuvole immaginarie su cui a tratti comparivano immagini in movimento, e lo stesso video del primo singolo.
Collaboratori al Top come sempre, con l'aggiunta di un complesso di giovanissimi che ha presentato un brano molto accattivante.

Naturalmente, come diceva qualcuno, riguardo alla scaletta ci sarà sempre da scontentare alcuni e accontentare altri.
Mi è mancato almeno un brano dell'Albero delle fate :cry: :cry: , o del Disincanto e del Ti porto in africa ( a parte La rondine e Ti porto in Africa che non fanno testo perchè rientrano nelle classiche, impossibili da non riproporre).
Probabilmente la dimensione teatrale suggerisce la scelta di brani più "intimisti", e quindi ecco "Il dicembre degli aranci" come unico brano dello stupendo "Ti amo così".
D'altra parte, il pubblico teatrale non è il pubblico delle piazze: ci viene perchè ama l'artista e lo segue, e non perchè si trova di passaggio tra una sagra di funghi porcini o di mozzarella di bufala campana.
Quindi magari sarebbe "pronto" a non ascoltare qualche "classico", sacrificandolo a brani mai proposti, non necessariamente pescati da un lontanissimo passato, ma ripreso dagli ultimi suoi lavori e non proposto nei relativi tour.

Spettacolo comunque imperdibile, Artista nel pieno delle capacità vocali e interpretative, pubblico entusiasta.
Nuvole acchiappate in pieno.
Qualcuna persa.
Ma si può sopravvivere :wink:

Annapaola

Grazie.....

Grazie per la recensione :D

Bellissimo commento, grazie Annapaola!
Sono senza parole e ho letto le tue con il fiato sospeso e un grosso nodo alla gola...
Cari fiorentini e non, non ci resta che attendere fiduciosi di acchiappare la nostra nuvola :wink:

Amedea

Scusami, Anna, non per essere pignola, ma se chest' nun l'ha fatt e chell manco, ma c'ha fatt???? :shock:

Bellissimo racconto quello di Annapaola, era quello che volevo leggere! :)

Ben detto quando dici che il pubblico teatrale non è il pubblico delle piazze, chi va a teatro è perchè ama l'artista e lo segue, e non perchè si trova ad una sagra e distrattamente si ferma un'attimo per ascoltare un brano possibilmente conosciuto.

Grazie Annapaola, ancora poco e anche Torino assaporerà questo nuovo spettacolo di Mango. :D

Grazie Annapaola!
Mi accodo a rita: era proprio quello che volevo leggere...
noi qui abbiamo un'ansia da attesa che ci passa di tutto per la testa!!
concordo pienamente con l'opinione sull'esibizione in teatro: personalmente continuo a preferirle!

Angela

Io sarò un pò più "povera" di parole perchè dopo i concerti non riesco a scrivere tutto :wink:
Poche parole per dire che la voce di Mango questa volta più che mai era perfetta, per quanto poco io me ne possa intendere non ho mai sentito dal vivo tanta perfezione vocale.. ci tenevo a dir questo :wink:
Poi per il resto scenografia molto bella... adeguata!
e poi.. bè... quando dico perfetto credo di dire tutto.. :D
belle belle emozioni, come sempre del resto!

grazie annapaola e grazie flà.........
dopo un incontro con Pino non sempre si riesce a mettere in ordine le parole per esprime quello che si ha nel cuore e in testa..
ma avete reso bene l'idea di quello che ci si aspetta domani....

concordo anch'io nel dire che i teatri sono il luogo ideale per avere emozioni "attente".......

antonella

[quote="Passero solitario"]

Naturalmente, come diceva qualcuno, riguardo alla scaletta ci sarà sempre da scontentare alcuni e accontentare altri.
D'altra parte, il pubblico teatrale non è il pubblico delle piazze: ci viene perchè ama l'artista e lo segue, e non perchè si trova di passaggio tra una sagra di funghi porcini o di mozzarella di bufala campana.
Quindi magari sarebbe "pronto" a non ascoltare qualche "classico", sacrificandolo a brani mai proposti, non necessariamente pescati da un lontanissimo passato, ma ripreso dagli ultimi suoi lavori e non proposto nei relativi tour.

/quote]

Sono perfettamente d'accordo. Anche se io non avrei voluto ascoltare brani come Sospiro o Tu sì, piuttosto brani come L'ATTESA, per me il capolavoro di Mango, che si sarebbe prestata benissimo ad una esibizione teatrale, magari solo con voce e pianoforte. Qualche brano mai sentito dal vivo come Tu non sai oppure Dal silenzio a un bacio... cose recenti bellissime che purtroppo rimarranno nuvole mai acchiappate... :wink:
Però, le valutazioni le fa Pino e a me mi va bene tutto....magari un concerto a sera!!!!! :D
Cinzia

Insaziabile Cinzia!!! :lol: :roll: :wink:
Sono d'accordo....ma nutro qualche riserva e non su quello che hai scritto tu Cinzia, ma su altro.....
....e cmq, è pur vero che non si è mai contenti..... 8) :?


D'altronde, noi, mica siamo i fans di Antonacci che ha fatto sondaggio tra i fans prima di fare il "the best"....!!?? :arrow: :arrow: :shock: :shock:

Grazie...... :wink:

Un caro saluto a tutti, eccovi il mio commento...

TANTE LUCI POCHE OMBRE PER UNA GRANDE VOCE
Tante luci e poche ombre nel primo cover concerto della storia musicale di Mango, una delle voci più originali della musica leggera italiana. Oltre tremila persone hanno riempito in ogni ordine di posti il lussuoso tendone del Gran Teatro di Roma tributandogli una calorosa approvazione.
Puntuale l’inizio del concerto, dedicato all’album Acchiappanuvole ispirato a canzoni di altri reinterpretate dall’artista lucano, che si è aperto con le luci sul solo pianoforte suonato da Mango. La sua magica voce in piena forma dà una nuova vita a Pride (in the name of love) degli U2, un brano inedito seguito invece da una delle cover dell’album, Luce (tramonti a nord-est), a cui il cantante di Lagonegro ha dato una sfumatura ancora più originale, se possibile, di quella della sua interprete, Elisa.
Il saluto dell’artista (“ogni volta è come se fosse la prima, è incredibile la paura che ti prende prima di salire sul palcoscenico, non ti ricordi più nemmeno chi sei…”) ha introdotto uno dei gioielli dell’ultimo cd, La canzone dell’amore perduto di De Andrè, ben suonata ed interpretata. Ancora un’altra perla, Amore Bello di Baglioni, alla quale segue il primo dei suoi classici, Mediterraneo, prima di rituffarsi in un’altra splendida cover, Dio mio no di Mogol-Battisti, anche questa molto ben riuscita.
Si ritorna nella magia con La rosa dell’inverno e ai vecchi successi con Lei verrà, la cui esecuzione è forse un gradino al di sotto dei brani precedenti…
E’ il momento della presentazione di un gruppo musicale prodotto da Mango, i Rei Momo, i quali “grandemente onorati” dimostrano di avere talento con un pezzo musicale che ricorda in parte il rock dei Subsonica. Si chiude quindi la prima parte del concerto con il primo singolo di Acchiappanuvole, La stagione dell’amore di Battiato.
Si riprende dopo la pausa in versione unplugged con Sentirti e la prima parte di Oro, uno dei cavalli di battaglia durante il quale rientrano in scena tutti i musicisti per una seconda parte più ritmata. Ci si rilassa con la splendida Love di John Lennon, molto ben interpretata, e si risale alla grande con un altro classico, Ti porto in Africa. Ma poi il tono della musica scende di nuovo.
Un Mango disposto al dialogo anche quando arrivano richieste insistenti fuori scaletta, introduce via via altri brani in versione acustica. Parte l’inedita Chissà dove te ne vai di Gaber, Quando di Pino Daniele e la sua Il dicembre degli aranci. E’ questa forse la parte del concerto che ha ancora bisogno di essere messa a punto. Le pause, provocate anche dal pubblico, e i brani unplugged rallentano un po’ troppo il ritmo.
Ma il finale è tutto d’un fiato. Come l’acqua è ormai una sicurezza, Bella d’estate è come mettere la ciliegina sulla torta per la calorosa approvazione dei fans. Resta il tempo per i bis, introdotti un po’ a sorpresa da I migliori anni della nostra vita, brano portato al successo da Renato Zero e particolarmente amato da Mango che lo vive con grande emozione. Quindi Amore per te, l’unico brano che ha avuto, a fine concerto, problemi di amplificazione e di resa del suono, e La rondine, che con il suo finale trascinante costituisce la conclusione abituale, da alcuni anni a questa parte, dei concerti dell’artista lucano.
Alla fine resta l’emozione di aver ascoltato una grande voce che conferma, anche con l’interpretazione di brani non suoi, il suo ormai indiscutibile talento e la grande capacità di saper dispensare magie ed emozioni, qualsiasi sia il brano musicale che ha a disposizione.

Max :wink:
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