Gentilmente trasmessomi da un amico condiviso con Mango
San Teodoro 1 gennaio 2011 ore 22,00 – MANGO IN CONCERTO-
Primo giorno dell’anno appena arrivato. Già il 2011…anno domini ? Macchè il Papa ha già il suo bel da fare con lo IOR e il massacro dei cristiani in tutte le parti del mondo. Sarà un anno di ansie e di tormenti per tutti…. O quasi tutti. Come è sempre stato, del resto.
Ma questa notte, qui a San Teodoro, non ci importa di niente perchè tutto è magico. In Piazza di Gallura, proprio davanti la vecchia chiesa si erge un enorme palco a mò di tappo alla civettuola strada dei negozi illuminati, larga si e no 20 metri ma troppo stretta per contenere tutta la gente che tra meno di un’ora parteciperà al concerto un-plugged del grande Mango. Tutto è magico, dicevamo “La musica è pace, la musica è amore” : questo è il pensiero condiviso e l’augurio che, da li a poco, Pino Mango rivolgerà al suo pubblico, a noi tutti. L’ umidità è da tagliare a fette e crea qualche piccolo problema che Rocco Petruzzi è comunque abile a gestire con maestrìa. Assenti Nello Giudice e Giancarlo Ippoliti, saranno le raffinate chitarre di Carlo De Bei a farla da padrone insieme all’incredibile voce (già da sola eccezionale strumento!) di questo artista amato dai sardi e forse non sufficiente premiato quanto meriterebbe dagli addetti ai lavori !
Senza voler essere troppo di parte dico che resta da sempre la migliore espressione della musica italiana soprattutto per l’impegno e vocalità davvero inconsuete, impossibile da trovare altrove a conferma di una nicchia lontana anni luce da ciò che certi talk-show televisivi di nuova generazione propongono.
Dopo l’esibizione di due pezzi della brava cantante Maria Giovanna Cerchi (sarda doc) ecco che
arriva Pino Mango: cuffietta e cappotto d’ordinanza, (qualche evidente segno della nottata di capodanno a Cagliari traspare dai suoi occhi) a respingere quest’umidità marina esagerata che non
rende agevole il lavoro dei tecnici.
Pino dialoga immediatamente con il suo pubblico : si sente a casa e fa sentire molto vicino a lui
tutti noi. Ben presto diventerà una fusione unica di anime e cuori palpitanti e la reciprocità di emozioni trasformerà questo non-concerto in un “affare di famiglia”. Bravo, Mango è in piena
forma ! Ciò che piace subito è la sobrietà del suo modo di fare: enfatizza ciò che dice con una ge-
stualità semplice e priva di atteggiamenti divistici, precedendo ogni pezzo con una breve presentazione o spiegazione. E’ il Mango che più amiamo, quello che sentiamo amico, parente….fratello !
Dopo l’apertura, con il pezzo degli U2, si alterna tra pianoforte e microfono con “La Stagione dell’amore”, “Oro” (senza autocelebrazioni di sorta), “Nella mia città”, la stupenda “Mediterraneo”, “Come l’acqua”. Menzione particolare meritano però le “rivisitazioni” (Pino mi perdonerà il termine) “Lei Verrà” e, soprattutto, l’incredibile “Bella d’estate” dove De Bei e Pino danno il meglio della loro capacità vocale ed interpretativa, davvero una bella sorpresa ed è apoteosi. Estremamente coinvolti, cantano tutti dai più grandi ai più giovani. Persino due bambini al mio fianco aggrappati alle transenne, avranno si è no 16 anni in due !!
Dopo gli inevitabili bis e le fastidiose richieste di pezzi fuori scaletta, arrivano i saluti…. quelli si,
come sempre dolorosi. Impossibile sottrarsi all’abbraccio dei fans di ogni età: Mango è adottato da quest’Isola che lo ama da tempo (quanto c’è in comune con il popolo Lucano!!) e lo segue con molta attenzione.
Ormai è a bordo di una BMW scura che lo porta via : risponde al mio saluto dietro il vetro con
un movimento della mano che per me sa già di regalo. Dio, come vorrei abbracciarlo.
So che tornerà presto…prima o poi . Grazie di cuore Pino Mango, grazie davvero.
Ah…….e…”atteros annos, menzus” !
San Teodoro 1 gennaio 2011 ore 22,00 – MANGO IN CONCERTO-
Primo giorno dell’anno appena arrivato. Già il 2011…anno domini ? Macchè il Papa ha già il suo bel da fare con lo IOR e il massacro dei cristiani in tutte le parti del mondo. Sarà un anno di ansie e di tormenti per tutti…. O quasi tutti. Come è sempre stato, del resto.
Ma questa notte, qui a San Teodoro, non ci importa di niente perchè tutto è magico. In Piazza di Gallura, proprio davanti la vecchia chiesa si erge un enorme palco a mò di tappo alla civettuola strada dei negozi illuminati, larga si e no 20 metri ma troppo stretta per contenere tutta la gente che tra meno di un’ora parteciperà al concerto un-plugged del grande Mango. Tutto è magico, dicevamo “La musica è pace, la musica è amore” : questo è il pensiero condiviso e l’augurio che, da li a poco, Pino Mango rivolgerà al suo pubblico, a noi tutti. L’ umidità è da tagliare a fette e crea qualche piccolo problema che Rocco Petruzzi è comunque abile a gestire con maestrìa. Assenti Nello Giudice e Giancarlo Ippoliti, saranno le raffinate chitarre di Carlo De Bei a farla da padrone insieme all’incredibile voce (già da sola eccezionale strumento!) di questo artista amato dai sardi e forse non sufficiente premiato quanto meriterebbe dagli addetti ai lavori !
Senza voler essere troppo di parte dico che resta da sempre la migliore espressione della musica italiana soprattutto per l’impegno e vocalità davvero inconsuete, impossibile da trovare altrove a conferma di una nicchia lontana anni luce da ciò che certi talk-show televisivi di nuova generazione propongono.
Dopo l’esibizione di due pezzi della brava cantante Maria Giovanna Cerchi (sarda doc) ecco che
arriva Pino Mango: cuffietta e cappotto d’ordinanza, (qualche evidente segno della nottata di capodanno a Cagliari traspare dai suoi occhi) a respingere quest’umidità marina esagerata che non
rende agevole il lavoro dei tecnici.
Pino dialoga immediatamente con il suo pubblico : si sente a casa e fa sentire molto vicino a lui
tutti noi. Ben presto diventerà una fusione unica di anime e cuori palpitanti e la reciprocità di emozioni trasformerà questo non-concerto in un “affare di famiglia”. Bravo, Mango è in piena
forma ! Ciò che piace subito è la sobrietà del suo modo di fare: enfatizza ciò che dice con una ge-
stualità semplice e priva di atteggiamenti divistici, precedendo ogni pezzo con una breve presentazione o spiegazione. E’ il Mango che più amiamo, quello che sentiamo amico, parente….fratello !
Dopo l’apertura, con il pezzo degli U2, si alterna tra pianoforte e microfono con “La Stagione dell’amore”, “Oro” (senza autocelebrazioni di sorta), “Nella mia città”, la stupenda “Mediterraneo”, “Come l’acqua”. Menzione particolare meritano però le “rivisitazioni” (Pino mi perdonerà il termine) “Lei Verrà” e, soprattutto, l’incredibile “Bella d’estate” dove De Bei e Pino danno il meglio della loro capacità vocale ed interpretativa, davvero una bella sorpresa ed è apoteosi. Estremamente coinvolti, cantano tutti dai più grandi ai più giovani. Persino due bambini al mio fianco aggrappati alle transenne, avranno si è no 16 anni in due !!
Dopo gli inevitabili bis e le fastidiose richieste di pezzi fuori scaletta, arrivano i saluti…. quelli si,
come sempre dolorosi. Impossibile sottrarsi all’abbraccio dei fans di ogni età: Mango è adottato da quest’Isola che lo ama da tempo (quanto c’è in comune con il popolo Lucano!!) e lo segue con molta attenzione.
Ormai è a bordo di una BMW scura che lo porta via : risponde al mio saluto dietro il vetro con
un movimento della mano che per me sa già di regalo. Dio, come vorrei abbracciarlo.
So che tornerà presto…prima o poi . Grazie di cuore Pino Mango, grazie davvero.
Ah…….e…”atteros annos, menzus” !