Ragazzi, che concerto ieri sera!!!!! In assoluto uno dei più belli ed emozionanti che ho visto in tanti anni!! Non so da dove iniziare, ma questo tipo di concerto per come è stato pensato e realizzato, non è un concerto “normale”, nel senso che è qualcosa che va al di là del concerto in sé, è di più…
E’ un entrare dentro alle canzoni, non solo ascoltarle e cantarle come si fa solitamente, ma i brani ti entrano dentro nella loro essenza più pura, c’è il cuore delle canzoni.
Ho provato tantissime emozioni ai concerti di Pino ma ieri sera è stata una cosa totalmente diversa, le emozioni sono andate molto al di là di ogni previsione!
Già l’inizio con “Se mi sfiori”, ti stende subito, come è stato giustamente scritto nei post sulla data zero, ma ci sono dei brani che, a mio parere, hanno addirittura superato la versione del disco, ad esempio “Eccoti folle d’amore”, che già adoro nella sua versione originale ma in questa è stata una riscoperta più che piacevole!!
Poi, un brano su cui avevo la pelle d’oca, è “La fine delle poesie”, mi ha lasciato così, fra l’essere consapevole della bellezza originale di questa canzone e lo stupore di come fosse stata concepita per questo tipo di concerto, veramente auguro a chi non ha ancora avuto la fortuna di assistere al concerto, di provare l’emozione che ho provato io (e non solo io visti i commenti fra i presenti) e anche di più se possibile…
“Come Monnalisa”, un altro brano che siamo abituati a sentire da sempre nei concerti, fantastica piano e voce, “La sposa”, che trovo bellissima in questa versione più “intima”, ma carica di emozione e ancora più coinvolgente che ascoltata sul cd, così come anche “La terra degli aquiloni”, mentre si scopre che un brano capace di scatenare anche le pietre come “La rondine”, emoziona e coinvolge anche così, nella versione proposta in questi concerti, nella sua essenza e in tutta la sua bellezza più profonda.
La vera sorpresa però, è stata “Giulietta”, completamente rivestita di un abito nuovo, sorprendente davvero in molti passaggi, spiazzante all’inizio, mi è piaciuta molto e non vedo l’ora di poterla riascoltare!!
Il fatto è che al di là di queste parole, che comunque non rendono proprio l’idea, ci sono le emozioni e c’è il grande lavoro che Pino e i suoi collaboratori hanno fatto per presentare un simile risultato, impostato su tastiere, piano, chitarre e la voce di Pino, una voce PAZZESCA, lo scrivo in maiuscolo apposta, uno spettacolo vissuto da Pino, Carlo e Rocco, senza risparmiarsi minimamente, Carlo poi devo dire, veramente GRANDE alle chitarre, non che non si sapesse, ma stavolta ha superato se stesso!!
Pino in forma smagliante, vestito con camicia, giacca e cravatta (di quelle un po’ larghe) e l’immancabile cappello dei concerti, la scenografia molto essenziale (anche se bellissime le luci e le immagini di volta in volta proiettate sullo sfondo), tutto è stato pensato per concentrare tutta l’attenzione sull’essenza delle canzoni e sulla loro interpretazione, quasi come quando si recita una poesia.
Su molti brani non ho neanche voluto cantare perché mi sembrava di distogliere l’attenzione su ciò che poteva trasmettermi e su alcuni brani ho fatto fatica a trattenere le lacrime….
Non meno emozionante è stato il poter assistere alle prove e il ritrovarci fra di noi amici fans, con Mauro, Renza e Angelo (una gioia immensa rivedervi dopo tanto tempo!), Lella e Claudio, Cinzia e Orietta, Katia ed Eugenio, la signora di Molfetta col fratello che aveva fatto tutto il viaggio e poi tornava in nottata per vedere il concerto e tanti altri che non c’è stato abbastanza tempo di conoscere!
Ieri pensavo che tutto questo nasce dalla nostra passione per Pino e la sua musica, dall’amore nasce altro amore e mi sono sentita fortunata a vivere quelle emozioni e ad essere lì ieri sera perché mi sembrava un regalo immenso tutto quello che stavo provando e quando guardavo Pino sul palco, pensavo a quanto mi sentivo orgogliosa di un artista come lui, è difficile anche trovare le parole….
Ora aspetto la prossima emozione, perché il “problema” e che non è mai abbastanza anche se è già tanto ciò che si riceve…
Dany
E’ un entrare dentro alle canzoni, non solo ascoltarle e cantarle come si fa solitamente, ma i brani ti entrano dentro nella loro essenza più pura, c’è il cuore delle canzoni.
Ho provato tantissime emozioni ai concerti di Pino ma ieri sera è stata una cosa totalmente diversa, le emozioni sono andate molto al di là di ogni previsione!
Già l’inizio con “Se mi sfiori”, ti stende subito, come è stato giustamente scritto nei post sulla data zero, ma ci sono dei brani che, a mio parere, hanno addirittura superato la versione del disco, ad esempio “Eccoti folle d’amore”, che già adoro nella sua versione originale ma in questa è stata una riscoperta più che piacevole!!
Poi, un brano su cui avevo la pelle d’oca, è “La fine delle poesie”, mi ha lasciato così, fra l’essere consapevole della bellezza originale di questa canzone e lo stupore di come fosse stata concepita per questo tipo di concerto, veramente auguro a chi non ha ancora avuto la fortuna di assistere al concerto, di provare l’emozione che ho provato io (e non solo io visti i commenti fra i presenti) e anche di più se possibile…
“Come Monnalisa”, un altro brano che siamo abituati a sentire da sempre nei concerti, fantastica piano e voce, “La sposa”, che trovo bellissima in questa versione più “intima”, ma carica di emozione e ancora più coinvolgente che ascoltata sul cd, così come anche “La terra degli aquiloni”, mentre si scopre che un brano capace di scatenare anche le pietre come “La rondine”, emoziona e coinvolge anche così, nella versione proposta in questi concerti, nella sua essenza e in tutta la sua bellezza più profonda.
La vera sorpresa però, è stata “Giulietta”, completamente rivestita di un abito nuovo, sorprendente davvero in molti passaggi, spiazzante all’inizio, mi è piaciuta molto e non vedo l’ora di poterla riascoltare!!
Il fatto è che al di là di queste parole, che comunque non rendono proprio l’idea, ci sono le emozioni e c’è il grande lavoro che Pino e i suoi collaboratori hanno fatto per presentare un simile risultato, impostato su tastiere, piano, chitarre e la voce di Pino, una voce PAZZESCA, lo scrivo in maiuscolo apposta, uno spettacolo vissuto da Pino, Carlo e Rocco, senza risparmiarsi minimamente, Carlo poi devo dire, veramente GRANDE alle chitarre, non che non si sapesse, ma stavolta ha superato se stesso!!
Pino in forma smagliante, vestito con camicia, giacca e cravatta (di quelle un po’ larghe) e l’immancabile cappello dei concerti, la scenografia molto essenziale (anche se bellissime le luci e le immagini di volta in volta proiettate sullo sfondo), tutto è stato pensato per concentrare tutta l’attenzione sull’essenza delle canzoni e sulla loro interpretazione, quasi come quando si recita una poesia.
Su molti brani non ho neanche voluto cantare perché mi sembrava di distogliere l’attenzione su ciò che poteva trasmettermi e su alcuni brani ho fatto fatica a trattenere le lacrime….
Non meno emozionante è stato il poter assistere alle prove e il ritrovarci fra di noi amici fans, con Mauro, Renza e Angelo (una gioia immensa rivedervi dopo tanto tempo!), Lella e Claudio, Cinzia e Orietta, Katia ed Eugenio, la signora di Molfetta col fratello che aveva fatto tutto il viaggio e poi tornava in nottata per vedere il concerto e tanti altri che non c’è stato abbastanza tempo di conoscere!
Ieri pensavo che tutto questo nasce dalla nostra passione per Pino e la sua musica, dall’amore nasce altro amore e mi sono sentita fortunata a vivere quelle emozioni e ad essere lì ieri sera perché mi sembrava un regalo immenso tutto quello che stavo provando e quando guardavo Pino sul palco, pensavo a quanto mi sentivo orgogliosa di un artista come lui, è difficile anche trovare le parole….
Ora aspetto la prossima emozione, perché il “problema” e che non è mai abbastanza anche se è già tanto ciò che si riceve…
Dany