Dico la mia sul concerto di Cisterna, unendomi a chi ha già scritto nell'altro topic.
IL POSTO: Intanto un pò sorpreso dalla tanto "lodata" (su un giornale e sul sito di Cisterna) Piazza XIX Marzo: caspita, è un posto adatto per un concerto di Mango? Tanta parte era poi occupata dagli alberi: molta gente non vedeva quasi nulla. Riconosco che tantissima gente ha affollato lo spazio davanti al palco fin giù dopo la Chiesa sul fianco (anche se le Novemila persone stimate mi sembrano troppe), ma non trovavo del tutto confacente il posto. Inoltre l'acustica non esaltante si è sentita (i problemi tecnici li ha riconosciuti anche Pino, specie dopo l'interruzione di "Come monna Lisa").
UN SUCCESSO: Non c'è dubbio comunque del grande successo ottenuto. C'è stato tanto entusiamo. Molti, si vedeva, erano i fans del Nostro: lo abbiamo sostenuto a gran voce. Altra gente conosceva i grandi successi (ma uno affianco a me ha chiamato "Ti vorrei" "La rondine"...). Mi sembra che il Lazio (non solo Cisterna) abbia risposto alla grande. Ancora una volta, nonostante qualche pecca di cui dirò, Mango ha emozionato.
LA BAND: certo che ci danno dentro alla grande! Ho visto (e sentito)ancora un grande Petruzzi (che ha avuto qualche discussione con Pino), ottimo ancora Ippolito, come pure il basso di Giudice; Accinni a volte un pò defilato per far spazio a De Bei, ma grandi entrambi; I Baraonna voci bellissime (ma perchè sono tre e non più quattro?). Solo che a tratti c'era troppo volume e un bel pò di rumore (colpa anche qui della sede del concerto?). A mio modestissimo avviso, in certi momenti due chitarre sembravano troppe.
LA SCALETTA: Tutto come alla tappa zero di Abbadia, tranne il ritorno (i fans del sito hanno avuto ragione) di DAL SILENZIO A UN BACIO, definita dal Nostro "una canzone cui sono molto legato". In totale 25 brani (4 quando torna per il bis) oltre ai 3 brani ridotti fatti con la chitarra insieme ad Accinni e De Bei. Certo è che Mango non si è risparmiato, nonostante qualche leggero calo di voce in qualche passaggio. Apertura con FRANCESCO (accattivante l'inizio, buoni i cori). Quindi SABBIA E NUVOLE (bella di suo, ma l'acuto su "l'infinito che con te consumai..." non è, ahimè, quello inciso sul disco). Subito poi due grandi successi: LEI VERRA' e MEDITERRANEO. La prima è fatta con la versione di "Visto così" e spicca anche per i bellissimi vocalizzi finali con i vocalists; la seconda è introdotta da un commento di Mango sul "mare che ognuno di noi ha dentro..." ed è come sempre un capolavoro (ma non c'è il coro di bambini di cui qualcuno ha parlato nella tappa di Abbadia). Segue ECCOTI FOLLE D'AMORE, eseguita molto bene. Quindi LA ROSA DELL'INVERNO, con la versione del Disincantio tour, bellissima (a quando l'incisione di questa e di altre versioni dal vivo?: Pino, facce sto' regalo!). A seguire FORSE CHE SI FORSE CHE NO: il Nostro ne anticipa il significato (sinceramente appaluditissimo), anche se non cita il duetto con Dalla. Tocca poi a COME L'ACQUA, versione da "Visto così", azzeccatissima e con la bella inserzione di "Ederlesi" di Bregovich. Quindi ecco AMORE PER TE, uno dei pezzi forti per il pubblico. A questo punto giunge il momento unplugged, con Pino che riprende dal vivo (finalmente!) la chitarra e, affiancato dai due chitarristi, offre pezzi di LUCE (bravissima Rosa nel ruolo che fu di Zenima), GIULIETTA e un brano dei Police: i tre sembrano divertirsi molto e dimostrano grande bravura. Si riprende con DAL SILENZIO A UN BACIO, uno degli episodi migliori presentato da Pino nel modo che ho già detto. Segue la acclamata TI PORTO IN AFRICA, ma qui, secondo me, le cose sono andate un pò storte: sul ritornello c'è un calo di tono (credo per il problema denunciato in seguito da lui stesso: c'era troppo ritorno sul palco, la musica poi sommergeva la voce): a me non è piaciuta molto (al bis è andata meglio). Quindi SE CON UN T'AMO: bellissima di suo e cantata (e suonata) magnificamente! Ottima la versione nuova (con passaggi rock) di COME MONNA LISA, ma qui succede l'imprevisto: dopo il primo ritornello si capisce che qualcosa non va: Pino blocca tutti, discute (un bel pò) con Petruzzi , poi gentilmente spiega al pubblico l'accaduto (troppo ritorno...), ma, meglio per noi, riprende da capo ed è niente male.
Solo verso la fine si affaccia un brano di "Disincanto" (questa una delle pecche della scaletta, secondo me): si tratta di FIORE DEL MONDO (dignitosa... ma secondo me ce ne sono di migliori...). Tocca poi alla bellissima TUTTO L'AMORE CHE CONTA DAVVERO, che non presenta sorprese. Regala emozioni l'esecuzione di SIRTAKI, mentre BELLA D'ESTATE si diffonde prepotente e coinvolgente con una nuova versione rock. Conclude la cantatissima (dalla gente) LA RONDINE.
Al rientro esordio con la versione ridotta di AUSTRALIA (la stessa, bellissima, del Disincanto tour: perchè non la fa tutta?). Quindi ecco SENTIRTI, nella coinvolgente versione dell'ultimo tour, riportata sul singolo di qust'anno. Non può mancare ORO (conosciutissima) e, per la seconda volta, TI PORTO IN AFRICA. Ovazione finale, ringraziamenti e congratulazioni di Mango al pubblico...
COSA MANCA: Detto e ridetto che ogni concerto di Mango non può durare tre ore e più... mi sembra però che qualche pezzo manchi alla collezione di questo tour. Soprattutto mi è dispiaciuto che non fa DISINCANTO, uno dei migliori brani, a mio avviso, del suo repertorio. Forse, poi, del cd del 2002, UN AMORE NON TORNA o NON MORIREMO MAI meritavano di esserci. Forse un modo per farci entrare qualcos'altro era quello del middley: contento per LUCE e GIULIETTA, ma perchè fare il brano non suo? Magari lì potrebbe rientrare qualcosa che non si sente da tempo. Mi spiace poi che da anni Pino non faccia più brani di album come "Inseguendo l'aquila" (FERRO E FUOCO, OASI, IL MARE CALMISSIMO soprattutto) o non ripeschi un capolavoro come la sanremese TU... SI'. Tranne la breve versione acustica di Giulietta, non c'è traccia del cd "Mango" (PROFUMO D'AMORE ad esempio); come pure è uscita DOVE VAI (ma c'era fino al "Credo tour"). Detto del passaggio di "LUCE", non c'è nulla della versione '98 di CREDO (perchè nascondere STAI CON ME o CUORE o UN 'ALTRA ACQUA?). Tra le "famose" è sparita poi (forse per la prima volta NELLA MIA CITTA'!). Capisco che chiedo troppo, ma forse qualche regalo di questi si poteva fare...
Piccolo altro appunto: i testi da mandare a memoria (anche "Come Monna Lisa" si dimentica? Un pò imbarazzante...).
GLI EPISODI MIGLIORI (a mio modesto parere): LEI VERRA', MEDITERRANEO, LA ROSA DELL'INVERNO, FORSE CHE SI FORSE CHE NO, COME L'ACQUA, DAL SILENZIO A UN BACIO, E CON UN T'AMO, SIRTAKI, AUSTRALIA, SENTIRTI.
Alla fine, comunque, è stato un piacere ancora una volta...
Saluti a tutti e buon proseguimento del tour a Mango (grazie ancora!) e collaboratori (grazie anche a loro).
Augusto (Frosinone).
IL POSTO: Intanto un pò sorpreso dalla tanto "lodata" (su un giornale e sul sito di Cisterna) Piazza XIX Marzo: caspita, è un posto adatto per un concerto di Mango? Tanta parte era poi occupata dagli alberi: molta gente non vedeva quasi nulla. Riconosco che tantissima gente ha affollato lo spazio davanti al palco fin giù dopo la Chiesa sul fianco (anche se le Novemila persone stimate mi sembrano troppe), ma non trovavo del tutto confacente il posto. Inoltre l'acustica non esaltante si è sentita (i problemi tecnici li ha riconosciuti anche Pino, specie dopo l'interruzione di "Come monna Lisa").
UN SUCCESSO: Non c'è dubbio comunque del grande successo ottenuto. C'è stato tanto entusiamo. Molti, si vedeva, erano i fans del Nostro: lo abbiamo sostenuto a gran voce. Altra gente conosceva i grandi successi (ma uno affianco a me ha chiamato "Ti vorrei" "La rondine"...). Mi sembra che il Lazio (non solo Cisterna) abbia risposto alla grande. Ancora una volta, nonostante qualche pecca di cui dirò, Mango ha emozionato.
LA BAND: certo che ci danno dentro alla grande! Ho visto (e sentito)ancora un grande Petruzzi (che ha avuto qualche discussione con Pino), ottimo ancora Ippolito, come pure il basso di Giudice; Accinni a volte un pò defilato per far spazio a De Bei, ma grandi entrambi; I Baraonna voci bellissime (ma perchè sono tre e non più quattro?). Solo che a tratti c'era troppo volume e un bel pò di rumore (colpa anche qui della sede del concerto?). A mio modestissimo avviso, in certi momenti due chitarre sembravano troppe.
LA SCALETTA: Tutto come alla tappa zero di Abbadia, tranne il ritorno (i fans del sito hanno avuto ragione) di DAL SILENZIO A UN BACIO, definita dal Nostro "una canzone cui sono molto legato". In totale 25 brani (4 quando torna per il bis) oltre ai 3 brani ridotti fatti con la chitarra insieme ad Accinni e De Bei. Certo è che Mango non si è risparmiato, nonostante qualche leggero calo di voce in qualche passaggio. Apertura con FRANCESCO (accattivante l'inizio, buoni i cori). Quindi SABBIA E NUVOLE (bella di suo, ma l'acuto su "l'infinito che con te consumai..." non è, ahimè, quello inciso sul disco). Subito poi due grandi successi: LEI VERRA' e MEDITERRANEO. La prima è fatta con la versione di "Visto così" e spicca anche per i bellissimi vocalizzi finali con i vocalists; la seconda è introdotta da un commento di Mango sul "mare che ognuno di noi ha dentro..." ed è come sempre un capolavoro (ma non c'è il coro di bambini di cui qualcuno ha parlato nella tappa di Abbadia). Segue ECCOTI FOLLE D'AMORE, eseguita molto bene. Quindi LA ROSA DELL'INVERNO, con la versione del Disincantio tour, bellissima (a quando l'incisione di questa e di altre versioni dal vivo?: Pino, facce sto' regalo!). A seguire FORSE CHE SI FORSE CHE NO: il Nostro ne anticipa il significato (sinceramente appaluditissimo), anche se non cita il duetto con Dalla. Tocca poi a COME L'ACQUA, versione da "Visto così", azzeccatissima e con la bella inserzione di "Ederlesi" di Bregovich. Quindi ecco AMORE PER TE, uno dei pezzi forti per il pubblico. A questo punto giunge il momento unplugged, con Pino che riprende dal vivo (finalmente!) la chitarra e, affiancato dai due chitarristi, offre pezzi di LUCE (bravissima Rosa nel ruolo che fu di Zenima), GIULIETTA e un brano dei Police: i tre sembrano divertirsi molto e dimostrano grande bravura. Si riprende con DAL SILENZIO A UN BACIO, uno degli episodi migliori presentato da Pino nel modo che ho già detto. Segue la acclamata TI PORTO IN AFRICA, ma qui, secondo me, le cose sono andate un pò storte: sul ritornello c'è un calo di tono (credo per il problema denunciato in seguito da lui stesso: c'era troppo ritorno sul palco, la musica poi sommergeva la voce): a me non è piaciuta molto (al bis è andata meglio). Quindi SE CON UN T'AMO: bellissima di suo e cantata (e suonata) magnificamente! Ottima la versione nuova (con passaggi rock) di COME MONNA LISA, ma qui succede l'imprevisto: dopo il primo ritornello si capisce che qualcosa non va: Pino blocca tutti, discute (un bel pò) con Petruzzi , poi gentilmente spiega al pubblico l'accaduto (troppo ritorno...), ma, meglio per noi, riprende da capo ed è niente male.
Solo verso la fine si affaccia un brano di "Disincanto" (questa una delle pecche della scaletta, secondo me): si tratta di FIORE DEL MONDO (dignitosa... ma secondo me ce ne sono di migliori...). Tocca poi alla bellissima TUTTO L'AMORE CHE CONTA DAVVERO, che non presenta sorprese. Regala emozioni l'esecuzione di SIRTAKI, mentre BELLA D'ESTATE si diffonde prepotente e coinvolgente con una nuova versione rock. Conclude la cantatissima (dalla gente) LA RONDINE.
Al rientro esordio con la versione ridotta di AUSTRALIA (la stessa, bellissima, del Disincanto tour: perchè non la fa tutta?). Quindi ecco SENTIRTI, nella coinvolgente versione dell'ultimo tour, riportata sul singolo di qust'anno. Non può mancare ORO (conosciutissima) e, per la seconda volta, TI PORTO IN AFRICA. Ovazione finale, ringraziamenti e congratulazioni di Mango al pubblico...
COSA MANCA: Detto e ridetto che ogni concerto di Mango non può durare tre ore e più... mi sembra però che qualche pezzo manchi alla collezione di questo tour. Soprattutto mi è dispiaciuto che non fa DISINCANTO, uno dei migliori brani, a mio avviso, del suo repertorio. Forse, poi, del cd del 2002, UN AMORE NON TORNA o NON MORIREMO MAI meritavano di esserci. Forse un modo per farci entrare qualcos'altro era quello del middley: contento per LUCE e GIULIETTA, ma perchè fare il brano non suo? Magari lì potrebbe rientrare qualcosa che non si sente da tempo. Mi spiace poi che da anni Pino non faccia più brani di album come "Inseguendo l'aquila" (FERRO E FUOCO, OASI, IL MARE CALMISSIMO soprattutto) o non ripeschi un capolavoro come la sanremese TU... SI'. Tranne la breve versione acustica di Giulietta, non c'è traccia del cd "Mango" (PROFUMO D'AMORE ad esempio); come pure è uscita DOVE VAI (ma c'era fino al "Credo tour"). Detto del passaggio di "LUCE", non c'è nulla della versione '98 di CREDO (perchè nascondere STAI CON ME o CUORE o UN 'ALTRA ACQUA?). Tra le "famose" è sparita poi (forse per la prima volta NELLA MIA CITTA'!). Capisco che chiedo troppo, ma forse qualche regalo di questi si poteva fare...
Piccolo altro appunto: i testi da mandare a memoria (anche "Come Monna Lisa" si dimentica? Un pò imbarazzante...).
GLI EPISODI MIGLIORI (a mio modesto parere): LEI VERRA', MEDITERRANEO, LA ROSA DELL'INVERNO, FORSE CHE SI FORSE CHE NO, COME L'ACQUA, DAL SILENZIO A UN BACIO, E CON UN T'AMO, SIRTAKI, AUSTRALIA, SENTIRTI.
Alla fine, comunque, è stato un piacere ancora una volta...
Saluti a tutti e buon proseguimento del tour a Mango (grazie ancora!) e collaboratori (grazie anche a loro).
Augusto (Frosinone).