E dopo gli inediti? I "duetti" virtuali forse? Ricordo con orrore quello di Manuela Villa con Claudio Villa, orribile video-montaggio musicale che certamente il cantante romano mai avrebbe immaginato e voluto.
No, non credo sia questa la strada giusta per mantenere vivo il ricordo di Pino. Secondo me, apprezzare ed amare un artista significa seguirlo nella sua realtà, nei suoi fatti. Riconosciamolo nelle parole e negli occhi della sua dolce Laura e dei suoi cari figli Filippo ed Angelina. Accettiamo questa assenza in modo razionale ma, allo stesso tempo, percorriamo con Pino i sentieri delle sue molteplici espressioni artistiche: lui amava e creava il bello perché era un'anima bella. Mi piace leggere la sua musica e le sue parole: le sento gravide di vita, di slanci, di coerenza, di bellezza. E mi sono avvicinata alla sua terra per capire di più, per conoscere di più, per esserne catturata forse.
Lo scorso mese sono stata a Lagonegro per due giorni. La sua voce, che tanto ho amato ed amo, ha accompagnato per ore il lavoro di allestimento del palco di uno spettacolo di varietà fissato per la serata. E Pino era lì, nel suo paese, tra la sua gente, tra l'ufficio postale e la rotonda...