E scarti quel sottile involucro di plastica, quel filo trasparente che separa dall’emozione.
E si apre un universo fermo, di parole fisse, di colori stampati, di espressioni fermate nello spazio-tempo e ti ci immergi, con movimento interiore come fosse un flusso, un getto ora calmo ora repentinamente tempestoso, nell’armonia dei verbi. Carta vibrante ...
“L’amore è invisibile” . E i testi dei tre inediti partono come dalla sala di incisione, dal dentro un soppalco di musica, di suoni e di voce, di parole come fiori, di sensazioni come nebbia, come acqua, come sabbia che passano sulla pelle, dentro gli occhi, in un loro esserci ideale, non visibile ma così vero.
E tocca un “fuori” percepito, decantato, cercato, amato, chiamato : “eccomi!"
Arrivano da dentro quella sala quel momento di custodito raccoglimento e le movenze palpitanti di un uomo che l'ha fatto suo.
E un suo interrogarsi invitando tutto ciò che è "finestra" ad entrare, a farsi altrettanto vivo, tangibile, perché non c’è reale confine tra ciò che si muove nell’anima e ciò che si afferra nell'oltre.
O forse sì? Dove vanno a finire gli attimi rubati all’infinito?
E ora inserisco il CD …. ad occhi spenti ….
E si apre un universo fermo, di parole fisse, di colori stampati, di espressioni fermate nello spazio-tempo e ti ci immergi, con movimento interiore come fosse un flusso, un getto ora calmo ora repentinamente tempestoso, nell’armonia dei verbi. Carta vibrante ...
“L’amore è invisibile” . E i testi dei tre inediti partono come dalla sala di incisione, dal dentro un soppalco di musica, di suoni e di voce, di parole come fiori, di sensazioni come nebbia, come acqua, come sabbia che passano sulla pelle, dentro gli occhi, in un loro esserci ideale, non visibile ma così vero.
E tocca un “fuori” percepito, decantato, cercato, amato, chiamato : “eccomi!"
Arrivano da dentro quella sala quel momento di custodito raccoglimento e le movenze palpitanti di un uomo che l'ha fatto suo.
E un suo interrogarsi invitando tutto ciò che è "finestra" ad entrare, a farsi altrettanto vivo, tangibile, perché non c’è reale confine tra ciò che si muove nell’anima e ciò che si afferra nell'oltre.
O forse sì? Dove vanno a finire gli attimi rubati all’infinito?
E ora inserisco il CD …. ad occhi spenti ….