Area dedicata alle conversazioni e ai dibattiti inerenti i brani de "L'amore è invisibile".
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E ogni volta nell'ascolto dell'album mi fermo qui. Rapita da questa perla: “Ragazze delle canzoni”.

Mi lascio trasportare da questi suoni tzigani, da questi suoni popolari, da queste note che sanno di radici, di terra d’origine e di appartenenza. Hanno il sapore di ciò che ci ha resi ciò che siamo, della vitalità di un ritmo così familiare, così penetrante in una voce che ammalia, che pare di ascoltare un qualcosa che ci richiama da sempre.

“Tu lo sai che amo te cantandoti”

E qui si spiega tutto. Perché in questa breve e apparentemente semplice espressione c’è il Tutto. La carnalità del cuore, la voce dell’anima, il coinvolgimento della mente che percorre parole … tutti i sensi sono lì, sulla punta di una frase fatta canzone. Perché come nella poesia tutto può succedere in un verso, si può provare l’immenso e viverlo fino all’ultimo brivido, toccarlo nelle vibrazioni di suoni, come un lento accarezzare di pelle che arriva fino all’invisibile. Arriva al nucleo dell’essenza.
Non si può spiegare ciò che avviene dentro se non che ci si fa sonorità, si entra dentro un’espressione e la si incarna arrivando a sfiorarlo davvero l’amore. Con le mani di tutto l'essere.

“E la musica, dell’amore fatto qua, che fine fa?
Dove va l’amore che qui si fa? Dove va?
Il mondo non è una canzone.”

E metaforicamente è una vera caduta. Si cade sì. Non senza aver la consapevolezza di quant’è vero però l’invisibile che ci appartiene perché:

“Sono qui nella musica
le note come le foglie scostale.
Sono qui sto aspettando te
le note, come tendine, aprile.”

E sapere solo che è così …
Davvero.
Davvero .
Davvero.
Ciao a tutti;

l'inedito che mi è piaciuto in assoluto è appunto "ragazze delle canzoni".
Qui dico il mio pensiero,ovviamente è soggettiva la cosa.
Le cover che non mi dicono nulla sono quelle straniere,proprio non è che mi lasciano indiffirente ma proprio non le sento,forse sono rimasto vecchio o mi sono portato avanti col mio pensiero nella curiosità di sentirle.Ad esempio il brano di Sting non mi è piaciuta per nulla.Mentre tutte le altre devo dire che mi hanno stupito tantissimo,da piangere Canzone è struggente fatta così!
forse servirà un'altro ascolto per valutare ancora.Comunque è il miglior album,meglio della Terra degli Aquiloni.

ciao
Questo brano, trionfo musicale, mi fa pensare inevitabilmente alla magia dei concerti, quando entriamo in una dimensione dove le emozioni esplodono , "la musica diventa spiritualità e l'amore diventa senso di appartenenza"( come dice Pino...).
ed entrare nel nucleo, nell'essenza della musica oltre le note (aprile ...scostale) e direi anche oltre le parole
Ma poi chiedersi: l'amore fatto qua che fine fa?
Il mondo non è canzone, il mondo non sa, forse tutto svanisce?
Eppure nulla si perde, nulla sparisce: quel senso di appartenenza c'è sempre, lo so, lo sappiamo
entra nella vita di ognuno di noi, in quella dimensione tutta personale, dove il mondo che ne sa???

Angela
Veramente molto particolare questa poesia, i suoni ricordano un po’ le melodie dei paesi dell’est e già questa caratteristica, conduce in un ambito fatato… e sfiora il sortilego…l’incantesimo…

La voce aggiunge magia alla magia, e ne enfatizza un concetto, una riflessione particolarmente affascinante ed intrigante, che da tempo alberga in me e affonda le sue radici nell’improbabile e nell’incomprensibile, a livello mentale, quasi come uno sconvolgente messaggio subliminale…

Oramai seguo Mango da quasi 30 anni e le sue canzoni, fanno da cornice al mio percorso di vita, per cui l’ascolto delle sue canzoni, è divenuto quasi un rito giornaliero, da espletare a casa, o in auto, o durante le mie passeggiate.

Conosco a memoria ogni: parola, ogni suono, ogni vocalizzo, ascolto e riascolto in ogni condizione psico-fisica, umore, stato d’animo. Ho sempre pensato a Pino, come ad un’entità strettamente connessa alla predisposizione dell’animo, di chi ascolta le sue canzoni.

In questa “Ragazze delle canzoni” ritrovo un fondo di verità in ciò, che ritenevo solo una supposizione di pura ed innocente fantasia e la cosa m’imbarazza notevolmente e m’irrigidisce negli incontri… :roll: :oops:

“Sono qui nella musica, le note come le foglie scostale”
“In quale vita è star lì che dovrei”

E’ fantastica questa sua identificazione con la musica, mette quasi timore, :) mi fa pensare ad un labirinto fatto di specchi, dove ci si perde con facilità... Ad una onnipresenza musicale, come un occhio immaginario sempre puntato, sui cuori dei fans

“Vieni qui, qui succedono le cose che nella vita non accadono”

Lory CS
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