Amici carissimi,
eccomi di nuovo a voi.
Sono trascorsi appena otto mesi dall'uscita di Ti porto in Africa,
due mesi dalla fine del tour invernale, quattro mesi dalla pubblicazione
di Nel malamente mondo non ti trovo, il mio primo libro di poesie,
quattro mesi dall'uscita del nuovo album di Andrea Bocelli che contiene
un mio brano intitolato L'attesa.
Nel frattempo, io e Laura, abbiamo deciso di festeggiare i molti anni
di vita vissuta insieme con il matrimonio.
Beh! Mi sembra proprio che il 2004, volendo fare un resoconto,
sia stato un anno molto intenso, sotto il profilo delle grandi emozioni.
Partiamo da Ti porto in Africa.
Gran parte della stampa specializzata ha definito questo disco come
uno dei miei dischi migliori, se non il migliore. Hanno parlato di
nuove sonorità, di un'ulteriore ricerca vocale e di nuovo spirito compositivo.
Io sono abbastanza d'accordo, ovviamente, poichè ho
sempre pensato che l'ultimo lavoro di un artista sia quello più in sintonia
con il suo pensiero, con la sua maturità sociale ed artistica,
col suo essere persona tra le persone, col suo saper ascoltare
la coscienza passata, proiettandola sul presente con maggiore vigore
e precisione, partendo da un livello emozionale più concreto e meno casuale.
In questo nuovo lavoro ho cercato di usare il mezzo vocale
in un modo assolutamente nuovo rispetto ai lavori precedenti,
anche se in Disincanto vi erano già le premesse.
Ho azzardato tonalità mai toccate in passato con ricami e melismi
di voce che trovano radici nel Gospel oppure nel Blues e nel Soul,
la musica dell'anima, le mie prime, vere passioni musicali.
Il brano stesso Ti porto in Africa è uno stato di felicità.
Mi commuove la dimensione liberatoria dell'anima sorpresa ad indicare
al più ruffiano complice degli elementi, il vento, i suoi segreti,
anche quelli più intimi e nascosti.
La novità assoluta di Francesco che trovando il suo Dio riflette l'essenza dell'essere
nei valori del quotidiano.
Sabbia e nuvole, Se con un t'amo, Eccoti folle d'amore, Dal silenzio a un bacio, etc etc... fino a Saturday, bellissimo brano dei Soulvax.
Però le mie considerazioni sul disco, probabilmente, le conoscete già attraverso le varie interviste.
Sapete quanto io sia entusiasta di quest'ultimo lavoro e di quanto io sia felice
per come l'abbiate accolto e di quanto amore abbiate tributato,
in particolare, ad alcuni brani.
Di questo sono testimoni i concerti, gli applausi, il vostro cantare con me,
l'entusiasmo che riuscite a provocare in me e che di rimando io provoco in voi.
Col cuore veramente grazie.
Poi il libro.
Dio mio! Che emozione pazzesca... forse unica... incredibile.
Vi assicuro che spiegarla è impossibile... è qualcosa che ha a che fare con l'anima...
credo... con una dimensione sconosciuta, indefinita, impalpabile eppure presente,
inafferrabile ma visibile.
Poter descrivere le emozioni più profonde, senza vederle
ma suonandone il senso più vivo, carezzandone l'indole più indomabile,
annusandone i profumi più nascosti e violenti,
succhiandone la linfa più pura e terrena... fino a morderne le carni più gustose e morbide.
Così voglio perdermi nella poesia, così come un Bronzo di Riace
si perse nel mare calabro per poi ritrovarsi tra millenni sabbiosi
nell'indecisione del tempo.
Questo per me è il significato della poesia.
Poi c'è stato un altro grande amore, L'attesa, una delle canzoni
che amo di più in assoluto, sono d'accordo con Ele77.
Infine, tra tutte magnifiche cose, la cosa più emozionante,
più di mille Sanremo e più di mille milioni di dischi venduti
Io e Laura davanti ad un altare a prometterci ed a festeggiare
un amore che dura già da vent'anni.
Dovete sapere che leggo spesso i vari topic.
Alcuni sono molto belli come quelli in cui si analizzano i testi delle canzoni o certe poesie, davvero fantastici!
Riescono ad entrare nel cuore delle cose e ad uscirne sempre
con visuali diverse e logiche sempre attinenti.
Danno fantasia alle fantasie, suono ai suoni, stupore allo stupore.
Complimenti!
Altri topic sono divertenti, con tematiche fresche e di disimpegno,
il che, ogni tanto, non guasta.
A volte, invece, si cade un pò nel banale, io credo.
Non capisco perchè alcuni ragazzi si preoccupino tanto di votarmi,
incitando gli altri amici del forum a farlo, in chissà quale
fantasmagorica classifica. Capisco il loro desiderio di vedere sempre
il proprio idolo ai vertici di qualunque classifica, ma posso assicurarvi
che il sottoscritto non è assolutamente interessato all'argomento, a meno che non si tratti di classifiche di vendita discografica.
Anche in questo caso, però, bisogna sapere di cosa si tratta e di come
vengono stilate le classifiche di vendita.
Queste non sono sempre uguali e non si possono tenere paralleli da un anno all'altro.
Ci sono dischi che vendono 200.000 copie in due mesi ed altri che vendono
lo stesso numero di copie in otto mesi a seconda della ricettività del mercato,
di che tipo di dischi è in classifica in quel periodo, se si è in inverno oppure in estate.
Possono essere tantissime le varianti che possono influire su una maggiore
o minore vendita per cui è difficilissimo trovare una logica in tutto questo.
Oggi, per esempio, le vendite si sono dimezzate rispetto a pochi anni fa
poichè sono aumentate tantissimo le vendite via internet.
100.000 copie di oggi, per esempio, equivalgono a 300.000 di dieci anni fa.
Altra cosa che non mi piace è quando ci si chiede: ma cosa ne pensano gli altri di Mango?
Non capisco quale molla possa spingere verso tale malsana curiosità.
Sarebbe come chiedere a chi non piace Vasco, cosa ne pensa di Vasco.
La risposta è facile da intuire.
Eppure viene fuori, ripeto, questa malsana voglia di farsi del male,
è un pò come quando si riportano,
degli articoli o interviste, non sono quelle straordinarie di
Mangiarotti, Fegiz, Romana, Zaccagnini, Venegoni, Spinelli etc etc...
ma di qualche sfigato in cerca di notorietà, tipo il ragazzo che ha scritto
sull'incontro di Bologna dove alla mia frase:
prima di essere lucano, mi sento italiano e prima ancora cittadino del mondo,
cosa che avrebbe risposto qualunque persona con un minimo di buonsenso,
ebbene costui ha aggiunto come Topolino il che mi ha fatto anche sorridere.
Potrebbe essere una cosa divertente, se fatta con l'ironia giusta.
Ma di solito l'ironia è sinonimo di intelligenza e gusto.
Non mi sembrava proprio il caso adatto.
Quando poi uno decide d'intraprendere la via del critico letterario
forse qualche libro, magari anche di poesia, dovrebbe pur leggerlo.
Eppure...
Rimanendo sulla conferenza bolognese che credo sia stata una delle
più belle e divertenti e tutti i presenti possono confermare.
Non capisco perchè un paio di persone si ostinino a dire che io
ero incazzato, nervoso e quant'altro, lasciando messaggi nel forum piuttosto
antipatici e scortesi sul sottoscritto e su chi, presente alla serata,
non si fosse trovato in accordo con loro.
Forse di "una" potrei capirne, in parte, l'imbarazzo, dopo la ramanzina offertale dal sottoscritto,
all'inizio, davanti a tutti, dopo un suo gesto un pò da maleducata, per cui ne è
scaturito un atteggiamento psicologico di difesa.
Non esiste confidenza, secondo me, che autorizzi alla maleducazione.
Ma "l'altro" proprio no, non lo capisco.
Non capisco come abbia fatto, non essendo presente, a non capire
che la suddetta motivazione nella sua ragazza era palese e anzichè ammorbidire la cosa
non ha fatto altro che lanciare offese.
Io sono pronto a dimenticare l'accaduto attraverso le loro scuse su questo sito.
Perdonate, amici del Forum, questo piccolissimo chiarimento da parte mia,
ma trovo veramente fastidioso ed ingiusto che qualcuno utilizzi una sua
mancanza a proprio vantaggio e a discapito di qualcun altro.
Torniamo, adesso, a cose più liete come l'incontro con i fans.
Io spero, insieme ai miei collaboratori, di riuscire a definire al più presto
la data ed il posto per poter trascorrere un pò di tempo con voi
in assoluta allegria e serenità, per poter scambiare opinioni su svariati argomenti,
ma soprattutto sulla canzone e sulla poesia.
Mi piacerebbe sentir cantare qualcuno di voi.
Vi abbraccio tutti quanti caramente e
con tutto l'amore che
conta davvero.
eccomi di nuovo a voi.
Sono trascorsi appena otto mesi dall'uscita di Ti porto in Africa,
due mesi dalla fine del tour invernale, quattro mesi dalla pubblicazione
di Nel malamente mondo non ti trovo, il mio primo libro di poesie,
quattro mesi dall'uscita del nuovo album di Andrea Bocelli che contiene
un mio brano intitolato L'attesa.
Nel frattempo, io e Laura, abbiamo deciso di festeggiare i molti anni
di vita vissuta insieme con il matrimonio.
Beh! Mi sembra proprio che il 2004, volendo fare un resoconto,
sia stato un anno molto intenso, sotto il profilo delle grandi emozioni.
Partiamo da Ti porto in Africa.
Gran parte della stampa specializzata ha definito questo disco come
uno dei miei dischi migliori, se non il migliore. Hanno parlato di
nuove sonorità, di un'ulteriore ricerca vocale e di nuovo spirito compositivo.
Io sono abbastanza d'accordo, ovviamente, poichè ho
sempre pensato che l'ultimo lavoro di un artista sia quello più in sintonia
con il suo pensiero, con la sua maturità sociale ed artistica,
col suo essere persona tra le persone, col suo saper ascoltare
la coscienza passata, proiettandola sul presente con maggiore vigore
e precisione, partendo da un livello emozionale più concreto e meno casuale.
In questo nuovo lavoro ho cercato di usare il mezzo vocale
in un modo assolutamente nuovo rispetto ai lavori precedenti,
anche se in Disincanto vi erano già le premesse.
Ho azzardato tonalità mai toccate in passato con ricami e melismi
di voce che trovano radici nel Gospel oppure nel Blues e nel Soul,
la musica dell'anima, le mie prime, vere passioni musicali.
Il brano stesso Ti porto in Africa è uno stato di felicità.
Mi commuove la dimensione liberatoria dell'anima sorpresa ad indicare
al più ruffiano complice degli elementi, il vento, i suoi segreti,
anche quelli più intimi e nascosti.
La novità assoluta di Francesco che trovando il suo Dio riflette l'essenza dell'essere
nei valori del quotidiano.
Sabbia e nuvole, Se con un t'amo, Eccoti folle d'amore, Dal silenzio a un bacio, etc etc... fino a Saturday, bellissimo brano dei Soulvax.
Però le mie considerazioni sul disco, probabilmente, le conoscete già attraverso le varie interviste.
Sapete quanto io sia entusiasta di quest'ultimo lavoro e di quanto io sia felice
per come l'abbiate accolto e di quanto amore abbiate tributato,
in particolare, ad alcuni brani.
Di questo sono testimoni i concerti, gli applausi, il vostro cantare con me,
l'entusiasmo che riuscite a provocare in me e che di rimando io provoco in voi.
Col cuore veramente grazie.
Poi il libro.
Dio mio! Che emozione pazzesca... forse unica... incredibile.
Vi assicuro che spiegarla è impossibile... è qualcosa che ha a che fare con l'anima...
credo... con una dimensione sconosciuta, indefinita, impalpabile eppure presente,
inafferrabile ma visibile.
Poter descrivere le emozioni più profonde, senza vederle
ma suonandone il senso più vivo, carezzandone l'indole più indomabile,
annusandone i profumi più nascosti e violenti,
succhiandone la linfa più pura e terrena... fino a morderne le carni più gustose e morbide.
Così voglio perdermi nella poesia, così come un Bronzo di Riace
si perse nel mare calabro per poi ritrovarsi tra millenni sabbiosi
nell'indecisione del tempo.
Questo per me è il significato della poesia.
Poi c'è stato un altro grande amore, L'attesa, una delle canzoni
che amo di più in assoluto, sono d'accordo con Ele77.
Infine, tra tutte magnifiche cose, la cosa più emozionante,
più di mille Sanremo e più di mille milioni di dischi venduti
Io e Laura davanti ad un altare a prometterci ed a festeggiare
un amore che dura già da vent'anni.
Dovete sapere che leggo spesso i vari topic.
Alcuni sono molto belli come quelli in cui si analizzano i testi delle canzoni o certe poesie, davvero fantastici!
Riescono ad entrare nel cuore delle cose e ad uscirne sempre
con visuali diverse e logiche sempre attinenti.
Danno fantasia alle fantasie, suono ai suoni, stupore allo stupore.
Complimenti!
Altri topic sono divertenti, con tematiche fresche e di disimpegno,
il che, ogni tanto, non guasta.
A volte, invece, si cade un pò nel banale, io credo.
Non capisco perchè alcuni ragazzi si preoccupino tanto di votarmi,
incitando gli altri amici del forum a farlo, in chissà quale
fantasmagorica classifica. Capisco il loro desiderio di vedere sempre
il proprio idolo ai vertici di qualunque classifica, ma posso assicurarvi
che il sottoscritto non è assolutamente interessato all'argomento, a meno che non si tratti di classifiche di vendita discografica.
Anche in questo caso, però, bisogna sapere di cosa si tratta e di come
vengono stilate le classifiche di vendita.
Queste non sono sempre uguali e non si possono tenere paralleli da un anno all'altro.
Ci sono dischi che vendono 200.000 copie in due mesi ed altri che vendono
lo stesso numero di copie in otto mesi a seconda della ricettività del mercato,
di che tipo di dischi è in classifica in quel periodo, se si è in inverno oppure in estate.
Possono essere tantissime le varianti che possono influire su una maggiore
o minore vendita per cui è difficilissimo trovare una logica in tutto questo.
Oggi, per esempio, le vendite si sono dimezzate rispetto a pochi anni fa
poichè sono aumentate tantissimo le vendite via internet.
100.000 copie di oggi, per esempio, equivalgono a 300.000 di dieci anni fa.
Altra cosa che non mi piace è quando ci si chiede: ma cosa ne pensano gli altri di Mango?
Non capisco quale molla possa spingere verso tale malsana curiosità.
Sarebbe come chiedere a chi non piace Vasco, cosa ne pensa di Vasco.
La risposta è facile da intuire.
Eppure viene fuori, ripeto, questa malsana voglia di farsi del male,
è un pò come quando si riportano,
degli articoli o interviste, non sono quelle straordinarie di
Mangiarotti, Fegiz, Romana, Zaccagnini, Venegoni, Spinelli etc etc...
ma di qualche sfigato in cerca di notorietà, tipo il ragazzo che ha scritto
sull'incontro di Bologna dove alla mia frase:
prima di essere lucano, mi sento italiano e prima ancora cittadino del mondo,
cosa che avrebbe risposto qualunque persona con un minimo di buonsenso,
ebbene costui ha aggiunto come Topolino il che mi ha fatto anche sorridere.
Potrebbe essere una cosa divertente, se fatta con l'ironia giusta.
Ma di solito l'ironia è sinonimo di intelligenza e gusto.
Non mi sembrava proprio il caso adatto.
Quando poi uno decide d'intraprendere la via del critico letterario
forse qualche libro, magari anche di poesia, dovrebbe pur leggerlo.
Eppure...
Rimanendo sulla conferenza bolognese che credo sia stata una delle
più belle e divertenti e tutti i presenti possono confermare.
Non capisco perchè un paio di persone si ostinino a dire che io
ero incazzato, nervoso e quant'altro, lasciando messaggi nel forum piuttosto
antipatici e scortesi sul sottoscritto e su chi, presente alla serata,
non si fosse trovato in accordo con loro.
Forse di "una" potrei capirne, in parte, l'imbarazzo, dopo la ramanzina offertale dal sottoscritto,
all'inizio, davanti a tutti, dopo un suo gesto un pò da maleducata, per cui ne è
scaturito un atteggiamento psicologico di difesa.
Non esiste confidenza, secondo me, che autorizzi alla maleducazione.
Ma "l'altro" proprio no, non lo capisco.
Non capisco come abbia fatto, non essendo presente, a non capire
che la suddetta motivazione nella sua ragazza era palese e anzichè ammorbidire la cosa
non ha fatto altro che lanciare offese.
Io sono pronto a dimenticare l'accaduto attraverso le loro scuse su questo sito.
Perdonate, amici del Forum, questo piccolissimo chiarimento da parte mia,
ma trovo veramente fastidioso ed ingiusto che qualcuno utilizzi una sua
mancanza a proprio vantaggio e a discapito di qualcun altro.
Torniamo, adesso, a cose più liete come l'incontro con i fans.
Io spero, insieme ai miei collaboratori, di riuscire a definire al più presto
la data ed il posto per poter trascorrere un pò di tempo con voi
in assoluta allegria e serenità, per poter scambiare opinioni su svariati argomenti,
ma soprattutto sulla canzone e sulla poesia.
Mi piacerebbe sentir cantare qualcuno di voi.
Vi abbraccio tutti quanti caramente e
con tutto l'amore che
conta davvero.