Amici carissimi,
eccomi di nuovo a voi dopo un bel po' di tempo.
Ho una gran voglia di parlarvi dei tanti argomenti di cui leggo spesso nel nostro sito.
A volte, nella maggior parte dei casi, leggo di argomentazioni di rara bellezza.
Devo farvi i miei complimenti per come sapete affrontare, con grande cognizione di causa e disinvoltura,
la fase filosofica nonchè quella poetica, sfaccettando come diamanti purissimi, i testi delle mie canzoni e le poesie di
" Nel malamente mondo non ti trovo".
Grazie amici, grazie di cuore perchè, in questo modo, riuscite a stabilire un ponte sottilissimo, fatto di grandi differenze e sottili affinità, tra la mia sfera artistica e il vostro occhio costantemente in contatto con le modalità del cuore.
Sono fiero di voi e gratificato, ovviamente, del continuo vostro benedire quel mio essere cantautore dell'emozione,
filo sospeso tra lo stupore dell'anima e le infinite percezioni del corpo.
Quello che cerco di fare, scrivendo, è guardare al di sopra del cielo, dove l'infinito è vicino e gli abissi non hanno valore.
Dove i destini affiancano i significati e i cantieri del sole si aprono proprio quando gli occhi si chiudono.
Ma tra un sogno ed un altro il torrente va in piena e quel mio sopracielo s'annebbia;
la congruenza degli sguardi mortifica la distanza, ridando a quel tempo il mio battito.
E' così che vi amo.
D'un amore sempre nascente, amici miei; d'un amore speciale,
fatto di mandorli e vini preziosi da bere dal cuore, come se io fossi sete e voi archetipico amore per me.
In questo piccolo tratto si concentra la mia avventura di sempre, da quando iniziavo ad inventare, a rovistare tra le mie sensibilità, a conquistare nel quotidiano un nuovo talento da esibire dentro di me tanto da convincermi che avrei potuto toccare, se solo avessi voluto, quelle corde che vibrano, solo se sfiorate dal forte pianto della terra o dall'immensità di una gioia sottopelle.
E' il mio "vi amo" in un canto; l'emozione della voce che fugge dalla gola fino a sottoporsi al vostro bisogno d'amore.
L'amore di un amore sano.
L'amore d'un amore mai preso d'assalto, ma vario nel suo peregrinare dal petto alle soglie d'un mare interiore.
L'amore d'un amore mai lucido, ma, solido nell'attimo in cui attinge da un gesto il suo gesto migliore.
Grazie.
eccomi di nuovo a voi dopo un bel po' di tempo.
Ho una gran voglia di parlarvi dei tanti argomenti di cui leggo spesso nel nostro sito.
A volte, nella maggior parte dei casi, leggo di argomentazioni di rara bellezza.
Devo farvi i miei complimenti per come sapete affrontare, con grande cognizione di causa e disinvoltura,
la fase filosofica nonchè quella poetica, sfaccettando come diamanti purissimi, i testi delle mie canzoni e le poesie di
" Nel malamente mondo non ti trovo".
Grazie amici, grazie di cuore perchè, in questo modo, riuscite a stabilire un ponte sottilissimo, fatto di grandi differenze e sottili affinità, tra la mia sfera artistica e il vostro occhio costantemente in contatto con le modalità del cuore.
Sono fiero di voi e gratificato, ovviamente, del continuo vostro benedire quel mio essere cantautore dell'emozione,
filo sospeso tra lo stupore dell'anima e le infinite percezioni del corpo.
Quello che cerco di fare, scrivendo, è guardare al di sopra del cielo, dove l'infinito è vicino e gli abissi non hanno valore.
Dove i destini affiancano i significati e i cantieri del sole si aprono proprio quando gli occhi si chiudono.
Ma tra un sogno ed un altro il torrente va in piena e quel mio sopracielo s'annebbia;
la congruenza degli sguardi mortifica la distanza, ridando a quel tempo il mio battito.
E' così che vi amo.
D'un amore sempre nascente, amici miei; d'un amore speciale,
fatto di mandorli e vini preziosi da bere dal cuore, come se io fossi sete e voi archetipico amore per me.
In questo piccolo tratto si concentra la mia avventura di sempre, da quando iniziavo ad inventare, a rovistare tra le mie sensibilità, a conquistare nel quotidiano un nuovo talento da esibire dentro di me tanto da convincermi che avrei potuto toccare, se solo avessi voluto, quelle corde che vibrano, solo se sfiorate dal forte pianto della terra o dall'immensità di una gioia sottopelle.
E' il mio "vi amo" in un canto; l'emozione della voce che fugge dalla gola fino a sottoporsi al vostro bisogno d'amore.
L'amore di un amore sano.
L'amore d'un amore mai preso d'assalto, ma vario nel suo peregrinare dal petto alle soglie d'un mare interiore.
L'amore d'un amore mai lucido, ma, solido nell'attimo in cui attinge da un gesto il suo gesto migliore.
Grazie.