sinceramente, come in molti, ero un pò titubante su questa canzone..e invece son rimasto davvero sorpreso...
COMPLIMENTI VIVISSIMI A CARLO!

Stò ascoltando a palla di fuoco questa meraviglia. Se penso al contesto nella quale è nata questa canzone, mi vengono i brividi di commozione. Una storia nella quale molte altre persone possono rispecchiarsi.

Su questo argomento, penso di poter esprimere un qualcosina in più…

Il mondo carcere, è un mondo particolare dove sembra non esistere
il tempo, e comunque rispetto all’esterno ha un valore molto indefinito.

Si son fatti passi enormi rispetto al passato, vi è la consapevolezza
che si è a confronto con esseri umani che, pur se hanno sbagliato nella
vita, non devono considerarsi matricole.

C’è l’apporto di esperti in materia, il sostegno di tanti volonterosi per
cercare di alleviare quanto possibile una sofferenza dalle proporzioni
indescrivibili, perché sinceramente penso che a qualsiasi uomo, se giusto o
sbagliato che sia, lo si privi della libertà, è come se gli avessi tolto anche
l’aria per respirare.

E’ già tanto che non si peggiori dopo un’esperienza del genere…
Si riuscirà a sognare “forse”, solo quando l’incubo avrà termine.

Toccante il testo, col senno di poi…(come proposto da Cristicchi per l’altro tema delicato)
chissà se…

A proposito di questa canzone io volevo ringraziare Carlo De Bei per averla scritta e Pino per aver deciso di inciderla.................veramente un testo bellissimo................complimenti Carlo per la tua estrema sensibilità!!!!





Mina

Toccante.....crea un grande senso di vuoto che si riempie solo di quella musica!!
Complimenti a de bei....e a mango per l'interpretazione!!

Sì davvero una canzone bella e commovente.

Complimenti a Carlo De Bei, e complimenti a Pino, che è unico.

Lorenza.

Grande Carlo........Con Pino la tua crescita sarà rinforzata....in bocca al lupo!!

E una bellissima canzone... Molto! Le parole.. Ok!

Voglio complimentarmi con Carlo De Bei per avere pensato questa canzone: una vera perla!
E' delicata, commovente, struggente: esprime bene la visceralità di una paternità che sognerebbe un altro tipo di rapporto col figlio. Le parole che sento più vere sono

Figlio, la nazione è spenta
e mi lascerà morire

Figlio, accendi una candela,
che risplenda la ragione
e la fede nel pensiero
libero di crescere

E' finita nell'infamia
l'epoca del mio coraggio
è finita con l'oltraggio
alla sola verità.

In queste parole sento tutto il dolore di un'esistenza: non c'è un giudizio morale o politico su quanto fatto. E' uno sguardo forse ormai rassegnato, ma anche un pensiero che ha il coraggio di lasciarsi attraversare dai ricordi e.. dai sogni!

Ed è bellissimo quell'immaginare una vita quotidiana, "normale":

avrei voluto un giorno di sole
e scendere le scale e poterti abbracciare.

Niente da aggiungere!

d.Max

Caro Don Max, sono felice tu abbia scritto di questo brano...cosi' incredibilmente bello, sul quale e' difficile dire qualcosa in piu' rispetto al solito grande Carlo per averla scritta e sublime il nostro Mango nell'averla interpretata cosi' egregiamente bene.
Questa e' una canzone importante, con spessore, e capisco perche' Mango se ne sia innamorato, chiedendo di poterla cantare pur non essendo sua. E comprendo le sue lacrime dopo averla cantata. Penso in questo album ci sia l'imbarazzo della scelta sui brani...tutti ad un livello altissimo e non voglio dire che questa canzone abbia qualcosa in piu' o in meno di altre...non avrebbe senso confrontarle perche' come qualcuno ha detto, ognuna e' una storia a se'.
Parlando di "Ai tuoi sogni", e' bello vedere come il nostro Mango sia stato abile a scendere nei dolorosi meandri di un cuore di padre, ma non solo, nel cuore di tutti quelli che si vedono privati della liberta', dei propri sogni, della vita , solo per aver creduto in un ideale di verita', di giustizia.
Mango la canta magistralmente..."ti colpisce proprio li'", nel cuore...in quel punto del cuore che fa scendere una lacrima, ed altre a seguire!
L'arrangiamento scarno del pezzo mi ha fatto pensare ad Io ti vorrei parlare, ovviamente nella diversita' dello strumento e quindi dell'atmosfera che crea. In questi pezzi, Mango dimostra di essere un grande interprete per la suggestione e la serie di immagini che riesce a creare...
Poi, un grande Mango, ma un grande plauso va' a Carlo de Bei per averla composta. Non aggiungo altro!
Tommaso

Stavo pensando una cosa. Forse una provocazione.
Come avreste visto questa splendida canzone in gara a San Remo? Mi spiego meglio. Quello di quest'anno viene ricordato come il festival dell'impegno. Canzoni che trattano di temi impegnati, a volte in maniera sottointesa, a volte in maniera più esplicita. Mango non viene di solito ricordato per aver scritto e interpretato canzoni di questo tipo, ma se pensate a questa perla (sebbene scritta da De Bei), l'argomento che affronta, e soprattutto come lo affronta (in maniera quasi ermetica, in uno stile elegante e raffinato che potrebbe ricordare il De Gregori dei tempi migliori), secondo il mio parere non avrebbe sicuramente sfigurato nei confronti delle altre. Anzi, senza nulla togliere alle due canzoni vincitrici nelle sezioni big e giovani, che rimangono dei bei pezzi, ma che (ed è un giudizio personale) sono fin troppo facili nel trattare i due temi portanti che le sorreggono, AI TUOI SOGNI dal mio punto di vista si eleva proprio perchè molto più complessa, metaforica ed universalmente comunicativa. Ma, mi chiedo, (proprio perchè parole come carcere, sbarre ecc non vengono mai pronuciate esplicitamente) il grande pubblico l'avrebbe capita e apprezzata al pari delle altre? A volte infatti penso che il pubblico che ascolta, almeno nel nostro Paese, sia poco abituato ad andare oltre, ad entrare nell'intimo delle cose, fermandosi spesso all'aspetto più esteriore delle cose...

Se è stata scelta Chissà che nevica non volevano fare un festival troppo impegnato. Se poi ti riferisci alla canzone di Cristicchi ti ricordo che quella è solo una delle ultime cose di un progetto che l'ha portato a scrivere un libro prima e girare un documentario a sue spese poi. Canzone tra le guerre di Antonella Ruggiero non mi è piaciuta tanto secondo me se Pino doveva portare una canzone impegnata avrei visto bene Solo d'amore che parlava dei bambini e la guerra in modo semplice.
Ai tuoi sogni era troppo anche per un festival perchè sicuramente l'avrebbero strumentalizzata facendosi su tante di quelle polemiche che oscuravano la bellezza della canzone quindi meglio così che non è stata portata.

Bellissima canzone ma non posso ascoltarla troppo spesso altrimenti


un bacio
Anna

Quando ho sentito per la prima volta questo pezzo, sono stata "costretta" a riflettere sulla mia condizione di madre di tre bambini scatenati ke spesso e volentieri mi fanno urlare,ke non stanno mai fermi,ke non mi danno tregua ne giorno e nè notte,ke non mi fanno avere un solo attimo per me, per le mie cose.....e ke a volte con la bakketta magica vorrei far sparire per un paio d'ore fosse solo per godere di un pò di silenzio...
Ma l'idea di un padre,di una madre ke non possono vivere i momenti,dai più difficili ai più normali con i propri figli mi ha gettata nell'angoscia...un abbraccio negato,una presenza fantasma sono le cose peggiori ke un padre ed un figlio possano vivere...
La privazione della libertà,di ogni tipo di libertà,la trovo la cosa più dolorosa ke un essere umano possa vivere...
Per cui sia il caos di casa mia,sia il parapiglia continuo,il disordine perenne....ma alla sera,prima di dormire l'abbraccio alla vita della mia vita e l'idea ke la mia esistenza sarebbe il nulla senza di loro.....

Nora

Nei giorni scorsi ho sognato di volare.

In questi giorni ho capito cos'è la felicità.

Nei giorni scorsi ho sentito forte la carezza della serenità. Mi è successo ascoltando questa canzone.

Ora, dopo l'emozione sottile e intensa, so cosa intendeva Pino quando scriveva di non aver mai cantato l'amore sotto questo profilo.

Sono padre, sono un uomo e oggi il mio respiro è libero e pieno.

Con tutto l'amore che conta davvero, Alessio.