C'è il profumo del vento in questo disco, il rumore della strada e ancora il profumo del vento.
C'è la condivisione, tutto il bagaglio di umanità che un artista e il suo pubblico si scambiano, sera dopo sera, respiro dopo respiro.
In questo disco c'è l'amore, quello che invade gli occhi e la mente e che alla fine del concerto esce dal teatro per risalire il fiume dei sentimenti.
Mango esce con un album dal vivo che porta un titolo pieno di speranza e verità, un album che fortemente ribadisce la responsabilità di ogni artista
di cercare di rendere migliore la società in cui vive, attraverso la bellezza e la qualità del pensiero, la leggerezza e il romanticismo, la poesia e l'amore.
Chi ha avuto modo di frequentare Mango, sa che le sue caratteristiche peculiari sono la tenacia, la combattività, quel velo di malinconia che permea la sua poetica e la generosità,
che in questo album è debordante, considerate le ventotto tracce che fanno di questo progetto una sorta di summa della sua carriera.
Un anno fa "Acchiappanuvole” ci aveva permesso di apprezzare l'eleganza e l'intelligenza con cui Mango aveva interpretato alcuni tra i brani più belli della musica italiana ed internazionale;
la successiva tournee, svoltasi durante i primi mesi del 2009, aveva messo in risalto come Mango fosse riuscito ad accostare quelle bellissime cover con i pezzi più importanti del suo repertorio, allestendo uno degli spettacoli più intensi della scorsa stagione.
Ora tutto questo è immortalato in un doppio cd, in cui due inediti in forma di canzone e uno in forma di testo recitato rendono il progetto ancora più completo,
regalandoci un Mango poeta sempre più raffinato.
La bellissima voce di Flavio Insinna recita con autentico trasporto la poesia che dà il titolo all'album, “Gli amori son finestre”, elegia sull'amore,
dove il confine tra spiritualità e carnalità si dissolve e le immagini sono filtrate da una sensibilità così profonda da trascinare alla commozione.
Può sembrare strano, ma anche senza accompagnamento musicale, ci troviamo di fronte a un attimo di melodia purissima,
quella che ha bisogno del silenzio per avvolgerti il cuore, la stessa melodia che è nello sguardo di "Flora", la protagonista della copertina dell'album,
la figura femminile che nel ritratto di Francesco Melzi si protrae in un abbraccio verso quello che potrebbe essere il pensiero dell'amore o forse la sua intimità più segreta,
o forse ancora la sua connaturata impalpabilità.
"Contro tutti i pronostici”, il singolo di presentazione del disco, è un brano che suggella la collaborazione di Mango con i Rei Momo, la band campana che l'artista di Lagonegro sta producendo.
Si tratta di una solida ballata pop-rock, in cui la riflessione sull'amore è appaiata a quella sulla realtà che viviamo, sulle menzogne che ci vengono raccontate,
sulla superficialità in cui siamo immersi e sulla possibilità che comunque l'amore ne esca rafforzato e vincente. E' una canzone di grande forza comunicativa,
grazie anche ad un arrangiamento snello ed efficace, che fa da perfetto veicolo ad un testo di bruciante attualità.
La performance vocale di Mango è come sempre di altissima qualità e intensità, qui così come nell'altro brano inedito, "E poi di nuovo la notte”,
che eredita il sapore di canzoni come "Amore per te" e "La rosa dell'inverno" e ne trasferisce la passione e l'incanto per creare qualcosa che va ancora più lontano,
una nuova luminosa perla nel catalogo di questo inesauribile artista.
Tutto il resto è quello che non si può raccontare ma che va ascoltato ad occhi chiusi, cercando di percepire ogni sfumatura di questa voce impeccabile
e sempre lanciata verso nuove emozioni, cercando di assaporare l'amalgama di una band totalmente in simbiosi con il proprio leader,
musicisti che suonano col cuore e badano al sodo, gente consapevole del proprio ruolo e che onora il palcoscenico senza risparmiarsi.
Tutto il resto va ascoltato buttando il cuore là in mezzo, tra il pubblico, dove si compie il miracolo della musica.
Ogni canzone è un amore che va accudito, una finestra con un panorama da salvaguardare.
A sentirle tutte insieme queste canzoni, da “Oro” a “La rondine”, da “Pride” a “La canzone dell’amore perduto”,
da “Luce” a “Bella d’estate”, ci si sente più forti, viene voglia di fare qualcosa di bello, fuori dalla banalità, lontano dalla superficialità.
Mango ci ha stupito un'altra volta. Chapeau!
C'è la condivisione, tutto il bagaglio di umanità che un artista e il suo pubblico si scambiano, sera dopo sera, respiro dopo respiro.
In questo disco c'è l'amore, quello che invade gli occhi e la mente e che alla fine del concerto esce dal teatro per risalire il fiume dei sentimenti.
Mango esce con un album dal vivo che porta un titolo pieno di speranza e verità, un album che fortemente ribadisce la responsabilità di ogni artista
di cercare di rendere migliore la società in cui vive, attraverso la bellezza e la qualità del pensiero, la leggerezza e il romanticismo, la poesia e l'amore.
Chi ha avuto modo di frequentare Mango, sa che le sue caratteristiche peculiari sono la tenacia, la combattività, quel velo di malinconia che permea la sua poetica e la generosità,
che in questo album è debordante, considerate le ventotto tracce che fanno di questo progetto una sorta di summa della sua carriera.
Un anno fa "Acchiappanuvole” ci aveva permesso di apprezzare l'eleganza e l'intelligenza con cui Mango aveva interpretato alcuni tra i brani più belli della musica italiana ed internazionale;
la successiva tournee, svoltasi durante i primi mesi del 2009, aveva messo in risalto come Mango fosse riuscito ad accostare quelle bellissime cover con i pezzi più importanti del suo repertorio, allestendo uno degli spettacoli più intensi della scorsa stagione.
Ora tutto questo è immortalato in un doppio cd, in cui due inediti in forma di canzone e uno in forma di testo recitato rendono il progetto ancora più completo,
regalandoci un Mango poeta sempre più raffinato.
La bellissima voce di Flavio Insinna recita con autentico trasporto la poesia che dà il titolo all'album, “Gli amori son finestre”, elegia sull'amore,
dove il confine tra spiritualità e carnalità si dissolve e le immagini sono filtrate da una sensibilità così profonda da trascinare alla commozione.
Può sembrare strano, ma anche senza accompagnamento musicale, ci troviamo di fronte a un attimo di melodia purissima,
quella che ha bisogno del silenzio per avvolgerti il cuore, la stessa melodia che è nello sguardo di "Flora", la protagonista della copertina dell'album,
la figura femminile che nel ritratto di Francesco Melzi si protrae in un abbraccio verso quello che potrebbe essere il pensiero dell'amore o forse la sua intimità più segreta,
o forse ancora la sua connaturata impalpabilità.
"Contro tutti i pronostici”, il singolo di presentazione del disco, è un brano che suggella la collaborazione di Mango con i Rei Momo, la band campana che l'artista di Lagonegro sta producendo.
Si tratta di una solida ballata pop-rock, in cui la riflessione sull'amore è appaiata a quella sulla realtà che viviamo, sulle menzogne che ci vengono raccontate,
sulla superficialità in cui siamo immersi e sulla possibilità che comunque l'amore ne esca rafforzato e vincente. E' una canzone di grande forza comunicativa,
grazie anche ad un arrangiamento snello ed efficace, che fa da perfetto veicolo ad un testo di bruciante attualità.
La performance vocale di Mango è come sempre di altissima qualità e intensità, qui così come nell'altro brano inedito, "E poi di nuovo la notte”,
che eredita il sapore di canzoni come "Amore per te" e "La rosa dell'inverno" e ne trasferisce la passione e l'incanto per creare qualcosa che va ancora più lontano,
una nuova luminosa perla nel catalogo di questo inesauribile artista.
Tutto il resto è quello che non si può raccontare ma che va ascoltato ad occhi chiusi, cercando di percepire ogni sfumatura di questa voce impeccabile
e sempre lanciata verso nuove emozioni, cercando di assaporare l'amalgama di una band totalmente in simbiosi con il proprio leader,
musicisti che suonano col cuore e badano al sodo, gente consapevole del proprio ruolo e che onora il palcoscenico senza risparmiarsi.
Tutto il resto va ascoltato buttando il cuore là in mezzo, tra il pubblico, dove si compie il miracolo della musica.
Ogni canzone è un amore che va accudito, una finestra con un panorama da salvaguardare.
A sentirle tutte insieme queste canzoni, da “Oro” a “La rondine”, da “Pride” a “La canzone dell’amore perduto”,
da “Luce” a “Bella d’estate”, ci si sente più forti, viene voglia di fare qualcosa di bello, fuori dalla banalità, lontano dalla superficialità.
Mango ci ha stupito un'altra volta. Chapeau!