Amici carissimi, ho proprio voglia di parlare un po’ con voi e allora eccomi qui, a distanza di un mese e mezzo, più o meno, dall’ultimo scritto in cui venivo a presentarvi il mio nuovo lavoro discografico. Vorrei, innanzitutto, ringraziarvi per l’accoglienza riservata a questo nuovo disco, per le cose straordinarie che avete scritto su Facebook e le bellissime analisi sul sito del sottoscritto.
” L’amore è invisibile “ è per me il nuovo sogno su cui consacrare le parti evolute di ogni nuovo credo che m’attraversi, corpo e anima, come un punto appena accennabile all’infinito, una vertigine capace di scivolare fino al centro del mondo e da lì, poi, roteare verso l’alto per ricomporsi tra musica e sabbia tra le mani, in quel raccontare i momenti così come arrivano , vivendoli con l’orgoglio e il sentimento di una rinascita continua.
Ed eccolo comparire l’amore, sempre pronto a donare affetto da crescere come si cresce un amore, in un sistema d’equilibrato buonsenso. In ognuna di queste canzoni io lo ritrovo questo amore e ho notato che anche per voi è la stessa cosa, anche voi lo ritrovate.
Questo amore partorito come un respiro di pioggia e sole, capace di dare senza averne ritorno.
In ognuna di queste canzoni ritrovo parte di voi e di me, ognuno con i propri perché ancora da risolvere, con i dubbi approssimati ai forse, con le proprie ansie e le benevolenze che il cuore batte come finestre di vento, sulle chitarre assiepate di storia e di arte, tra archi a muraglione pronti ad affrontare le fornaci del tempo senza lasciarsi ingannare , come nomadi cercatori d’espressione e bellezza nella stagione del migliorare di un canto. E ritmiche straripanti dai fiumi dell’essere e del non essere.
“ L’amore è invisibile “, amici miei, come un desiderio arrivato per caso, un anfitrione dei sensi e del turbamento, capace di evaporare tristezza e positività facendone carattere da spingere nel sogno più intenso.
Nei vostri atteggiamenti, nelle vostre parole e negli sguardi ho avuto modo di apprezzare tutto questo bene e ciò mi rende fiero di appartenervi, in questo scambio reciproco di godimento e di serena sensibilità, appartenenza questa, a cui ho spesso accennato durante le serate di presentazione dell’album, che scaturisce da un percorso fatto di scelte dettate da cuore e passione che da me passano a voi e da voi a me, traversando la fluidità del rispetto dei sensi.
Sono fiero delle scelte che abbiamo promosso io, Rocco e Carlo in questi due anni di lavoro, per noi stessi e per voi. Sono fiero degli arrangiamenti pensati lungamente con lo scrupolo della bellezza e dell’emozione inserito nel cuore, a srotolare dignità e soddisfazione in ogni lacrima capace di vincere e di riproporsi come vita da vivere. Sapere d’aver catturato un proprio ambito di libertà espressiva da manifestare a chiunque, a chiunque abbia voglia di ascoltare con lo stesso spirito libero di chi non è legato a nessun vincolo di spazio e di tempo. Avere conferma da voi che la vera bellezza sta nel non confondere un fatto artistico con un’approssimazione, sta nel dare alla parola la possibilità del buon ritorno e alla musica l’afflato poetico sensoriale incapace di fingere.
Ho voglia di salutare le vostre risposte d’affetto con una stretta di mano forte come un pensiero, un pensiero che squarcia con un lampo la notte accaparrandosi il tuono del giorno che verrà.
Durante le presentazioni e in tutte le interviste radio e stampa di “ L’amore è invisibile “ ho avuto modo di parlare del nuovo tour, con l’entusiasmo di chi non vede l’ora di mettere in moto quel meccanismo di confronto capace di emozionare l’emozione e rendere sorridente ogni piccolo sogno nascosto, capace di brivido solo non sentendosi solo. Allora eccolo il confronto, arrivare con chiunque abbia voglia e necessità di favorire ognuna di quelle emozioni che dal palco si lanciano curiose, verso mille occhi intrecciati d’affetto, curiosi di nuovi disegni, di nuove canzoni, di nuovi oscillatori di sentimento, di nuovi eroi da inventare nel suono fermo di un microfono che, prendendoci per i capelli, prova a farci volare ancora, ancora, ancora, tra gli strumenti e le virtù. Volare ancora tra le dita dei miei fratelli di musica, di palco e di vita, tra le emozioni che, sulle tavole di un palcoscenico, si alzano come nebbia che si mescola al fiato e come tale ovatta i respiri vostri fino a nutrirli d’amore. Io amo tutto questo e lo stesso so che è anche per voi. Ed eccola la dimensione live, dove l’energia immatricola ogni forma d’emozione scomponendola in forme sottili come farfalle e numerose come plancton in un oceano di vibrazioni.

Ma, purtroppo, amici miei carissimi, tutto questo non si verificherà, quest’estate.
Motivi che non riuscirei a spiegarvi hanno fatto in modo che tutto ciò di cui vi parlavo non si verificasse.
Allora, il giorno prima di partire per i quindici giorni di prove d’allestimento dello spettacolo, essendo venuto a conoscenza di situazioni incredibili, che mai avrei potuto neanche immaginare, mi son sentito in dovere di annullare il nuovo tour. Annullare questa bellissima nuova esperienza, con un’implosione nel cuore ad intorbidire i sensi, non ha formulato, dentro di me, un effetto granchè edificante.
Le dimensioni che, di colpo, mi si sono presentate davanti agli occhi hanno proibito al mio carattere e alla mia professionalità di sostenere qualsivoglia possibilità di azione di recupero.
Voi, amici miei, forse sapete quanto, per me, siano importanti determinati valori e quanto, ancora, la dignità rimanga sempre un caposaldo, anche se in una libertà di pensiero. La parola non è un’eccezione alla regola, ma la regola. Essa è la stretta di mano, il segno distintivo della fiducia, l’onore che insegna e l’amicizia che vince, il contratto che non ritratta, la firma incapace di essere anonima. Io credo ancora in certi valori, come penso faccia la maggior parte delle persone.
Ma, forse non per tutti è così.

Vi lascio, momentaneamente, con l’abbraccio più vero, in sintonia coi racconti che il cuore mi amplifica.

Mango