Mango è stato tra gli autori italiani più corteggiati musicalmente, soprattutto dalle voci femminili attratte dalle linee melodiche delle sue composizioni che, grazie al fatto di essere costruite sulla sua voce straordinaria, si muovevano su tonalità mai scontate e su una ampia estensione. Le richieste di collaborazioni sono state molte, ma spesso Pino è stato costretto a declinare l’invito in quanto impegnato nel suo personale percorso artistico. Ciò non toglie che spesso abbia accettato di partecipare ai progetti musicali degli artisti che stimava, sia come autore che come interprete. Proviamo ora a ricostruire la carriera di Mango dal punto di vista delle collaborazioni.
Mango, a dispetto di una voce prodigiosa, debutta negli anni Settanta ottenendo consensi esclusivamente come autore. La prima artista ad apprezzare le sue note è infatti Patty Pravo che vuole inserire nel proprio album “Tanto” (’76) i brani “Per te che mi apri l’universo” (già cantata da Pino nel suo album di esordio), arrangiata da Vangelis e sorretta da un coro di cento elementi, e “Per amarti d’amore“, nota nella discografia di Mango come “Tu pioggia, io mattino”. Nel successivo album “Miss Italia” c’è spazio per “Sentirti” riproposta successivamente da Mango nell’Lp “Arlecchino” con un testo in parte diverso e nel singolo “Ti porto in Africa” in versione live.
Nello stesso periodo anche Mia Martini attinge alla vena compositiva di Mango includendo l’intensa “Se mi sfiori” nel proprio album “Che vuoi che sia… se t’ho aspettato tanto“.
Qualche anno dopo siamo già negli anni Ottanta e nel frattempo il sound di Mango, messi da parte gli archi, abbraccia l’elettronica e il rock.
Scialpi inserisce in “Es-Tensioni” (’83) le canzoni “L’io e l’es“, “Hallelujah” e “Nero e blu” (già edita in “E’ pericoloso sporgersi” dell’anno precedente). Pino contribuisce agli arrangiamenti, ai cori e cura la realizzazione del video.
Nell’85 scrive un intero album, “Tempo di blues” per Laura Valente che qualche anno dopo diventerà la cantante solista dei Matia Bazar.
L’anno successivo finalmente arriva il successo per il Mango interprete; l’attività di autore tuttavia continua.
Nel 1986 scrive per Loretta Goggi la famosissima “Io nascerò“, sigla del Festival di Sanremo da lei presentato, riproposta da Pino in “Visto così” del ’99.
Loredana Bertè richiede la sua collaborazione e presenta sullo stesso palco dell’Ariston “Re” (il retro del 45 giri si intitola invece “Fotografando” a cui il Nostro dà anche il contributo nei cori), esibizione che suscita un certo scalpore per via del finto “pancione” esibito dalla cantante.
Nella categoria “Giovani” invece Anna Bussotti interpreta la sua “Nessun dolore” rimanendo però esclusa dalla finale.
La sua collaborazione con Loretta Goggi continua; scrive “C’è poesia” che dà il titolo all’album e duetta con lei in una particolare versione di “Lei verrà“. Nel 1987 la cantante-showgirl pubblica “C’è poesia 2” che contiene un nuovo duetto ovvero la riproposizione de “La rosa dell’inverno“.
Nel ’91 è la volta di un’altra interprete femminile emergente: Mietta. Per lei scrive “Soli mai“, “Oltre te” e “E no (cosa sei)” che vanno a far parte dell’album “Volano le pagine“.
Messa da parte per un momento l’attività di autore, Mango si cimenta come interprete nell’ambizioso progetto tutt’altro che commerciale “Ci ritorni in mente-Dedicato a Lucio Battisti” (’91); supportato da jazzisti di calibro, la Big Band, propone “Non è Francesca“. Qualche anno dopo il brano viene inserito nella raccolta “Innocenti evasioni” alla quale viene data più eco.
Sempre al 1991 risale il suo contributo a “Voci“, album di successo del duo Lavezzi-Mogol. Insieme a Raf, Cocciante, Bella e lo stesso Lavezzi canta “Per la gloria“. Due anni dopo l’esperienza viene riproposta e, in “Voci 2“, Mango interpreta un brano significativo insieme a Laura Valente e Luca Carboni “Bianche raffiche di vita“.
Sul finire del ’94 è la grande Mina ad interpretare la sempre moderna “Oro” in chiave però più jazz nell’album “Canarino mannaro“.
Circa due anni dopo Mango si fa coinvolgere in un altro splendido progetto con il Giovanni Tommaso Quintet; accompagnato dai loro strumenti acustici si cimenta in “Luna rossa” all’interno del cd “Strane stelle strane“.
Da non dimenticare in quel periodo il brano “Joe” scritto per la bolognese Gloria Bonaveri e prodotto da Celso Valli.
Nel 1999 è la volta di un importante duetto con Mariella Nava ne “Il mio punto di vista” compreso nell’album “Così è la vita“. Al 2000 risale un’altra collaborazione degna di nota.
Il Mango autore scrive nuovamente per Mietta: “Fare l’amore” viene presentata sul palco del Teatro Ariston di Sanremo e riceve l’applauso più lungo della platea.
La successiva sfida del Mango autore è del 2002 e porta il nome di “Non è il cuore” donata a Dennis Fantina, il vincitore del talent Saranno Famosi (prima versione di Amici). Pino è in veste di autore di musica e testo, produttore e anche presente ai cori. La sua felice mano traspare fin dal primo ascolto di questo brano che ha ottenuto un importante successo radiofonico e di vendite; l’intensa “Se non con te” è la seconda canzone che fa parte di “Dennis“, album d’esordio del cantante triestino.
Nel 2003 contribuisce semplicemente come autore al nuovo album di Mietta. Scrive le musiche di “Per esempio per amore“, che ne diviene titletrack, e “Abbracciati e vivi” contenuto nello stesso album che ospita anche una rivisitazione di “Sentirti”.
L’anno successivo Andrea Bocelli interpreta magistralmente l’intensa romanza “L’attesa“, di cui Mango è autore di testo e musica, contenuta nell’album “Andrea” pubblicato nell’autunno 2004 e distribuito in tutto il mondo.
Il 2006 è l’anno della produzione di Helena Hellwig che al Festival di Sanremo presenta “Di luna morirei” scritta e arrangiata con i suoi collaboratori di fiducia, Carlo De Bei e Rocco Petruzzi; nel singolo prodotto dalla Disincanto s.r.l. anche il gioiello “Geranio“, scritta interamente dallo stesso Mango, presente anche nei cori.
All’inizio del 2008 ci regala la sorprendente “Bella d’estate” cantata a cappella con il gruppo dei Neri per Caso e contenuta nel loro album “Angoli diversi“: il cd scala le classifiche e furoreggia nelle radio; il sempre attuale brano dell’87 acquista nuova luce e si impone come singolo estivo.
Nel 2009 Patty Pravo durante il live all’Arena di Verona canta per la prima volta un provino di Mango del 1986: “Goodbye my love” che non aveva mai inciso, ma le note di questo brano non appaiono nuove ai fans di Mango, infatti con un testo diverso il cantante lucano l’aveva incisa con il nome di “Stella del nord”.
Sempre nel 2009 Mango, assieme alla partecipazione di Laura Valente ed Angelo Branduardi, regala un vero e proprio cameo in “Io ti prendo come mia sposa” di Claudio Baglioni nell’album “Q.P.G.A. 2009”.
Nel 2015 esce l’album omonimo degli Zois in cui Mango ha partecipato all’incisione della cover di “Oro“; all’interno dello stesso album figura anche come autore dell’inedito “Stella contraria“, il cui testo è opera di Valentina Gerometta, cantante del gruppo.